CAVALIERE
F. Pomarici
La figura equestre del dio, del sovrano, dell'eroe, ma anche del semplice soldato o cacciatore, fu di grande rilevanza nell'arte antica tanto nel campo della rappresentazione regale, [...] lastra frammentaria con il c. cacciatore oggi nel portico di S. Saba a Roma, databile all'8° secolo.In epocacarolingia la figura equestre imperiale assunse un ruolo chiave nell'apparato rappresentativo della renovatio imperii promossa dai papi e dai ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] Landesbibl., Bibl. fol. 23) -, e quella dell'Apocalisse (v.) presentano d'altro canto già a partire dall'epocacarolingia, se non rappresentazioni complete del g. universale, almeno allusioni inequivocabili al ritorno di Cristo alla fine dei tempi ...
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ARTISTA
G. Curatola
Con il termine a. si indica genericamente l'ideatore, che nella maggioranza dei casi coincide con l'effettivo esecutore, di un'opera caratterizzata da elevati contenuti intellettuali [...] furono esperti in questioni di architettura, arte libraria e toreutica. Possono attestare la posizione di cui godeva in epocacarolingia un valente a. sia l'iscrizione postuma di Oddone di Metz, architetto della Cappella Palatina di Aquisgrana ...
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Acqua
C. Frugoni
A. Berger
Lo studio della funzione dell'a. va intrapreso, oltre che dal punto di vista dell'utilizzazione pratica, essenziale alla vita economica e sociale delle città e delle aree [...] de Christi vulnere principium", composta presumibilmente al tempo di Leone Magno. Simili riflessioni furono riprese in epocacarolingia soprattutto nella produzione della 'scuola di corte di Carlo Magno' (Evangeliario di Godescalco, ante 783, Parigi ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] è poi del tutto soddisfacente. È bensì certo che il fondamento dell'arte occidentale del Medioevo venne posto nell'epocacarolingia; ma la sua elaborazione tendente a una unitarietà, rispetto alla contemporanea differenziazione in Europa, è un frutto ...
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ESARCATO
R. Farioli Campanati
Dopo la riconquista bizantina dell'Italia e la cacciata dei Goti, a seguito di una guerra protrattasi per quasi venti anni dal 535 al 554, Ravenna, liberata nel 540 dal [...] l'elegante archetto riutilizzato nella tomba di Egidio Foscherari (1289) accanto alla chiesa di S. Domenico a Bologna, databile all'epocacarolingia.Il panorama unitario che si rileva nella scultura tra Ravenna e l'arco altoadriatico emerge anche in ...
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CROCIFISSO
G. Jászai
Con il termine c. si intende la rappresentazione della croce con sopra Cristo, indipendentemente da materiale, tecnica, misure, contesto iconografico e funzione iconica. La specificazione [...] messa assunse il valore di reale ripetizione del sacrificio di Cristo sulla croce. Nella controversia sulla comunione di epocacarolingia si affermò la dottrina di Pascasio Radberto, che equiparava il corpo sacramentale di Cristo con quello storico ...
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RINASCENZA
H.L. Kessler
L'idea di r. è strettamente connessa con il concetto stesso di Medioevo, che venne introdotto dagli umanisti del sec. 15° per definire il periodo che separava la loro epoca dal [...] del colore la tecnica impressionistica del modello, anche se venne realizzato sulla base di una copia intermedia già di epocacarolingia, un manuale prodotto nell'809 per Carlo Magno. Lo scopo principale del ritorno all'Antichità in queste opere era ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] sec. 12° si fondarono in un settenario di virtù. L'iconografia delle virtù cardinali si sviluppò a partire dall'epocacarolingia e, tenuto conto della loro origine, non sorprende vederle associate alla figura dell'imperatore, in particolare nella c.d ...
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MEROVINGI
P. Perin
La dinastia merovingia, che deriva il suo nome da Meroveo - mitico eponimo dei Franchi Salî, germani del Reno inferiore -, regnò sull'antica Gallia romana dall'epoca di Clodoveo (481/482-511), [...] per la decorazione di oggetti d'uso comune a partire dagli inizi del sec. 7°, ma sopravvisse fino alle soglie dell'epocacarolingia nell'arredo liturgico, come nella croce di s. Eligio per Saint-Denis, un frammento della quale è conservato a Parigi ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...