Operetta della giurisprudenza postclassica romano-occidentale, nella quale era riassunto il manuale delle Institutiones, senza dubbio lo scritto di maggior successo del giurista Gaio, vissuto nel 2° sec. d.C. L’E., che ci è pervenuta attraverso le leggi romano-barbariche (e in particolare la Lex Romana Visigothorum), riprende in realtà, nei due libri di cui è composta, soltanto la materia gaiana delle ...
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Provvedimenti legislativi emanati all’inizio del 6° sec. d.C. dai re barbari stanziati sul territorio del vecchio Impero d’Occidente (➔ barbaro), al fine di regolare i rapporti che i soli sudditi di origine [...] una interpretatio esplicativa, non immune da fraintendimenti ed errori), le novelle post-teodosiane, le Pauli Sententiae, l’EpitomeGai e un lungo frammento di Papiniano.
La Lex Romana Burgundionum, pressoché coeva, emanata da Gundobado (che regnava ...
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Giurista (Faenza 1908 - ivi 1997); prof. univ. dal 1939, ha insegnato diritto romano nelle univ. di Pavia e di Firenze; è diventato socio nazionale dei Lincei nel 1985. Opere principali: Il trasferimento [...] della proprietà nella compravendita romana (1934); L'epitomeGai (1937); Problemi in tema di falso nel diritto romano (1941); La funzione del rapporto obbligatorio solidale (1942); Animus donandi (1951); La donazione (1960); Teodosio II e la sua ...
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Il diritto romano tra Oriente e Occidente
Salvatore Puliatti
Per cercare di comprendere le ragioni delle trasformazioni intervenute nel diritto e nelle conoscenze giuridiche nel periodo successivo all’età [...] tendenze sono in particolare espressione due opere realizzate nel V secolo nella parte occidentale dell’Impero: l’EpitomeGai e i cosiddetti Fragmenta Augustodunensia (rinvenuti in un palinsesto della biblioteca di Autun). Entrambe costituiscono una ...
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