Filosofo greco (Ierapoli di Frigia 50 d. C. - Nicopoli, Epiro, 138 d. C.), schiavo di Epafrodito liberto di Nerone. Emancipato, fu a Roma scolaro dello stoico Musonio Rufo e quindi insegnò egli stesso [...] e motivi stoici, i primi svalutatori del mondo e della società, i secondi affermanti invece la loro razionalità, rende significativamente complessa e tormentata la riflessione di Epitteto. n È celebre, del Manuale, la traduzione di G. Leopardi. ...
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Ceramografo attico operante entro l'ultimo venticinquennio del 6º sec. a. C. al servizio di importanti vasai. Si conoscono una quarantina di vasi firmati (in un solo caso anche come vasaio), e gliene sono attribuiti una sessantina. Personalità centrale nella prima generazione dei pittori a figure rosse, E. decora in prevalenza coppe e piatti, con soggetti mitologigi, dionisiaci, di banchetto e di palestra, ...
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Poeta (Barberino di Mugello 1606 - ivi 1673), autore di molte rime e traduttore di Epitteto e Anacreonte; è noto soprattutto per il poema eroicomico Il Torracchione desolato (1660 circa; pubbl. 1768), [...] ispiratogli forse da un avanzo di castello feudale mugellano: il poema, la cui struttura è macchinosa, è tuttavia ravvivato dalla freschezza della lingua e da spunti folcloristici. Il poema restò inedito ...
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Ceramista attico attivo nella prima metà del sec. 5º a. C. Nella sua officina lavorarono varî pittori: Epitteto, le due mani anonime del cosiddetto gruppo di Sirisco (intorno al 470 a. C.), e un pittore [...] detto di P., cui viene attribuito uno scifo a Berlino, con Eracle che va a scuola di musica da Lino, che trova confronti stilistici con molti altri vasi ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 5º d. C.), discepolo di Ierocle di Alessandria. Secondo Damascio, come il suo maestro subì l'influsso di Epitteto. ...
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Pittore di vasi attici, del primo periodo dello stile severo; attivo intorno al 525-500 a. C. Il suo stile è affine a quello di Epitteto. ...
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Liberto di Nerone, contribuì alla scoperta della congiura di Pisone; nel 68 seguì l'imperatore fuggitivo e lo aiutò nel suicidio. Assai colto, ebbe come schiavo il filosofo Epitteto, e lo emancipò; esortò [...] Flavio Giuseppe a scrivere le sue opere storiche. Fu messo a morte da Domiziano (95) ...
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Ceramista attico (fine sec. 6º a. C.) della cerchia dei maestri miniaturisti del tardo stile a figure nere; lavorò tuttavia soprattutto con i maestri a figure rosse del ciclo di Epitteto. Tre coppe da [...] lui firmate come vasaio mostrano di essere dipinte da una stessa mano, tanto che si è distinto un "Pittore di E.", a cui si sono attribuiti altri vasi di uno stile preciso ma convenzionale, con scene bacchiche, ...
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Pittore di vasi attici (fine sec. 6º a. C.) dallo stile severo a figure rosse. La sua firma compare su quattro tazze con una figura sola nel tondo interno. Appartiene al gruppo di Epitteto. ...
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Giureconsulto umanista (Zwickau 1501 - Venezia 1531). Studiò in patria e a Bologna, dove esaminò i lavori inediti di L. Bolognini, e a Venezia pubblicò una nuova ediz. del Corpus iuris civilis (1529-31), [...] abolendone le scolastiche partizioni medievali, offrendone un testo, se non critico, facilmente leggibile, e dando per la prima volta il testo greco delle Novelle (dalla copia di L. Bolognini). Pubblicò anche il Manuale di Epitteto. ...
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enchiridio
enchirìdio s. m. [dal lat. tardo enchiridion, gr. ἐγχειρίδιον, propr. «che si tiene in mano»], raro. – Manuale (la fortuna del termine risale all’Encheiridion o Manuale di Epitteto), libro di piccolo formato contenente la trattazione...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...