È il più antico scrittore arabo cristiano di storia. Della sua vita si sa soltanto ch'era d'origine greco-bizantina (rūmī), figlio d'un Costantino, e che divenne vescovo di Manbiǵ (Hierapolis o Bambyke [...] venuta di Cristo (inclusa la sua vita), la seconda da Giulio Cesare sino all'epoca dell'autore, che scriveva nel 330 dell'ègira (942 d. C.); ma a Ibn al-‛Amīd). L'autore si valse anche di fonti bizantine. Il testo arabo fu pubblicato nel 1912 dal p. ...
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Comune della provincia di Lecce, con 2242 abitanti, dei quali 1024 vivono nel capoluogo, che è un paesello situato a 70 m. s. m., con popolazione di origine greca che conservò greco il rito fino al principio [...] a quello del Redentore nei mosaici del secolo XI, nel monastero di S. Luca in Focide. Altri affreschi, sempre di maniera bizantina sono di epoca poco più tarda, opera di un Eustosio, che svolse la sua attività nel 1020.
Bibl.: A. Haupt, in Thieme ...
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Poeta latino cristiano, africano di nascita, vissuto nel sec. VI, al tempo di Giustiniano e di Giustino II, parte nella sua patria, ove insegnò grammatica, parte a Costantinopoli, dove ebbe un incarico [...] Giustiniano a domare rivolte di indigeni berberi nell'Africa bizantina, e che verso l'anno 548 riuscì a stabilire alcune notizie sulla corte di Costantinopoli, e traccia la prima epoca del regno di Giustino II.
Edizioni: Il manoscritto del poema ...
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. Villaggio della Palestina, ove Gesù assistendo a un festino nuziale cambiò l'acqua in vino (Giov. II, 1-11) e risanò a distanza il figlio del centurione degente in Cafarnao (Giov., IV, 46). Fin dal sec. [...] politiche del tempo, occupa la nave meridionale della chiesa crociata e bizantina. Recenti sondaggi hanno fatto conoscere il piano e gli elementi architettonici delle due epoche. Due iscrizioni aramaiche, sul pavimento dell'antica chiesa, simili per ...
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Storico dell'arte, fratello del precedente, nato a Brest nel 1868; professore onorario della facoltà di lettere di Clermont-Ferrand e membro dell'Istituto. Alla storia bizantina ha consacrato, oltre numerosi [...] invasion barbares à l'époque romane, 1930, che è il primo studio d'insieme dedicato alle arti figurative dell'epoca merovingia e carolingia, egli sostiene la teoria del primato dell'elemento decorativo, vale a dire che l'architettura è subordinata ...
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FEDERICO II, Imperatore
M. Di Berardo
F., della casata degli Hohenstaufen duchi di Svevia, nacque il 26 dicembre 1194 a Jesi e morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino, nel territorio dell'od. comune di [...] di età imperiale, così come, nel Vicino Oriente, da derivazioni bizantine e protoislamiche, ma pare scontato che gli architetti di F. regno di suo figlio Manfredi e talvolta anche in epoche successive. Così il Liber introductorius, che l'alchimista e ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] partecipazione musulmana al grande scontro delle civiltà arabo-bizantina e romano-germanica nel mondo mediterraneo; la sopravvivenza anche di momenti capitali della storia della Chiesa, come l'epoca di san Gregorio Magno, e l'"mpulso di civiltà" dato ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] . 1-16.
N. Ferrante, D. Minuto, S. Venoso, Note su reminiscenze bizantine e normanne nella vallata del Gallico, Rivista di Studi Calabresi, n.s., 4, dell'asse urbano rispetto alla Palermo d'epoca islamica, gravitante piuttosto attorno ai quartieri ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] tentativi di dare un nome all'architettura creata tra l'età romana e bizantina da un lato, e il vero e proprio G. dell'arco acuto e 'muro spesso'.Nell'ambito dei 'muri spessi' di epoca romanica il sistema non era certamente più di un'articolazione ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] avuto occasione di acquistare familiarità con la lingua e la cultura bizantine. Quanto alla caratterizzazione dei Greci, cui A. ha creduto a Roma prima della primavera dell'879, C forse a quell'epoca A. era già morto. In un documento del 29 marzo ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
pentapoli
pentàpoli s. f. [dal lat. Pentapŏlis, gr. Πεντάπολις, comp. di πεντα- «penta-» e πόλις «città»]. – Nell’antichità classica, unione di cinque città costituita per perseguire determinati scopi (di culto, politici, ecc.): p. libica,...