CENCI, Bartolomeo
Claudio Mutini
Di famiglia patrizia perugina, nacque in data non precisabile, ma compresa entro il primo quarto del sec. XVIII, da Pier Girolamo e dalla lucchese Maria Ortensia Gabrielli. [...] della Controriforma. Forse non direttamente influenzati dalla riforma bembiana, questi versi risentono tuttavia delle esperienze degli epigoni del Bembo (soprattutto di Della Casa) nell'uniformare il dettato a un criterio di solenne meditazione ...
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EMANUELLI, Enrico
Paola Paesano
Nacque a Novara il 17 apr. 1909 da Giovanni, agiato commerciante, e da Adele Viarana. Trascorse l'infanzia in collegio, presso i padri rosminiani di Stresa e vi concluse, [...] 1928) tendeva a trascurare il superamento del verismo compiuto dall'autore de La coscienza di Zeno per collocarlo tra gli epigoni dell'Ottocento italiano. Non fa quindi meraviglia che riguardo al primo romanzo dell'E. (Memolo. Vita morte e miracolidi ...
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D'ALESSANDRO, Giuseppe
Magda Vigilante
Nacque nel 1656 a Pescolanciano (prov. di Campobasso), in "citeriore Aprutio", dal duca Fabio e da Isabella Amendola. In seguito alla morte precoce del fratello, [...] che accoglie e propone moduli e temi di un gusto poetico vicino alla fine.
Il D. rientra nella schiera degli epigoni del marinismo, che conducono alle estreme conseguenze la poetica dei bizzarro, dello stravagante, dei peregrino, esasperando toni e ...
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GABRIELLI, Girolamo
Lucinda Spera
Scarse sono le notizie biografiche riguardanti questo letterato, nato a Senigallia probabilmente negli ultimi decenni del sec. XVI. Personaggio di grande erudizione, [...] di Sinigaglia, Senigallia 1746, p. 296; F. Vecchietti, Biblioteca picena, Osimo 1795, IV, p. 247; A. Belloni, Gli epigoni della Gerusalemme liberata, Padova 1893, pp. 448-456, 503; Id., Il Seicento, in Storia letteraria d'Italia (Vallardi), Milano ...
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ANGÈLI (Angelio, degli Angeli), Pietro (Piero, Petrus Angelius Bargacus)
Alberto Asor-Rosa
Nacque in Barga il 22 apr. 1517, da ser Iacopo di ser Niccolao Angeli, di antica e prosperosa famiglia. Dallo [...] di T. Tasso, I, Roma 1895, pp. 205, 211; V. Vivaldi, Se la "Siriade" di P. A. B. sia una delle fonti o uno degli epigoni della "Liberata", in Varia, Catanzaro 1896, pp. 153-171; G. Pascoli, Il Bargeo,Roma 1896; W. Rüdiger, P. A. B. Ein Dichter-und ...
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La ballata, la ➔ canzone e il ➔ sonetto rappresentano i metri lirici per eccellenza della tradizione letteraria italiana antica. Con ballata ci si riferisce in genere alla ballata antica (detta anche canzone [...] ripresa può differire da quello della volta.
Una variante non troppo diffusa (ma radicata negli stilnovisti e nei loro epigoni, e già documentabile in Guittone d’Arezzo) prevede, al termine della ballata e in aggiunta alla ripetizione canonica della ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] della prosa, avvicinandosi talora nella forma all'arte pop, assurgono a modello che tuttavia diventerà presto, negli epigoni, di maniera. Da questa poesia si è sviluppata la corrente neoavanguardista, polemica sia nei confronti della l. tradizionale ...
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Minnesänger
Andrea Palermo
Premessa: "Was ist Minnesang?"
"Was ist Minne?", 'Che cos'è la Minne?', si domandò in uno dei suoi componimenti il più celebre fra i 'cantori della Minne', i Minnesänger, [...] classico è senz'altro l'amico e rivale di Reinmar, cioè Walther von der Vogelweide.
Il periodo tardo e gli epigoni
Chi era Neidhart, conosciuto anche come Neidhart von Reuenthal, nome 'sospetto' perché traducibile con 'Malvagio della valle del dolore ...
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La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza. È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino [...] (S.-F. de Genlis, A. Berquin ecc.), nelle cui opere cominciò ad apparire la figura (destinata ad avere numerosi epigoni) del ‘bambino buono’, astratto e spesso stucchevole compendio di ogni dote e virtù. Con l’Ottocento la letteratura per l ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] e cittadino, in un quadro di gran lunga più vasto di interessi e di affetti.
Le amicizie allora contratte con gli epigoni della lirica dugentesca, Franceschino degli Albizzi e Sennuccio del Bene, e con gli umanisti Mainardo Accursio e Bruno Casini, i ...
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