Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] modo è garantita l'eguaglianza e la comunanza di tutti gli esseri razionali, mentre le differenze sociopolitiche, come chiarirà Epitteto, sono ricondotte a mere accidentalità connesse con la natura corporea dell'uomo. A Zenone di Cizio risale il ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] vaglio delle fonti arabe. Non va dimenticato, però, che Simplicio operava in segreto: nel suo commento al Manuale morale di Epitteto egli parla del ruolo del filosofo in uno Stato corrotto, del suo trionfo sulla tirannia che passa per il ritiro dalla ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] P.), ove le due figure di pensatori sono prese a rappresentare i due aspetti caratteristici del "libertino": orgoglio (Epitteto) e indifferenza (Montaigne). Ancora alle Pensées si ricollega l'ampio frammento De l'esprit géométrique; mentre attraverso ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] intellettuale; essi avevano anche, e in modo piuttosto esplicito, scopi spirituali e religiosi. I commenti al Manuale di Epitteto, alle Categorie e al De caelo di Aristotele sono infatti opere che si concludono con una preghiera alla divinità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] la sua vita e che rendono un miracolo il raggiungimento stesso della vecchiaia. Nel ricordo 216 Guicciardini riprende, probabilmente da Epitteto, il topos tradizionale della vita come teatro:
Non si può in questo mondo eleggere el grado in che l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] mira. Di Democrito è il messaggio della «tranquillità o securità dell’animo», di Chilone il monito del «nihil nimis», di Epitteto il saper affrontare le difficoltà «come tu facessi per burla e come fanno li putti», di Aristippo l’invito «ex omnibus ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] infatti che, dovendo scegliere fra due profili di errore, preferirebbe «sempre d’errar in filosofico humore et nell’enchiridio di Epitteto, che mi possono far buono e contemplativo», piuttosto che «con lo Spirito Santo di Lutero, il quale non fa ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] dei platonici. Le matematiche furono accolte generalmente come un ambito di sapere certo e incontrovertibile, come appare, per esempio, in Epitteto (Dissertationes, I, 29, 53) o, come già si è visto, in Galeno, ma anche nella cultura più corrente ...
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enchiridio
enchirìdio s. m. [dal lat. tardo enchiridion, gr. ἐγχειρίδιον, propr. «che si tiene in mano»], raro. – Manuale (la fortuna del termine risale all’Encheiridion o Manuale di Epitteto), libro di piccolo formato contenente la trattazione...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...