Storico dell'arte, fratello del precedente, nato a Brest nel 1868; professore onorario della facoltà di lettere di Clermont-Ferrand e membro dell'Istituto. Alla storia bizantina ha consacrato, oltre numerosi [...] barbares à l'époque romane, 1930, che è il primo studio d'insieme dedicato alle arti figurative dell'epoca merovingia e carolingia, egli sostiene la teoria del primato dell'elemento decorativo, vale a dire che l'architettura è subordinata alla ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] futuro si colgono nella regione della Mosa, a Liegi, dove, all'epoca del vescovo Notgero (972-1008), vennero realizzati intagli in avorio in cui lo stile carolingio di Reims fu riformulato con nuova consistenza plastica.Anche a Roma, verosimilmente ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] definizione che resta valida, nei testi e nelle immagini, per tutto l'Alto Medioevo.
Iconografia
Ancora nel mondo carolingio, epoca in cui continuarono invasioni e incursioni, la c. era sentita come protezione e rifugio per l'individuo bisognoso di ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] orientale (Peroni, 1972), fu uno dei principali lasciti della cultura longobarda a quella carolingia, come testimoniato dagli esempi, pertinenti a quest'ultima epoca, di Disentis e Müstair. Prototipo ancora di tardo sec. 7° (Bullough, 1966; Peroni ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] dell'oratorio di S. Maria in Valle a Cividale e le possibili epoche in cui poté operare, Memorie storiche forogiuliesi 46, 1965, pp. (C. Bertelli, 1994b, p. 90). Di piena età carolingia sono invece tutte le altre fondazioni monastiche di cui si ha ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] , a fingere fogliami o raffigurazioni: si vedano per l'età carolingia i casi di S. Salvatore a Brescia, di S. Benedetto secondo quelle forme preannunziate dai già citati esempi di epoca almohade. Come attestano i raffinati c. dell'Alhambra di ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] Approvvigionamento e distribuzione dei prodotti alimentari a Siena nell'epoca comunale. Mulini, mercati e botteghe, ArchMed 8, all'antecedente costruzione altomedievale, che venne edificata in età carolingia e in seguito modificata, ma di cui si ...
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ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] dei Goti di Totila nel 545 e durante la conquista carolingia sullo scorcio dell'8° secolo. Come per altri centri Miscellanea Francescana 54, 1954, pp. 399-432; A. Fortini, Sull'epoca in cui fu costruita la primitiva chiesa di S. Rufino in Assisi, ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] politico nel corso dei secoli. Così, a una complessiva dicotomia della regione in epoca longobarda e alla virtuale riunificazione territoriale in età carolingia si sostituì, nei secc. 11° e 12°, una frammentazione culturale corrispondente all'area ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] di tricheco, al quale gli artisti ricorsero a partire dalla fine dell'età carolingia e che, sino al tardo sec. 12°, permise la creazione di che nel periodo tardoantico l'a., che proveniva all'epoca dall'Asia e dall'Africa, fosse divenuto più raro, ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...