Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] sostanzialmente flessiva. Le situazioni linguistiche in cui è comunemente impiegata più di una lingua sono le più di farsi comprendere da entrambe le popolazioni. Ma all'epoca di Hammurabi e dei suoi successori (XVIII-XVI sec.) il sumerico era già ...
Leggi Tutto
Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] altre lingue romanze e che quindi andrà collocata in un’epoca molto vicina a quella del latino imperiale.
In questo letteraria nella formazione dell’italiano comune, non stupisce il notevole numero (circa 5000 unità) dei lessemi che sono oggi di uso ...
Leggi Tutto
Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] tra quelle di Frosinone e Littoria-Latina). Già in epoca romana, del resto, il toponimo Latium (da latus le ˈpjɛde] «i piedi»), osservabile fino alla zona dei Cimini (Ronciglione), e comune all’orvietano, a diverse varietà umbre e alle Marche centrali ...
Leggi Tutto
Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] Europa sulle ali del canto e della musica un pubblico comune di spettatori, e anche di ascoltatori della nostra lingua ( chiamò a corte il castrato Farinelli, uno dei più famosi cantanti dell’epoca. L’opera italiana penetrò anche in Portogallo; ...
Leggi Tutto
Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] ruolo chiave nella stabilizzazione delle norme ortografiche.
All’epoca, le tipografie erano laboratori linguistici nei quali la per costituire un tentativo di convergere verso posizioni comuni. Il ruolo dei correttori non fu, quindi, né meccanico né ...
Leggi Tutto
CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] sufficientemente il greco (cosa non comune a quei tempi in Italia), ". Nella prima parte l'epoca attuale è violentemente vilipesa, napoleonica, Torino 1930, pp. 211-22; F. Neri, La poesia dei puristi, in Giorn. stor. d. letter. ital., CXXI (1943), ...
Leggi Tutto
La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] lingua» e al «controllo e pianificazione dei modelli normativi attraverso le comunicazioni di massa e l’istruzione» (Tesi clitica (➔ pronomi di ripresa), che pure è documentato fin da epoca antica (D’Achille 1990: 205-260) ed è ampiamente attestato ...
Leggi Tutto
Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] di per sé effimera, mentre la perfezione dei modelli antichi garantiva la comunicazione con i posteri, cioè la lunga lo stato presente della lingua italiana, divulgò il culto del Trecento, epoca in cui tutti (a suo parere) avevano avuto il merito di ...
Leggi Tutto
Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] ):
i glossari risalgono all’epoca della parola manoscritta, mentre i dizionari appartengono all’epoca della parola stampata […]; il proprio al nome comune. Studi semantici sul mutamento dei nomi propri di persona in nomi comuni negl’idiomi romanzi, ...
Leggi Tutto
La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] pensare che l’italianizzazione fosse più solida e capillare di quanto comunemente si ritenga.
Il Seicento è in tutta Europa il secolo della dei rivolgimenti etici e socio-economici dell’epoca. Sul piano estetico doveva assecondare il gusto dei ...
Leggi Tutto
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...