Scrittore siriaco giacobita del 12º sec. (m. 1171). Teologo e commentatore dell'Antico e Nuovo Testamento, compose trattati contro gli eretici, polemizzò con gli Ebrei e i musulmani e lasciò epistole, [...] omelie e trattati liturgici. Commentò la logica aristotelica ...
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Grammatico e storico benedettino (sec. 8º-9º), forse di origine irlandese; abate di Saint-Mihiel (805); intervenne al Concilio di Aquisgrana (817). Compilò un Liber in partibus Donati; commentò le epistole [...] e i vangeli dell'anno liturgico (utilizzando Agostino, Girolamo e Beda), e la regola di s. Benedetto; scrisse anche Diadema monachorum e De ecclesiasticorum et potissimum monachorum virtutibus opusculum ...
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Vescovo (m. dopo il 408) di Gabala presso Laodicea. Predicatore a Costantinopoli, fu avversario di s. Giovanni Crisostomo allora patriarca. Il corpus dei suoi scritti è ancora incerto: commentò le epistole [...] paoline e scrisse molte omelie (per lo più trasmesse dalla tradizione con diverse attribuzioni), che ebbero fondamentale importanza nella storia dell'oratoria sacra occidentale ...
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Benedettino (n. nella Champagne 1115 circa - m. Chartres 1183), abate di Moûtier-la-Celle (1145 circa), quindi di Saint-Rémy a Reims, infine (1181) vescovo di Chartres. Interessanti le sue numerose epistole, [...] ricche di notizie sul mondo contemporaneo, come i numerosi sermoni e gli opuscoli ascetici (De puritate animae, De conscientia, De claustrali disciplina, ecc.) ...
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Agiografo e poeta (Angers 1035 - ivi 1123); vescovo di Rennes (1096). Scrisse in prosa parecchie vite di santi, e in versi l'Historia Theophili, la Passio Sancti Laurentii, ecc., inni, odi, epistole e [...] qualche satira. Il Liber decem capitulorum è una somma d'argomenti e consigli morali. Sono conosciute specialmente le sue opere didattiche, il trattato De ornamentis verborum e il Liber lapidum seu de ...
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Verseggiatore (Manduria 1593 - Roma 1635), fu segretario di Francesco Maria II della Rovere a Urbino e del card. B. Gessi a Roma, fervido e fedele seguace del Marino (Selva di Parnaso, 1615; Epistole eroiche, [...] 1626; Le tre Grazie, 1630) ...
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Letterato e giurista (Morrovalle 1668 - Padova 1734). Insegnò diritto a Macerata, e dal 1710 greco e latino a Padova. Lasciò poesie, una tragedia (Ulisse il giovane, 1720), una commedia (La Sanese, 1734), [...] epistole e orazioni latine. ...
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Scrittore arabo (sec. 10º d. C.), ministro dei sovrani buwaihidi di Persia, mecenate di poeti e poeta egli stesso. Autore prolifico, scrisse opere di carattere teologico, storico e letterario. Famose le [...] sue epistole in prosa rimata, che ebbero grande influenza nell'evoluzione della prosa araba d'arte nei secoli seguenti. ...
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Letterato (sec. 13º); studiò a Bologna l'arte del dettare sotto il maestro Bene da Firenze, di cui pianse la morte in un'epistola latina, e insegnò nell'università di Napoli, dove dettò epistole serie [...] o scherzose e una poesia a Federico II per esortarlo a ricondurre nel regno la giustizia ...
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Letterato (m. 1363); funzionario alla corte di Napoli dal 1335 circa, nel 1352 o poco dopo si ritirò nella natale Sulmona. Francesco Petrarca lo ebbe amico fin dal 1341 e gli dedicò le Epistole metriche; [...] B. fu in attiva corrispondenza epistolare con lui e col Boccaccio; scrisse un indirizzo a Cola di Rienzo (1347) e un commento alla Fam. XII 2 del Petrarca, diretta al gran siniscalco di Napoli, Niccolò Acciaiuoli. ...
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epistola
epìstola s. f. [dal lat. epistŭla o epistŏla, gr. ἐπιστολή, der. di ἐπιστέλλω «inviare»]. – 1. a. Comunicazione scritta, missiva; è in genere sinon. dotto di lettera, con cui si alterna per indicare la corrispondenza privata o ufficiale...
epistolare
agg. [dal lat. tardo epistolaris, der. di epistŏla «lettera»]. – Di lettera, di lettere; che consiste di lettere o si svolge per mezzo di lettere (sempre nel sign. di « lettere missive»): corrispondenza e. (o semplicem. corrispondenza),...