Sofista (prima metà 6º sec. d. C.) e oratore ufficiale di Gaza, scolaro di Procopio. Scrisse panegirici, epitalamî, declamazioni, ecc., in cui velava il suo cristianesimo con espressioni pagane; seguì [...] l'atticismo ...
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Poeta bizantino (n. Efeso 1275 - m. 1345). Scrisse poemetti didascalici sugli animali, dialoghi in versi (uno in onore di Giovanni Cantacuzeno), poesie religiose e d'occasione (epitaffî, epitalamî, encomî, [...] ecc.), descrizioni di oggetti artistici, importanti per la storia dell'arte ...
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Poeta latino (n. Roma 82 - m. 47 a. C.), figlio dell'annalista Licinio Macro, amico di Catullo; del cenacolo dei poetae novi. Compose epigrammi, epillî, fra cui il poemetto mitologico Io, epitalamî, elegie [...] in morte di Quintilia (forse sua moglie); di queste, esaltate da Catullo e poi da Quintiliano, è rimasto un sol verso: pare che iniziassero in Roma il passaggio dall'elegia di carattere narrativo a quella ...
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Scrittore e poeta catalano (Barcellona 1886 - ivi 1959); orientato dapprima verso una lirica di forte impronta francese, si è gradatamente sottratto a ogni influenza straniera. Ha pubblicato, fra l'altro: [...] Turment-frument (1910); Cants i allegories (1917); Invocació secular (1926); Epitalami (1931); Via Crucis (1947); El mirall de Déu (1951). ...
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Poeta (Parma 1741 - ivi 1817). Dal 1772 insegnò greco nell'univ. di Parma; ebbe una famosa disputa con V. Monti, a proposito dall'Aristodemo di questo. Si vantò di aprire "vie non trite" verseggiando di [...] scienza e filosofia, ma restò sostanzialmente seguace di C. I. Frugoni. Le sue cose migliori sono alcuni epitalamî e varie canzoni (Opere, 5 voll., 1816-19). ...
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Poeta latino (4º-5º sec. d. C.), nato in Alessandria d'Egitto, visse a Roma dal 395 d. C. al 404 (forse data della sua morte) e frequentò la corte imperiale; fra il 400 e il 401 ottenne la dignità di patrizio. [...] 'Italia e di Roma dai barbari. Usò l'esametro nei panegirici, nelle invettive, nei poemi storici e mitologici, negli epitalamî; il distico elegiaco nelle prefazioni ai poemi maggiori e nei carmina minora. Dei carmina maiora sono più importanti: le ...
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VENANZIO Fortunato (Venantius Honorius Clementianus Fortunatus)
Poeta latino, nato a Duplavilis (Valdobbiadene) verso il 530. A Ravenna studiò grammatica, retorica e diritto. Desideroso di recarsi in [...] sull'età dello scrittore, V. F. scrisse una quantità di poesie d'occasione (inni, lettere, elegie, consolazioni, epitalami, panegirici di re e vescovi, brindisi, descrizioni di viaggio, ecc.), per la maggior parte in versi elegiaci, raccolte ...
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FIGARI, Pompeo
Lucinda Spera
Nacque a Rapallo (ora prov. di Genova) verso la metà del sec. XVII da Lorenzo (fondatore di un canonicato nella chiesa parrocchiale di quella città) e da Maria Debernardi. [...] al chiabrerismo ligure, il F. fu autore di numerosi componimenti poetici, e non solo in ambito arcadico. Compose gli epitalami Il giorno ritornato (Genova 1682), "Sazia omai de gli amplessi" (Nelle nozze ... Costanza Doria..., ibid. s.d.), le canzoni ...
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BOMBACI, Gaspare
Lovanio Rossi
Nacque a Bologna, il 22 maggio 1607, da Antonio, che fu nel 1582 degli Anziani Consoli, e da Livia Ratta, il cui padre Carlo fu bisavolo di monsignor Antonio Lorenzo Ratta. [...] quando fu ammesso nell'Accademia dei Gelati. Acquistò buon nome per le rime di occasione e in particolare per gli epitalami in sciolti, che veniva componendo in varie circostanze, come quando (1628) assisté in Roma alle cerimonie per le nozze di ...
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CARTELLA GELARDI, Giuseppe
Stefano Giornetti
Nato a Messina il 31 ag. 1885 da Giovanni, figlio di pittori e pittore lui stesso, e da Angela Gelardi di Massa Santa Lucia, dopo aver frequentato la locale [...] sostanziale espresso nelle immagini e nella colorazione dell'ambiente" (Zamboni). Aveva poi pubblicato Nuptialia (Messina 1908), tre epitalami composti in occasione delle nozze delle sorelle Santina Rosalia ed Emma, in cui l'amore sessuale viene da ...
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