Umanista (n. Napoli 1345 - m. dopo il 1400). Segretario del cardinale Giacomo Orsini ad Avignone (1375), fu poi a Roma (1378), a Napoli (1379-80) come segretario della regina Giovanna I, e di nuovo ad [...] . In un ambiente intriso di motivi classici proprî del primo umanesimo elaborò, sul modello petrarchesco, numerose epistole metriche in esametri (inedite, conservate in un manoscritto della Biblioteca apostolica vaticana), dedicate alle più eminenti ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1520 - Puebla de los Ángeles 1557); fornito di vasta cultura classica, imitò con squisita eleganza Garcilaso e, fra gli italiani, Petrarca, Bembo e Tansillo. La lirica di C. è [...] (e in questi toccò accenti di schietta poesia), sonetti e canzoni (ripetendo situazioni e sentimenti petrarcheschi). Scrisse, inoltre, epistole notevoli per purezza di stile, stanze alla maniera italiana e un'opera in prosa, Diálogo entre la cabeza y ...
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Religioso (Siena 1304 - Acquapendente 1367), fondatore della Congregazione dei gesuati. Dapprima ricco mercante, convertitosi nel 1355 o poco prima, donò i suoi beni ai poveri, e si diede a vita di penitenza [...] V l'approvazione alla sua congregazione. Il culto fu riconosciuto da Gregorio XIII; festa, 31 luglio. Lasciò una raccolta di epistole, assai notevoli per il forte impegno linguistico, che ne fa uno dei testi più interessanti del Trecento, e ancor più ...
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Canonista (m. Roma 1381), appartenente a un ramo dei signori di Quona, nel Valdarno fiorentino. Amico di F. Petrarca, al quale fece conoscere varie orazioni di Cicerone e l'Institutio di Quintiliano, lasciò [...] . A Roma ebbe da Urbano VI i titoli di avvocato concistoriale e di senatore. Scrisse un'Epistola in volgare (pubbl. 1753), di argomento morale, epistole latine e orazioni; e, in materia di diritto, numerose Allegationes (1a ed. 1477), un trattato De ...
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Politico e scrittore inglese (Ickworth 1696 - Londra 1743). Nel parlamento (1725) aderì all'opposizione contro R. Walpole diretta da W. Pulteney, ma dopo l'assunzione al trono di Giorgio II desistette. [...] per assicurarsi i favori di Lady Mary Montagu, si svolse tra H. e Pope un'astiosa polemica a colpi di epistole e opuscoli. Nelle sue memorie (pubblicate solo nel 1848), spregiudicate e brillanti, ha lasciato un quadro interessante della sua epoca ...
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CANDIDO, Pietro
Paolo Orvieto
Monaco camaldolese, è stato, e continua a esserlo tuttora, confuso con il più famoso Pier Candido Decembrio; tant'è vero che molte delle opere dell'uno sono state attribuite [...] e documenti di storia del diritto, IX, Roma 1888, pp. 238-239; molte sono le lettere al C. tra le Epistole di P. Delfino, Venezia 1480, passim. Sul C. siveda anche M. Ziegelbauer, Centifolium Camaldulense, Venezia 1750, p. 53; Ambrosii Traversarii ...
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FONTANESI, Giovanni Giacomo (Foritanetis, Fontanesiis, Fontanesis)
Lorenzo Baldacchini
Tipografo, nato sicuramente a Reggio Emilia nella seconda metà del Quattrocento, fu attivo a Bologna negli ultimi [...] sei edizioni sottoscritte, pubblicate tutte nel quinquennio 1492-1497 e precisamente, oltre alla citata grammatica del Perotti, le Epistole di s. Caterina da Siena (18 apr. 1492), l'Epithoma elegiaca in Ovidii libros metamorphoseon di B. Bolognini ...
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ACAMPORA, Giovanni Lorenzo
Fausto Nicolini
Nacque nella seconda metà del sec. XVII. Oltre poche poesie, sparse in miscellanee del tempo, pubblicò nel 1701, a Napoli, un'antologia dal titolo Raccolta [...] contro al procedimento straordinario del Santo Officio,già pubblicate nel 1692 da Niccolò Caravita. Una sua iniziata riedizione delle epistole di Pier della Vigna non fu portata a compimento. Anticurialista (quantunque abate) e grande amico di Pietro ...
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Letterato (Siena 1699 - Osimo 1770 circa). Fu dapprima gesuita, poi (dal 1740) frate servita. Ebbe notorietà un suo libro, I pregiudizi delle umane lettere (1755), in cui, tra l'altro, censurava il Segneri [...] in ridicolo lo stile boccaccevole del suo Gerotricamerone (cioè, tre sacre giornate), nel quale 10 giovani narrano a turno un racconto biblico o agiografico. Tradusse le Vite di Cornelio Nepote, il De officiis e molte epistole e orazioni di Cicerone. ...
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FREITAG (Fritag), Andreas
Anna Modigliani
Molto scarse sono le notizie sulla vita di questo tipografo, attivo a Gaeta e a Roma alla fine del XV secolo, che proveniva - come si apprende dagli stessi [...] stata fondata da Sixtus Riessinger intorno al 1485, ma il primo incunabolo sicuramente attribuibile al F. è il Formulario di epistole vulgari di Cristoforo Landino (Hain, n. 9859), stampato a Gaeta nel 1487, con il quale egli inaugurò la storia della ...
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epistola
epìstola s. f. [dal lat. epistŭla o epistŏla, gr. ἐπιστολή, der. di ἐπιστέλλω «inviare»]. – 1. a. Comunicazione scritta, missiva; è in genere sinon. dotto di lettera, con cui si alterna per indicare la corrispondenza privata o ufficiale...
epistolare
agg. [dal lat. tardo epistolaris, der. di epistŏla «lettera»]. – Di lettera, di lettere; che consiste di lettere o si svolge per mezzo di lettere (sempre nel sign. di « lettere missive»): corrispondenza e. (o semplicem. corrispondenza),...