(celiachia) Malattia dovuta a intolleranza a una particolare frazione del glutine, la gliadina. Nelle forme conclamate è caratterizzato da vistose manifestazioni cliniche di malassorbimento intestinale [...] enzimatico, a carattere ereditario, che riguarda una peptidasi intestinale, donde una incompleta degradazione della gliadina con formazione di polipeptidi che danneggiano l’epiteliointestinale, soprattutto in soggetti con ipersensibilità tessutale. ...
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In medicina, termine usato per indicare sia particolari formazioni anatomiche macroscopiche (o. del corpo calloso, detto anche splenio) o microscopiche (o. a spazzola, dell’epiteliointestinale), sia alcune [...] espressioni patologiche (per es., o. gengivale saturnino, la sottile striscia color ardesia che compare sul margine libero delle gengive negli intossicati da piombo) ...
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Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia [...] vitamina B12, l'altro diretto contro quella frazione del principio intrinseco che si lega ai microvilli dell'epiteliointestinale, consentendo il passaggio della stessa vitamina nell'interno della cellula. Inoltre in molti anemici perniciosi e nei ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] e la durata, è la capacità di replicazione dei virus in tessuti extranervosi (epitelio respiratorio in topi infettati con aereosol di virus West Nile; epiteliointestinale, tonsille o placche di Peyer, in uomini e in scimmie infettati con virus ...
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Colecisti
Daniela Caporossi e Red.
La colecisti (dal greco χωλή, "bile", e κύστις, "vescica"), chiamata anche cistifellea (composto di cisti- e dell'aggettivo latino felleus, "della bile"), è un organo [...] per emulsionare e scindere i grassi assunti con il nutrimento. Sebbene cellule o ghiandole digestive siano associate all'epiteliointestinale di molti Invertebrati, si può parlare di secreto epatico solo nei Vertebrati, dove già nell'anfiosso si ...
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Intolleranze alimentari
Salvatore Auricchio
L'Accademia europea di allergologia e immunologia clinica ha ridefinito la nomenclatura delle reazioni abnormi verso gli alimenti (Johansson, Hourihane, Bousquet [...] che può essere di gravità crescente, variando da una semplice infiltrazione linfocitaria dell'epiteliointestinale di superficie a iperplasia delle cripte intestinali, ad atrofia dei villi nei casi più gravi. È caratteristico della celiachia che ...
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Alimentazione. Intolleranze alimentari
Salvatore Auricchio
L'Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica ha ridefinito la nomenclatura delle reazioni abnormi ad alimenti. Per 'intolleranza' [...] che può essere di gravità crescente, variando da una semplice infiltrazione linfocitaria dell'epiteliointestinale di superficie a iperplasia delle cripte intestinali, ad atrofia dei villi nei casi più gravi; è comunque caratteristica della celiachia ...
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Intolleranze alimentari
Giovanni Gasbarrini
Anna Jorizzo
Si definisce in generale intolleranza alimentare una condizione clinica contraddistinta da una reazione anomala all'ingestione di un alimento. [...] Tali enzimi sono presenti negli individui normali a livello dell'orletto a spazzola (microvilli) delle cellule dell'epiteliointestinale ed effettuano l'idrolisi di lattosio, saccarosio e maltosio, scindendoli rispettivamente in galattosio e glucosio ...
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Nome comune a vari processi infiammatori o degenerativi – acuti o cronici – dello stomaco. Si distinguono tre gruppi di g.: erosive ed emorragiche, croniche aspecifiche, specifiche. Le g. erosive ed emorragiche [...] integre, o da forme atrofiche, con perdita delle ghiandole e frequente comparsa di metaplasia intestinale (sostituzione dell’epitelio gastrico con altro simile a quello intestinale). La più diffusa forma di g. cronica non erosiva è quella dovuta alla ...
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Il termine allergia fu proposto nel 1904 dal pediatra viennese C. von Pirquet per indicare una modificazione della 'capacità di reagire' dell'organismo. Fu merito, poi, dei medici tedeschi K. Praustnitz [...] quelli derivati dalla saliva, dal siero, dalle secrezioni sebacee e dall'epitelio di gatti e cani. L'a. di gran lunga più la mucosa bronchiale in corso di asma bronchiale, la mucosa intestinale in corso di a. alimentare. È stato dimostrato che ...
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assorbimento
assorbiménto s. m. [der. di assorbire]. – 1. L’atto, il fatto di assorbire, cioè di attirare e accogliere in sé: a. dell’acqua, da parte di una spugna o d’altro corpo poroso; a. di umidità, nelle pareti, ecc.; anche nei sign....
orletto
orlétto s. m. [dim. di orlo]. – Propr., piccolo orlo. Nel linguaggio medico, è termine usato per indicare sia particolari formazioni anatomiche macroscopiche (o. del corpo calloso, detto anche splenio; o. pupillare, corrispondente...