MOGGI, Moggio
Paolo Garbini
(Moggio de' Moggi; Modius de Modiis, Modius Parmensis). – Originario di Parma, come afferma più volte nelle sue opere (e Parmensis si definisce anche nelle sottoscrizioni [...] di Azzo da Correggio, il M. ricevette da Petrarca, in compianto dell'amico comune, la Var. 4 e la Var. 19, l'epistola più lunga tra quelle indirizzategli dal poeta. Nella stessa occasione il M. compose due testi, un lungo carme funebre (il XVII) e ...
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straniarsi [straniasse, cong. imperf. I singoli.]
Emilio Pasquini
A parte l'unico esempio di Fiore XCI 8 di lor sì mi strano, cioè " mi allontano " (che peraltro rinvia a un infinito ‛ stranare ', documentato [...] già nel Duecento, presso il volgarizzatore delle epistole di Seneca, e poi anche nel secolo successivo con lo stesso valore), il legittimo discendente del tardo latino ‛ extraneare ' si trova solo in un caso e per la prima volta nella Commedia, ...
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MĀNŪCIHR
. Sacerdote zoroastriano vissuto nella seconda metà del sec. IX d. C., al quale si attribuiscono tanto il Dātistān-i dīnīk "opinioni religiose", trattato di dogmatica, escatologia e rituale [...] mazdaico sotto forma di risposta a quesiti rivoltigli, quanto le cosiddette tre "Epistole di M." discutenti delle innovazioni nel rituale purificatorio di cui si lagnava la comunità zoroastriana di Sīrkān, introdotte dal fratello stesso di Mānūcihr, ...
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Letterato (Pistoia 1737 - Pisa 1814), carmelitano; fu professore a Parma e a Pisa. Pubblicò, quasi sempre col nome arcadico di Eritisco Pilenejo, oltre alle sue poesie, eccellenti traduzioni dal greco [...] e dal latino (Callimaco, Saffo, Orazio, ecc.; la traduzione delle Satire e delle Epistole oraziane fu premiata dalla Crusca nel 1814), nonché dall'inglese (Le quattro stagioni di A. Pope, 1791). ...
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Uno dei membri più influenti della primitiva comunità cristiana costituitasi a Gerusalemme (metà del sec. 1º); cittadino romano, accompagnò Barnaba ad Antiochia e quindi s. Paolo nel suo secondo viaggio [...] missionario; partecipò alla fondazione della comunità di Corinto. Il nome S. è nelle Epistole di s. Paolo e in I Pietro, 5, 12; negli Atti degli Apostoli è chiamato Sila (gr. Σίλας, lat. Silas). ...
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LETTERATURA (dal lat. litteratura, calco del greco γραμματική; fr. litteraiure; sp. literatura; ted. Literatur; ingl. literature)
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Raffaele CORSO
Designò in origine [...] l'arte di leggere e scrivere, la conoscenza delle lettere (litterae), intese inizialmente come epistole, poi come tutto ciò che è stato affidato alla scrittura, e divenne, quindi sinonimo di cultura, di umana dottrina. Questo significato è, in tutte ...
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Poeta latino (m. prima del 15 d. C.), amico di Ovidio che lo cita nel cosiddetto catalogo dei poeti (Epist. ex Ponto IV, 16) e altrove (Amores II, 18). Avrebbe composto alcune risposte poetiche alle lettere [...] delle Eroidi di Ovidio (e da alcuni furono ritenute appunto di S. le ultime sei epistole delle Eroidi); un poema epico di titolo e contenuto incerti; un poema sulle feste religiose disposte secondo i giorni, al modo dei Fasti di Ovidio. Non ci è ...
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MUSSATO, Albertino
Marino Zabbia
MUSSATO, Albertino. – Nacque a Padova nel 1261, al tempo della vendemmia, come è annotato nel De celebratione sue diei nativitatis fienda vel non (l’opinione secondo [...] -02), pp. 19-21; una tenzone tra un padovano (forse Mussato) e un suddito di Cangrande, pp. 29-31; e uno scambio epistolare tra Zambono d’Andrea esiliato e Mussato, pp. 33-35. La Questio de prole è pubblicata anche in F. Novati, Nuovi aneddoti sul ...
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Filologo e scrittore (Camaiore 1862 - Firenze 1927), scolopio (1884). Allievo di G. Vitelli, insegnò (dal 1903) lingua latina e greca all'Istituto di studî superiori di Firenze; socio corrispondente dei [...] Lincei (1921). Curò l'edizione di opere di Giamblico (1888 e 1894), delle epistole, delle egloghe e della Quaestio de aqua et terra per le Opere di Dante della Società dantesca italiana (1921), delle poesie latine di Pascoli, di testi papiracei, ecc. ...
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Calvi, Pellegrino
Augusto Campana
Sono ben noti, ma non ancora precisamente valutati, anche dopo un saggio fondamentale del Barbi, due passi dell'umanista e storico forlivese Biondo Flavio (v.) che [...] Barbi si v. anche, prima e dopo, " Romanische Jahresbericht " I (1891) 463, e Problemi I 21, 43, 44, e la Nota sulle epistole perdute e spurie, nell'ediz. delle Opere di D. del 1921, 447-450; poi v. almeno F. Filippini, D. scolaro e maestro, Ginevra ...
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epistola
epìstola s. f. [dal lat. epistŭla o epistŏla, gr. ἐπιστολή, der. di ἐπιστέλλω «inviare»]. – 1. a. Comunicazione scritta, missiva; è in genere sinon. dotto di lettera, con cui si alterna per indicare la corrispondenza privata o ufficiale...
epistolare
agg. [dal lat. tardo epistolaris, der. di epistŏla «lettera»]. – Di lettera, di lettere; che consiste di lettere o si svolge per mezzo di lettere (sempre nel sign. di « lettere missive»): corrispondenza e. (o semplicem. corrispondenza),...