Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] a oriente.
Le prime testimonianze di una letteratura tedesca autonoma rispetto al mondo latino e romanico risalgono all’epocacarolingia e appartengono al campo della lessicografia: l’Abrogans, raccolta di sinonimi tradotta in dialetto bavarese nel ...
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Libro scritto a mano la cui forma più antica fu, nel mondo mediterraneo, il rotolo di papiro, usato dagli Egizi e poi adottato dai Greci e dai Romani; la scrittura era disposta nel senso della maggiore [...] grafiche e ornamentali dei m. si mantennero per secoli differenti da zona a zona. In Francia e in Renania in epocacarolingia rinacque, per influenza di modelli classici, l’arte dell’illustrazione del m., che continuò e si diffuse ad altri centri ...
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Pelle animale variamente conciata, detta anche cartapecora, usata nell’antichità come materiale scrittorio pregiato e durevole; attualmente è impiegata nell’industria degli strumenti musicali e in legatoria. [...] rigida. Dal 4° al 6° sec. si diffuse l’uso di colorare di porpora la p., ripreso poi in epocacarolingia e umanistica. Durante il Medioevo era consuetudine (legata a motivi economici) eradere il testo e, dopo opportuni trattamenti, riutilizzare ...
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Diplomatista, paleografo, bibliotecario francese (Lagny-Thorigny 1874 - Parigi 1953). Conservatore dei manoscritti presso la Bibliothèque Nationale di Parigi dal 1900 al 1940, iniziò la catalogazione moderna [...] collab. con A. Blum, 1930). Editore di fonti narrative e documentarie di epocacarolingia, curò fondamentali raccolte di facsimili di diplomi originali merovingi (1908) e carolingi (1º, 1936). Fu anche studioso di storia della legatura e archeologo ...
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ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] , testimonia l'appartenenza a una tradizione pittorica d'origine tardoantica, anche se nota solo tramite esempi di epocacarolingia. Di derivazione classica sono altre immagini come quelle delle razze esotiche del mondo (VII, 7), paragonabili alle ...
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LEGATURA
J. Vezin
O. Mazal
P. Canart
M. Bernardini
Procedimento che conclude la lavorazione del libro, costituito da un assemblaggio di quaternioni cuciti e protetti da una copertura flessibile o [...] , il pioppo e le resinose. È possibile seguirne un'evoluzione nella tecnica di taglio e lavorazione del materiale grezzo: in epocacarolingia si tratta di tavolette di mm. 12 ca. di spessore, spesso tagliate a spigoli vivi. In qualche caso i bordi ...
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Agiografia
A. Vauchez
N.P. ¿Ševcenko
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Vauchez
Si designa con questo termine l'insieme dei testi composti in onore dei santi e per celebrarne la memoria. Tradizionalmente si [...] categoria di testi agiografici i racconti di invenzioni e soprattutto di traslazioni di reliquie che si moltiplicarono in epocacarolingia, soprattutto con le incursioni normanne e saracene del sec. 9°: questo, almeno, dal punto di vista del vasto ...
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L’imperatore delle enciclopedie
La voce Costantino nella produzione dei secoli XVII-XXI
Alberto Melloni
Il sapere enciclopedico fornisce una sonda particolarmente valida per scandagliare in modo efficace [...] . Sulla donazione che «oggi nessun ritiene più autentica» adotta la posizione di chi la data «più probabilmente all’epocacarolingia». Da ultimo Solero contrappone all’estremo dei «Greci che gli decretarono gli onori degli altari come uguale agli ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] di 'quadrivio' da Boezio in poi e, per analogia, le prime tre furono designate più tardi (pare in epocacarolingia) con il nome complessivo di 'trivio'.
Oggetto già nell'Antichità di esposizione in appositi trattati (con oscillazioni circa il ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...