Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) [...] positiva concezione della ragione umana, influenzata, anche in questo caso, da esigenze umanistiche: nel commento all'EpistolaaiRomani (1532), nella rielaborazione dei Loci theologici (1535), nel commento a Giovanni (1536), si fa chiaramente strada ...
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Letterato e teologo spagnolo (n. Cuenca poco prima del 1500 - m. Napoli 1542), fratello di Alfonso; ha importanza soprattutto per la sua attività di riformatore religioso in Italia. Abbandonò [...] christiano (1545), dedicato a Giulia Gonzaga, Le cento e dieci divine considerazioni (1550); i commenti ai Salmi, all'EpistolaaiRomani, alla I ai Corinti, all'Evangelio di San Matteo. Importante è anche lo scritto di lingua e letteratura Diálogo ...
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Teologo (Savona 1900 - Massello 1961). Pastore valdese (1924), professore (1938) alla Facoltà valdese di teologia di Roma. È stato tra i primi a far conoscere in Italia, negli anni Trenta, l'opera di Karl [...] Barth, del quale ha poi tradotto L'EpistolaaiRomani (post., 1962). Tra i suoi saggi di teologia e storia del cristianesimo: Tesi della nuova ortodossia (1935); Protestantesimo e spiritualismo (1941); L'Église sous le joug fasciste (1946); Lutero ( ...
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Teologo evangelico (Königsberg 1827 - Berlino 1918), professore di scienza neotestamentaria a Königsberg (1857), Kiel (1863), Berlino (1877-1908). Di tendenza conservatrice, difese l'elemento soprannaturale [...] il Vangelo di Giovanni. Tra i suoi moltissimi scritti: Leben Jesu (2 voll., 1882); Lehrbuch der Einleitung in das N. Testament (1886); Das Johannesevangelium als einheitliches Werk (1912); commenti a Matteo, Marco, Luca, Giovanni, EpistolaaiRomani. ...
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Cristiano dei primissimi tempi, vissuto a Roma (o, secondo alcuni, a Efeso), salutato da s. Paolo nell'epistolaAiRomani (16,7) con Iunias (Giunia): entrambi, come convertiti prima di lui, suoi "parenti" [...] o "connazionali" (συγγενεῖς, cognati), "compagni di prigionia" (in senso stretto, o forse in senso generico), e "illustri fra gli apostoli" (ἐπίσημοι ἐν τοῖς ἀποστόλοις, nobiles in apostolis). Tradizioni ...
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TEOLOGIA
Jean Galot
Valdo Vinay
. Teologia cattolica (XXXIII, p. 527). - Il periodo che va dal 1960 al 1975 è stato profondamente segnato - per la t. cattolica - dai lavori del Concilio Vaticano II [...] si evolveva dalla t. liberale verso la nuova comprensione della Bibbia, esposta in seguito nel suo commento all'EpistolaaiRomani. Egli affermava che la sua appartenenza al socialismo non era ideologica, ma politico-pratica. Sperò in una Chiesa ...
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GRIMANI, Marino
Giampiero Brunelli
Nacque a Venezia intorno al 1488 da Girolamo e da Elena Priuli. La sua formazione fu affidata a importanti umanisti come Gregorio Amaseo, M. Masuro, Girolamo Aleandro. [...] i teologi della Riforma, ripreso con forza dopo il fallimento dei colloqui di Ratisbona (1541). Nelle osservazioni sull'EpistolaaiRomani si ribadiva che la grazia divina era stata trasmessa all'uomo "per fidem Iesu Christi in sanguine illius, sine ...
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GHERI (Ghieri, Gieri), Cosimo
Antonella Giusti
Nacque a Pistoia il 1° ag. 1513 dal matrimonio di Evangelista di Baronto con Piera di Lorenzo Grifoni, contratto il 9 giugno 1512.
Non sembra possibile [...] impegnato nella stesura dei due trattati De oratione e De praedestinatione et libero arbitrio, iniziò con l'EpistolaaiRomani le sue quotidiane letture sugli scritti paolini, presto intercalate dalle riflessioni intorno "alla vera et viva dottrina ...
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DEGLI OTTONI, Luciano
Gigliola Fragnito
Nacque a Goito (prov. di Mantova) da Agnese, di casato ignoto, e Gian Francesco, in una data non precisabile, ma sicuramente anteriore all'anno 1490, se egli [...] aspra polemica contro luterani e scolastici. Aderendo fedelmente a s. Paolo e all'interpretazione che Crisostomo aveva dato della epistolaaiRomani, il D. riteneva che in conseguenza del peccato di Adamo l'uomo non ha ereditato la colpa del primo ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] (fondamentali i Dictata super Psalterium, 1513-16, e le lezioni sull’EpistolaaiRomani, 1515-16) e in dispute accademiche, scritti di edificazione, prediche, epistole, fu caratterizzata sin dall’inizio dalla polemica contro la teologia scolastica e ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...
galata
gàlata agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Relativo o appartenente ai Galati (gr. Γαλάται, lat. Galătae), denominazione con cui venivano designati dai Greci i Galli, e dai Romani i Celti migrati in Asia Minore (3° sec. a. C.), ove si stanziarono...