Olimpiadi, cinema e televisione
Franco B. Ascani
I Giochi Olimpici e il cinema
Le Olimpiadi e il cinema sono accomunati nei loro destini fin dalla nascita, avvenuta praticamente nello stesso anno e [...] una mentalità lungimirante ‒ per l'epoca ‒ sul ruolo dello sport nell'educazione dei giovani e trovò il sostegno di un ring, campi da gioco, piste e oceani è impressionante. La comunicazione sportiva attraverso i media, il cinema e la TV, project ...
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BONGIORNO, Mike
Aldo Grasso
(Michael Nicholas Salvatore)
Nacque a New York, il 26 maggio 1924, da Philip, avvocato italo-americano, figlio di siciliani, molto in vista e impegnato attivamente nella [...] dei servizi per la stazione radiofonica WOV, un’emittente newyorkese indirizzata alla comunità italo Nessun presentatore al mondo ha mai avuto un simile privilegio: segnare tre epoche, tre modi diversi di fare e intendere la tv.
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CEDERNA, Antonio
Maria Pia Guermandi
La famiglia
Nacque a Milano il 27 ottobre 1921 da Giulio, imprenditore tessile, e da Ersilia Gabba, ultimo figlio dopo le sorelle Maria Sofia, Rachele, Camilla [...] culturale di un’epoca dal punto di vista architettonico-urbanistico. La denuncia dei danni irrimarginabili che recente, che ha ribadito l’importanza dell’interesse pubblico e dei beni comuni, ha contribuito a sottolineare l’attualità di Cederna che, ...
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Miscela liquida formata da una dispersione di pigmenti o da una soluzione di coloranti in un mezzo acquoso o organico con l’aggiunta di additivi fluidificanti (collanti, tensioattivi, polimeri ecc.), che [...] la cui invenzione risale al 3° millennio a.C. In epoca classica erano in uso i. a base di nerofumo e anche ). Gli i. neri, più comuni, sono soluzioni acquose di acido gallico francobolli e manifesti.
I vapori dei solventi e diluenti usati negli i ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] in termini di perfetta subalternità o estraneità all'arte nell'epoca staliniana. Il m. diverrà allora il punto di forza l'iconografia del m. politico delle sinistre e soprattutto dei partiti comunisti e socialisti in Europa occidentale. Come si vede, ...
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Giornalismo
DDenis Hamilton
di Denis Hamilton
Giornalismo
sommario: 1. Natura, importanza e compiti del giornalismo. 2. Il giornalismo e il suo pubblico. Il gusto popolare. 3. Il giornalismo e i mutamenti [...] a fusioni, sfociate nella costituzione dei grandi gruppi esistenti nel campo delle comunicazioni negli Stati Uniti; in altri fatto che i giornalisti si ritrovavano a vivere in un epoca dominata dai media visivi: la televisione era diventata un ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] sue ragioni in un ideale di arte romantica che costituisce uno dei tanti modelli messi in crisi dall'avvento del nuovo mezzo senza alcuna distinzione. Anche prima che, in epoca recente, la comunicazione pubblicitaria dedicasse al corpo e ai rapporti ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] della vita politica delle nazioni. In tutte le grandi epoche della storia, quando si vide imminente un gran male comunità nazionale il diritto di sovranità. Nella strumentazione dottrinale della rivista dei Gesuiti e, più in particolare, di uno dei ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] nuovo trust si trova a raggruppare buona parte dei maggiori quotidiani cattolici dell’epoca: «L’Avvenire» di Bologna, «L’Italia 178.
75 P. Levillain, Il Vaticano II e i mezzi di comunicazione sociale, in Storia della Chiesa. La Chiesa e il Vaticano II ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] nostro paese esistesse un «pericolo comunista» e sosteneva che compito dei democratici fosse quello di arginarlo, si caratterizzava per un preciso interesse verso i problemi dell’epoca contemporanea. Ciò portò il periodico a guardare con simpatia ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...