Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] un secolo la F. oscillò fra gli ultimi eredi della dinastia carolingia e quelli della nuova dinastia dei conti di Parigi. Nel 987 tra i quali S. Martini. Opera significativa di quest’epoca è l’insieme di sculture della certosa di Champmol a Digione ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] cristiano è il battistero di Riva San Vitale. L’epoca merovingia vide la fondazione di grandi monasteri (San Gallo, Disentis, Lucerna ecc.).
Tracce più importanti ha lasciato in S. la cultura carolingia: massimo centro d’arte fu il convento di San ...
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Regione dell’Italia settentrionale (23.864 km2 con 10.027.602 ab. nel 2020, ripartiti in 1516 Comuni; densità 420 ab./km2), compresa tra il crinale delle Alpi Centrali, il medio corso del Po, il Ticino, [...] l’888 si indicò col nome di Longobardia la marca carolingia comprendente Milano. Ma ancora nel Basso Medioevo l’accezione ) che vanno dall’età del Bronzo e del Ferro fino a epoche assai più recenti, e il processo di penetrazione etrusca nel Mantovano. ...
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Comune del Veneto (93,03 km2 con 210.077 ab. nel 2020), capoluogo di provincia.
Si estende a O della Laguna veneta, a 12 m s.l.m., sul fiume Bacchiglione. È centro di antica origine, vivace per traffici [...] si era rifugiata buona parte della sua popolazione, fino alla ripresa carolingia. Carlomagno, poi Lotario e Ludovico II furono larghi di benefici primi segni di attività musicale a P., dopo l’epoca romana, si ebbero in ambito religioso: la prima sacra ...
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(ted. Zürich) Città della Svizzera (365.132 ab. nel 2009), capoluogo del cantone omonimo, principale centro della Svizzera per popolazione, all’incrocio di importanti vie di comunicazione stradali e ferroviarie. [...] di Fraumünster, in gran parte dei sec. 13°-15°, conserva resti della primitiva fondazione carolingia e della chiesa del 12° sec. (vetrate di M. Chagall). Risale all’epoca romanica il campanile di S. Pietro (18° sec.). Di rilievo, inoltre, le chiese ...
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(ted. Köln) Città della Germania (995.397 ab. nel 2007) nel Land Nordrhein-Westfalen. Sorta in un punto di convergenza di varie strade, sulla sinistra del Reno, a partire dalla fine del 19° sec. si è espansa [...] la maggior parte, dal 1° sec. d.C. fino all’epoca dei Franchi. Nel 310-15 Costantino fece costruire un ponte che tra 14°-16° secolo. Il duomo, sorto su una costruzione carolingia, fu iniziato nel 1248 riprendendo lo schema gotico della cattedrale di ...
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(ted. Regensburg) Città della Germania (132.495 ab. nel 2007), nella Baviera centrale, situata a 339 m s.l.m. sul tratto più settentrionale del Danubio. Importante mercato già nell’epoca romana, ha conservato [...] R. fu prescelta a capitale dei duchi Agilolfingi. Nel 739 sorse, a opera di s. Bonifacio, la sede vescovile. In età carolingia la città divenne capitale dei Franchi orientali; nei secoli 9°-10° vi ebbero la propria sede re e imperatori. Centro dal 10 ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] , specie in epoca tardolongobarda e franca.
Fra le più significative, la 'longobarda' S. Pietro ad Oratorium "a rege Desiderio fundata", come si legge sull'iscrizione dell'architrave della nuova fabbrica datata all'anno 1100; la 'carolingia' S ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] rappresenta il rapporto di cambio tra oro e argento nel sistema carolingio), si ottiene il peso in oro di 4,2525 g, corrispondenti Egitto si deduce che il raṭl-campione qui usato in epoca omayyade equivaleva a 440 g, ma gli Abbasidi ne introdussero ...
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Antonio Di Rosa
Genova
Qual da gli aridi scogli
erma su 'l mare Genova
sta, marmoreo gigante
(Giosue Carducci, Giambi ed epodi)
Genova per noi e per tutti
di Antonio Di Rosa
8 gennaio
Con un concerto [...] genovese. Disegni inediti che riflettono lo splendore di quell'epoca e dai quali si capisce con estrema chiarezza come 931, nel 934 e nel 935.
Con la dissoluzione dell'Impero carolingio, la contea di Genova divenne Marca Obertenga fino al 1056, quando ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...