FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] Marittima dalla caduta della dominazione bizantina al sorgere deiComuni, e solo in un apporto di nuovo materiale Noi, europei moderni, la dividiamo in antichità, medioevo ed epoca moderna... L'essersi formato insensibilmente [si intende: questo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Cattaneo
Arturo Colombo
Intellettuale tra i più brillanti e acuti del suo secolo, Carlo Cattaneo difese con fermezza e perseveranza la facoltà di ogni popolo di autodeterminarsi e guadagnarsi [...] continuo la sua prosperità, lo
si deve alla molteplicità deicomuni, alla mutua loro dipendenza, a una larga padronanza delle Giovanni Spadolini ha voluto definirlo
un razionalista in un’epoca di miti, un individualista in una stagione di entusiasmi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Carla De Pascale
Fu lo stesso Romagnosi a definire la propria riflessione matura una «civile filosofia», entro la quale si individuano i due temi principali della ‘Costituzione’ [...] , questa, ampiamente motivata e illustrata appunto nell’epoca precedente, dove anzi si era estesa la medesima , spirituale ma anche politico che ha condotto senza traumi all’età deiComuni e delle Signorie, affollata di eventi tra cui il più notevole ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Maffeo Pantaleoni
Piero Bini
Maffeo Pantaleoni, il «principe» (come si è scritto) degli economisti italiani, fa parte di quel ristretto gruppo di economisti italiani che tra la fine dell’Ottocento e [...] tendenza di lungo periodo all’ampliamento dei bilanci dello Stato, deiComuni o di specifiche imprese pubbliche.
alcune componenti di questo suo disegno-profezia nell’attuale epoca dell’economia globale: al forte ampliamento dell’imprenditorialità, ...
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BUCCIO di Ranallo
Claudio Mutini
Nacque all'Aquila nel territorio di Poppleto (Coppito, frazione dell'Aquila) assai probabilmente intorno agli ultimi anni del sec. XIIIda famiglia agiata, forse appartenente [...] i favori della Chiesa impegnata a potenziare la politica particolarisfica deiComuni. La sua lotta non si esaurisce con la scomparsa più attendibile della Cronaca fra le molte copie compilate in epoca umanistica (e l'Antinori fu propenso a dar fede al ...
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CRISTINA di Francia, duchessa di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Parigi il 10 febbr. 1606, terzogenita di Enrico IV re di Francia e di Maria de' Medici. Non ancora dodicenne, venne promessa in matrimonio [...] tornato indietro di un secolo, all'epoca del duca Carlo III, ancora una Comunità, che nel 1661 divenne la "Delegazione del buon governo deiComuni". Questa pubblicò un regolamento deiComuni, iniziò la revisione dei catasti e controllò i conti dei ...
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CIBRARIO, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Torino il 23 febbr. 1802 da Giambattista, notaio - trasferitosi nella capitale da Usseglio, nelle valli di Lanzo, negli ultimi anni dei secolo precedente, [...] Progressi delle nuove monarchie. Prosperità e decadimento deicomuni". Le fonti del primo libro sono in storica tedesca.
Secondo gli schemi di una certa cultura letteraria dell'epoca si cimentò in versi, novelle e racconti, ma senza originalità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Antonio Gramsci
Aurelio Musi
Tra i maggiori intellettuali italiani della prima metà del Novecento, Antonio Gramsci fu uno dei fondatori del Partito comunista d’Italia (1921). Per le sue idee, all’avvento [...] seconda serie dovrebbe essere una raccolta di saggi su quelle epoche della storia europea e mondiale che hanno avuto un riflesso supernazionale» (p. 1959); al Medioevo o età deiComuni «in cui si costituiscono molecolarmente i nuovi gruppi sociali ...
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CORDOVA, Filippo
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Aidone (Caltanissetta) il 1° maggio 1811 da Francesco e da Giuseppa Cordova, discendenti entrambi dal nobile catalano Pedro de Cordova y Aguilar. Affidato [...] , ed in questa duplice veste esaminava i reclami deicomuni vittime delle prepotenze dei baroni; e con un Avviso del 29 ag. monarchico-federalistica, che è tipica del moderatismo borghese dell'epoca.
Il suo modello, significativamente, non è Rousseau, ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] la fine dei fratelli Bandiera (cui nel 1847 avrebbe dedicato uno dei suoi inni più commossi), ma all'epoca il panorama che si fregiava delle glorie romane e di quelle dell'Italia deicomuni. Non minore fu il gradimento che toccò a un inno di ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...