BOBBIO
S. Lomartire
(lat. Bobium)
Comune in prov. di Piacenza, sulla sponda sinistra del fiume Trebbia. Nella zona sono attestati insediamenti già nel Paleolitico e nell'età del Bronzo; ne sono prova [...] de Terre Sainte (Monza-Bobbio), Paris 1958; V. Polonio, Il monastero di San Colombano di Bobbio dalla fondazione all'epocacarolingia (Fonti e studi di storia ecclesiastica, 2), Genova 1962; M. Tosi, L'antica basilica "S. Petri" restaurata da ...
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BESTIARIO
E.J. Grube
Si definisce b. stricto sensu - contrariamente all'applicazione diffusa ma non strettamente scientifica di questo termine nella storiografia attuale - una compilazione didattica [...] , il primo tentativo conosciuto di arricchire il ciclo del Physiologus, integrandovi testi provenienti dalle altre opere, risale all'epocacarolingia, non è da escludere che gli inizi del mutamento del Physiologus in b. costituiscano un fatto proprio ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] di costruzioni, che può esser fatto risalire a prototipi tardoantichi e bizantini, conobbe una larga fioritura a partire dall'epocacarolingia non solo per iniziativa imperiale e reale, ma anche a opera di altri minori feudatari laici o ecclesiastici ...
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SIGILLO
S. Ricci
J.W. Nesbitt
F. Richard
Il termine s. da un punto di vista concettuale indica un marchio costituito da segni distintivi del suo titolare, cioè della persona fisica o morale che ha [...] 8° la cancelleria merovingia adottò il s. come mezzo di convalida, e l'uso continuò e si rafforzò con l'epocacarolingia, quando la complessa amministrazione dell'impero si giovò sempre di più del s. del re per dare valore alla propria documentazione ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] sec. 10° (modellato attento delle figure, paesaggi pervasi di luce) e addirittura corrisponde all'originale anche nelle dimensioni.L'epocacarolingia fu la prima e la più grande età delle c. del Medioevo occidentale. Si sono conservate in gran numero ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] e delle Arti liberali (v.). Il tema, elaborato da Boezio nel De consolatione philosophiae e approfondito in epocacarolingia soprattutto da Alcuino, trovò una sua definitiva sistemazione iconografica nel sec. 12° (d'Alverny, 1946; Verdier, 1969 ...
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TREVIRI
E.D. Schmidt
(ted. Trier; lat. Augusta Treverorum)
Città della Germania occidentale, nel Rheinland-Pfalz, sorta in una valle lungo il corso della Mosella.
In posizione strategica, posta all'intersezione [...] ad altri dischi riconducibili alla manifattura di T. nel 6° secolo.Non sono pervenute testimonianze di una produzione in epocacarolingia, ma il calice, la patena e l'anello episcopale trovati nella tomba dell'arcivescovo Ruotberto (931-956) nella ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] del sec. 11° e la prima del sec. 12°, quando le premesse e l'organizzazione date al monachesimo benedettino in epocacarolingia arrivarono a un momento cruciale, insieme di splendore e di radicale contestazione; gli edifici delle a., teatro di questi ...
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Agiografia
A. Vauchez
N.P. ¿Ševcenko
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Vauchez
Si designa con questo termine l'insieme dei testi composti in onore dei santi e per celebrarne la memoria. Tradizionalmente si [...] categoria di testi agiografici i racconti di invenzioni e soprattutto di traslazioni di reliquie che si moltiplicarono in epocacarolingia, soprattutto con le incursioni normanne e saracene del sec. 9°: questo, almeno, dal punto di vista del vasto ...
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BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] di vista iconografico è l'illustrazione degli altri brani del testo apocalittico relativi a Babilonia. Nei manoscritti di epocacarolingia (Parigi, BN, nouv. acq. lat. 1132; Valenciennes, Bibl. Mun., 99) i temi iconografici dell'annuncio della fine ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...