(gr. Φοίνικες) Popolazione semitica, anticamente insediata nell’omonima regione ( Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale.
Gli Stati fenici
Nella prima metà del 2° millennio, gli archivi [...] Tiro e Ba‛alat di Biblo: in origine nomi comuni, il primo per «re della città» e Fenicia della tripartizione della pianta dei santuari, con vestibolo, cella che ripropongono e rielaborano modelli egiziani di epoca tarda, in linea anche con una più ...
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Regione storica e geografica delle Alpi Orientali, nel Friuli-Venezia Giulia, che coincide con l’alto bacino del Tagliamento e trae il nome da quello degli antichi Carni, popolazione celtica abitante [...] trentina di comuni. La grande frammentarietà del paesaggio è dovuta alla varietà di costituzione geologica dei suoi terreni. d’Aquileia, che concesse diversi privilegi, mantenuti fino all’epoca napoleonica. Con il Trattato di Campoformio la C. passò ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] è capoluogo di provincia. Il suo territorio è composto di 75 comunidei quali 71 provengono dalla provincia di Cagliari e 4 dalla provincia la definizione di Vittorini, ad "affermare i colori di un'epoca, di un anno, di una stagione", in opere in cui ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - La ripresa degli studî biblici che si è avuta dopo la seconda guerra mondiale è stata favorita da importanti scoperte in Oriente, che hanno offerto nuovo materiale [...] testo in sé è illuminata: si sa in qual grado a quell'epoca era fissato, come lo si pronunciava e in generale in quale sotto la direzione della Scuola biblica dei domenicani di Gerusalemme (e quindi comunemente nota come La Bible de Jérusalem). ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] è antico e risale (almeno) ad Aristotele, ma in epoca moderna viene associato allo psicologo B.F. Skinner. Secondo Skinner ampie strutture comunicative della produzione linguistica complessa. Cominceremo dalla definizione dei diversi livelli ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] precarietà delle strutture scolastiche dell’epoca, «un reale contatto con la lingua comune e la sua effettiva e epigoni, oggetto di disprezzo, e Manzoni definito, in quanto autore dei Promessi Sposi, come «quel Grande, che è riuscito, con l ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] dimostrò decisivo per lo sviluppo della comunicazione e dell'elaborazione dei dati, poiché per comunicare determinati cuneiforme, proseguita dal II millennio fino al IV sec., in epoca achemenide, ricorrono in totale poco più di 200 segni, con una ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] di etnie diverse. Agli Armeni di Turchia, nelle epoche più dure della persecuzione, era proibito parlare la propria concerne piuttosto la sfera delle autovalutazioni: se la comunitàdei parlanti comincia a considerare poco prestigioso o perfino ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] ; il calcolo della popolazione italofona varia, in base alla diversa interpretazione dei dati disponibili, tra il 2,5% (De Mauro 1991: 36- poesia in epoche più recenti (Serianni 2009: 245-261). È in parte da correggere il luogo comune che considera ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] e anche nell’ambito della medesima cultura, da un’epoca storica a un’altra.
In questa voce sono illustrati quattro 157-168.
Sabatini, Francesco (19902), La comunicazione e gli usi della lingua. Pratica dei testi, analisi logica, storia della lingua. ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...