Giurista ed epigrammista (Torino 1709 circa - Vinovo 1782). Fu senatore a Torino. Ebbe fama per le strofette dei pronostici nel Palmaverde, per le Favole d'Esofago da Cetego, parodia delle favole settecentesche, [...] e, soprattutto, per l'Adramiteno (post., 1790), parodia degl'insulsi libretti per melodramma del tempo. Collaborò, anonimo, alla Pratica legale (1772) di P. G. Galli della Loggia ...
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Epigrammista greco (sec. 1º d. C.), vissuto a Roma al tempo di Caligola. Compilò la seconda raccolta (Στέϕανος "Ghirlanda") di epigrammi dopo quella di Meleagro, in cui con i proprî raccoglieva, come diceva [...] ; ma la sua Ghirlanda (detta Corona) conteneva probabilmente opere di almeno altri dodici poeti, vissuti fra il tempo di Meleagro e il suo. Nell'Antologia Palatina sono attribuiti a F. un'ottantina di epigrammi di vario argomento ma di scarso valore. ...
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Epigrammista greco (n. 320 a. C. circa - m. non prima del 260). Emigrò dall'Italia e peregrinò in povertà per l'Oriente ellenistico e per l'Egitto senza poter tornare in patria. Restano un centinaio di [...] suoi epigrammi, nell'Antologia Palatina, per lo più votivi (dedicatorî, sepolcrali), che il poeta finge di scrivere per commissione di povera gente, "quadri di genere" di elegante fattura, ispirati alla vita campestre o al mondo borghese; ma solo di ...
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Epigrammista greco (sec. 1º d. C.), vissuto a Roma al tempo di Nerone e dei Flavî, confuso a lungo con l'omonimo poeta di Taranto. Di lui abbiamo nell'Antologia Palatina una quarantina di epigrammi per [...] lo più "isopsefici", cioè risultanti di distici in cui il valore numerico delle singole lettere (α = 1; β = 2; ecc.) dà come somma il medesimo numero ...
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Epigrammista greco vissuto in Roma al tempo di Augusto, cliente di Lucio Calpurnio Pisone (console nel 15 a. C.). Fu improvvisatore, derise la raffinatezza tecnica degli Alessandrini. I suoi epigrammi [...] dell'Antologia Palatina (compresi nella Corona di Filippo di Tessalonica) seguono l'indirizzo di Leonida di Taranto e d'Antipatro di Sidone, poeta dal quale non riesce sempre facile distinguerlo ...
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Epigrammista greco (metà del sec. 2º a. C.) di Tiro, ma vissuto a Sidone e poi a Roma, dove divenne famoso come improvvisatore. Di lui resta nell'Antologia Palatina un centinaio di epigrammi (alcuni attribuiti [...] all'omonimo A. di Tessalonica), soprattutto votivi e sepolcrali. A. imita Leonida di Taranto; è poeta elegante ma manierato ...
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Epigrammista greco di Alessandria (sec. 4º-5º d. C.), di cui restano circa 160 epigrammi nell'Antologia Palatina. Fu un grammatico povero e scontento, e i suoi epigrammi, del resto convenzionali, hanno [...] particolare accento di verità quando parlano della sua mediocre vita ...
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Epigrammista (principio del 1º sec. d. C.), al quale sono attribuiti alcuni epigrammi dell'Antologia Palatina, provenienti dalla Corona di Filippo di Tessalonica. Da alcuni è identificato con l'omonimo [...] retore ricordato da Seneca il Vecchio ...
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Epigrammista greco (1º sec. d. C.) della Corona di Filippo di Tessalonica, ch'egli imitò; nell'Antologia Palatina restano alcuni suoi epigrammi. Sembra vada distinto da A. di Megalopoli, anch'esso scrittore [...] di epigrammi. ...
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epigramma
s. m. [dal lat. epigramma, gr. ἐπίγραμμα, der. di ἐπιγράϕω «scrivere sopra»] (pl. -i). – Breve componimento in versi che, sorto originariamente come iscrizione, spec. funeraria, poi componimento mirante a fermare il ricordo di una...