Ultima lettera dell’epistolario paolino nell’ordine canonico del Nuovo Testamento. Indirizzata a giudeo-cristiani, forse alla chiesa di Roma o a qualche chiesa orientale, contiene un’esposizione dottrinaria [...] divino sacerdozio che lo fa superiore ai Leviti, dal valore universale del suo sacrificio. Il tono omiletico dell’epistola, lo stile piano e senza accensioni passionali, la difficoltà di riferire a Paolo molte delle conclusioni dogmatiche presentate ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] chiamare, per esempio, le lettere ai Romani e agliEbrei. Gli stessi libri sapienziali, che più si svincolano uno e il Bodleiano Canoniciano ital. 224 ha Giovanni con commento; le Epistole e i Vangeli di tutto l'anno reca il Marciano 1901; altro ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] di tradurre l'esperienza religiosa del cristianesimo nel linguaggio della filosofia platonica si ha nei primi versetti dell'EpistolaagliEbrei e nel prologo al quarto Vangelo. Giustino, che, per sua confessione, era venuto al cristianesimo dalla ...
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La seconda città dell'Egitto, nell'angolo O. del delta nilotico, su un lembo di terreno sabbioso che separa il lago litoraneo di Maryūt, o palude Mareotide, dal Mediterraneo, a 31°12′ di lat. N. e 29052′ [...] anche il più genuino cristianesimo, non possiamo dire con certezza. Varî scritti del cristianesimo primitivo, quali l'epistolaagliEbrei, quella attribuita a Barnaba, la Predicazione di Pietro, la Didaché, Secondo molti critici proverrebbero da ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] 4 Vangeli) e scritti apostolici (specialmente Paolo). Le incertezze ancora sussistenti in specie per le "Epistole cattoliche" e per l'epistolaagliEbrei furono appianate successivamente, e verso il 400 il canone è ormai definitivamente fissato nella ...
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Nel culto, l'altare ha una posizione centrale, come mezzo per presentare le offerte alla divinità e, nella religione cristiana, come luogo destinato alla celebrazione della messa. Vero è che in una religione [...] tradizionali. Prevale il fatto mistico, non l'oggetto. In questo senso più ideale deve intendersi la frase dell'epistolaagliEbrei (XIII, 10), che parla di un altare dei sacrifici (ἔχομεν ϑύσιαστήριον), designandolo col nome usato per quello del ...
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. La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] dal 1549 Calvino s'era posto in relazione diretta con Sigismondo Augusto II a cui dedicava il suo commentario all'EpistolaagliEbrei; dal 1551, parecchi nobili avevano aderito alla dottrina; infine verso il 1553, in Lituania la più potente famiglia ...
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ZWINGLI, Huldreich (Ulrico Zuinglio)
Delio Cantimori
Riformatore religioso della Svizzera, fondatore della chiesa propriamente detta "riformata". Nacque il 10 gennaio 1484 a Wildhaus, il paese più alto [...] religioso-morale della vita cristiana (leggeva: Matteo, gli Atti, la I a Timoteo, l'Epistola ai Galati, la I e la II dî Pietro, l'EpistolaagliEbrei). A questa predicazione scritturale s'aggiungeva la polemica a carattere politico contro la Curia ...
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. Il termine (da adozione) designa, nella storia del dogma cristiano, due gruppi di eresie diverse. In senso stretto, indica le dottrine cristologiche predicate in Ispagna al tempo di Carlo Magno; ma Adolfo [...] Alle dottrine del maestro, alquanto modificate, egli aggiungeva considerazioni, suggeritegli probabilmente da qualche passo dell'EpistolaagliEbrei (VII, 3) su Melchisedech, che riteneva più grande di Gesù, attribuendogli delle funzioni di mediatore ...
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Personaggio del Nuovo Testamento, la cui storia s'intreccia con quella degli apostoli e specialmente di Paolo. Il suo vero nome era Giuseppe, ma fu chiamato B. dagli apostoli: era levita di tribù, cipriota [...] del viaggio di Paolo in Spagna. Notevole il fatto che Tertulliano (De pudicitia, 20) ritenga B. autore dell'epistolaagliEbrei.
L'epistola di Barnaba. - È uno degli scritti noti come Padri apostolici. Se ne conosceva un'antica versione latina; nel ...
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antilegomeni
antilegòmeni s. m. pl. [dal gr. ἀντιλεγόμενα, neutro pl., sottint. βιβλία, «(libri) discussi»]. – Termine usato da Eusebio di Cesarea per un gruppo di libri del Nuovo Testamento (epistole cattoliche, spec. Giacomo e Giuda; ma...