falsificabile
falsificàbile, falsificabilità, falsificazióne [Der. di falso] [FAF] Nel linguaggio introdotto da K. Popper, termini der. di falsificare, nel signif. di dimostrare l'erroneità di un'affermazione [...] prime permettono di prevedere una qualche situazione di fatto che, presentandosi, consentirebbe di mostrare la loro erroneità: v. epistemologia: II 436 c. ◆ [FAF] Principio di falsificazione: afferma che una teoria è scientifica se e in quanto possa ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] più né meno di come la Luna può continuare a splendere nell'alto del cielo notturno pur rispecchiandosi nello stagno.
Epistemologia
Una delle peculiarità del Sāṃkhya è il divario esistente tra l'importanza e l'estensione che devono aver avuto le sue ...
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comparativo
comparativo [agg. Der. del lat. comparativus "che stabilisce una comparazione" (→ comparatore)] [FAF] Metodo, o procedimento, c.: metodo scientifico basato sul confronto tra fenomeni analoghi [...] appartenenti a zone spazialmente o temporalmente distinte tra loro, allo scopo sia d'interpretare i fenomeni stessi, mostrandone l'eventuale origine comune, sia di ricostruire uno stato di cose anteriore: v. epistemologia: II 434 c. ...
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Filosofo cecoslovacco naturalizzato britannico (Ostrava 1913 - Bristol, Gran Bretagna, 2000); laureatosi a Praga, si è poi trasferito in Inghilterra, completando la propria formazione a Cambridge. Professore [...] fu pres. della British society for philosophy of science (1965) e dell'Aristotelian Society (1967). Si occupò di epistemologia, filosofia della matematica ed etica, segnalandosi per le originali riflessioni sul pensiero kantiano, che lo condussero a ...
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Termine filosofico equivalente a «teoria della conoscenza». Compito della g. è fornire una definizione di conoscenza, individuare i suoi possibili oggetti e studiare i modi in cui è acquisibile dal soggetto [...] conoscente, accertandone la validità. Pertanto la g. si configura variamente nella storia della filosofia, a seconda delle premesse metafisiche a cui è abbinata. Nei paesi anglosassoni il termine usato è epistemology (➔ epistemologia). ...
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VANNI ROVIGHI, Sofia
Livio Sichirollo
Filosofo e storico della filosofia, nata il 28 settembre 1908 a S. Lazzaro di Savena (Bologna), professore ordinario presso l'università Cattolica di Milano (1951-78), [...] impegnata in vari ambiti della storia della filosofia in particolare sui temi del problema della conoscenza, dell'epistemologia e dell'etica in un confronto costante fra le posizioni della filosofia classica e quelle della problematica contemporanea ...
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pragmatismo
pragmatismo [Der. dell'ingl. pragmatism, dal gr. prágma -atos "cosa, fatto"] [FAF] Indirizzo di pensiero sorto negli Stati Uniti d'America intorno al 1870 e diffusosi poi anche in Europa, [...] secondo il quale l'unica fonte di autentica conoscenza sono le sensazioni e il contenuto conoscitivo della scienza si limita ai dati grezzi, essendo leggi e teorie solo schemi utili ai fini di un'economia di pensiero: v. epistemologia: II 435 b. ...
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conoscenza
Stefano De Luca
Esperienza e ragione per ottenere un sapere certo
Esiste una conoscenza valida? E se sì, entro quali limiti? E come giungiamo a essa? A queste domande ha sempre cercato di [...] epoca d'oro nel periodo che va da Cartesio a Kant (17°-18° secolo). Oggi la gnoseologia è stata sostituita dall'epistemologia, che studia i presupposti teorici e i metodi delle scienze
Esperienza o ragione?
Una delle più antiche controversie sulla ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] meccanicista, si era sempre più differenziata sia dalle altre branche della filosofia, come la metafisica, l'etica e l'epistemologia, sia da una relazione diretta con la teologia. Essa si occupava sempre più di istanze pratiche, di sperimentazione e ...
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fisicalismo
fisicalismo [Der. del ted. Physikalismus, der. dell'agg. physikalisch "fisico"] [FAF] Concezione, affermatasi all'inizio del 20° sec. e sostenuta spec. da O. Neurath e da R. Carnap, secondo [...] fanno parte di una scienza unitaria, la fisica" e perciò bisogna realizzare l'unità di tutte le scienze (comprese le cosiddette scienze morali) attraverso l'adozione dei principi metodologici e del linguaggio della fisica: v. epistemologia: II 436 a. ...
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epistemologia
epistemologìa s. f. [dall’ingl. epistemology (comp. del gr. ἐπιστήμη «conoscenza scientifica» e -logy «-logia»), termine coniato (1854) dal filosofo scozz. J. F. Ferrier]. – Nella filosofia del sec. 19°, la parte della gnoseologia...
epistemologico
epistemològico agg. [der. di epistemologia] (pl. m. -ci). – Che concerne l’epistemologia, cioè la filosofia della scienza, e in senso più ampio la conoscenza dei metodi delle scienze e dei principî secondo i quali la scienza...