AOSTA
C. Segre Montel
(lat. Augusta Praetoria Salassorum; franc. Aoste)
Città dell'Italia nordoccidentale e capoluogo della regione Valle d'Aosta. Colonia romana dal 25 a.C., A. fu fondata su un ampio [...] vi è nulla di simile nella produzione pittorica successiva: infatti, pur essendo attivo in cattedrale uno scriptorium forse già dall'epocacarolingia, non rimangono codici decorati anteriori alla fine del sec. 11° e anche il Messale di Brusson (Arch ...
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ZURIGO
H.R. Meier
(ted. Zürich; lat. Turicum; Turegum nei docc. medievali)
Città della Svizzera, capoluogo dell'omonimo cantone, che si estende a N dell'area prealpina fino al Reno e che dal 1351 fa [...] monumenti al di fuori del capoluogo, va ricordata l'antica abbazia benedettina di Rheinau, fondata in epocacarolingia, della cui struttura medievale sopravvive soltanto la torre meridionale, integrata all'interno della chiesa barocca. Questa ...
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L'Africa settentrionale tra il IV e il VII secolo
Enrico Zanini
Noël Duval
Raimondo Zucca
Pier Giorgio Spanu
Danila Artizzu
Francesca Romana Stasolla
Giuseppina Alessandra Cellini
Rosa Maria Carra [...] forma di una controabside (come la si conosce anche in Spagna e che ricompare nell'architettura occidentale in epocacarolingia e ottoniana); infine il frequente orientamento dell'abside verso occidente, soprattutto nell'Est dell'Africa (così come si ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] determinare la durata di tale impiego della terracotta architettonica, che peraltro sembra essere stata abbandonata intorno all'epocacarolingia. La produzione di capitelli scolpiti nell'Alto Medioevo è poco abbondante. Si tratta il più delle volte ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] alla seconda metà del sec. 9° e anche per i colori e lo stile gli s. realizzati in Occidente in epocacarolingia sembrano al contrario porsi, come proposto da Buckton (1988a), proprio alle origini di tale tecnica, che sarebbe quindi stata trasmessa ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] in forma di inventario.a) In varie occasioni venivano inventariati i libri, le reliquie e i tesori, per es. in epocacarolingia per le nomine ufficiali oppure per ordine del re o del vescovo, per le visite pastorali o all'avvicendarsi degli abati ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] esercitarsi in questo modo a migliorare il suo mestiere. È il caso in particolare degli scultori di avorî dell'epocacarolingia, che riprendono spesso placche paleocristiane e le adattano alle proprie esigenze. È anche il caso di alcuni artisti del ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] la forma di una controabside (come la si conosce anche in Spagna e che ricompare nell'architettura occidentale in epocacarolingia e ottoniana); infine il frequente orientamento dell'abside verso occidente, soprattutto nell'Est dell'A. (così come si ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] varianti sipho e sciphum in stretta pertinenza al calice (Lib. Pont., II, 1892, pp. 8, 77).Passato quindi in Francia in epocacarolingia, l'impiego di tale u. risulta essersi consolidato, con la sola eccezione della Spagna, fra i secc. 12° e 13° in ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] può comparire come cerchio esterno (per esempio Cod. M., d. 2, fol. 323° di Tubinga). È probabile che in epocacarolingia sia stata ideata la suddivisione dello Z. secondo i colori equinoziali in un emisfero settentrionale ed un emisfero meridionale ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...