COSTABILI CONTAINI, Giovanni Battista
Gianni Venturi
Nacque a Ferrara da Luigi Costabili e da Anna Containi il 29 genn. 1756. Rimasto orfano all'età di sei anni di entrambi i genitori, il C. venne allevato [...] il suo programma di illustrazione di una scuola: così nella collezione si ritrovano accanto ai Costa e ai due Dossi, epigoni della grande prima generazione cosmesca, Garofalo e Gerolamo da Carpi, il Mazzolino o il Coltellini. Lo smembramento della ...
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Guerra
Gilberto Di Petta e Ottavio Sarlo
La guerra può essere intesa secondo differenti prospettive: come evento concretamente e storicamente vissuto (livello della realtà convenzionale); come metafora [...] guerriera la morte è un appuntamento intensamente temuto e, al contempo, desiderato come via certa alla gloria. Forse gli epigoni di quest'etica millenaria sono stati i piloti nipponici (kamikaze), ultimi 'guerrieri del Tenno', i quali durante la ...
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CICCOTTI, Ettore
Piero Treves
Nacque a Potenza, il 24 marzo 1863, di colta e doviziosa fan:úglia "agraria": il padre, Pasquale, era allora, e fu per più anni, sindaco della città; la madre, Laura Addone, [...] e il processo di Verre). Un "visivo", dunque, il C., più che non fosse stato lo stesso Mommsen (a non parlar degli epigoni, tedeschi, italiani e forestieri ...), com'era stato "visivo" uno de' suoi maestri, il Michelet: e un lettore, anche per cose ...
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Innocenzo III, antipapa
Maria Teresa Caciorgna
Le notizie su "Landus setinus", eletto con il nome di I., come quarto antipapa contrapposto ad Alessandro III, sono quanto mai scarse. Le fonti concordano [...] detenzione di altri dissidenti. Con la cattura di Lando da Sezze e dei suoi seguaci furono messi fuori causa gli ultimi epigoni di un gruppo di dissenso che aveva alimentato per un lungo periodo, vent'anni circa, la divisione interna alla Chiesa con ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] , nel corso del Novecento la figura di Costantino ha svolto un ruolo fondamentale nella rappresentazione che i moderni epigoni degli anabattisti cinquecenteschi hanno voluto fornire di sé e della propria parabola storica. Bisogna dunque partire dall ...
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MALVANO, Giacomo (Giacobbe Isacco)
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Torino il 15 dic. 1841 da Moisè e da Eva Ovazza. Cresciuto in una numerosa e importante famiglia ebraica di Torino, il giovane [...] all'amministrazione degli Affari esteri uno fra i rappresentanti più eminenti della generazione dell'Unità e uno degli epigoni di quella componente piemontese che nel ministero fu maggioritaria almeno sino agli anni Ottanta dell'Ottocento. La vicenda ...
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GRAZIANI, Girolamo
Fabio Tarzia
Nacque a Pergola, nell'Urbinate, il 1° ott. 1604 da Antonio e da una Lavinia di cui non si conosce il cognome. A Ferrara, dove il padre era uditore di rota, trascorse [...] , Torino 1886, p. 20; L. Nicoletti, Di Pergola e dei suoi dintorni, Pergola 1889, pp. 443, 461-469; A. Belloni, Gli epigoni della Gerusalemme liberata, Padova 1893, pp. 320-343; C.U. Posocco, Gli amori di G. Leopardi…, Vittorio 1891, p. 9; A. Belloni ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] nei ruoli inferiori.
La storia politico-militare del regno tolemaico fu inizialmente tesa ad affermare, contro gli altri diadochi ed epigoni, l’autorità dei Tolomei. Vi fu poi la secolare contesa con la Siria per il possesso della Celesiria, che ebbe ...
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CACCIALUPI, Giovanni Battista (Iohannes Baptista de Casalupis, de Cazzialupis, de Gazalupis, de Sancto Severino)
Giuliana D'Amelio
Nacque da Baldassarre e da Luchina Campi a San Severino nella Marca [...] - "quia bartolista optimus iurista censendus est" -, che è valso più d'una volta a classificare il C. tra gli epigoni di quella scuola. Forse frettolosamente, però. Anzitutto perché non lievi sono le riserve che egli stesso non manca poco dopo di ...
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Stalinismo
Giuseppe Boffa
Definizione
Col termine 'stalinismo' si indica in genere quel particolare sviluppo della Rivoluzione russa e del movimento comunista, che da quella rivoluzione prese le mosse, [...] e stalinismo, fenomeni separati e contrapposti da un fiume di sangue. Trockij, i suoi seguaci e i suoi epigoni partirono da alcune analogie con la Rivoluzione francese e videro nello stalinismo un fenomeno analogo alla reazione termidoriana contro ...
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