Wallace, David Foster
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Ithaca (New York) il 21 febbraio 1962 e cresciuto a Urbana (Ill.). Dopo essersi laureato all'Amherst College (Amherst, Mass.) nel [...] tratte da patinate riviste letterarie. The broom of the system ha scosso il panorama letterario statunitense, dominato dagli epigoni del minimalismo, ed è stato considerato da alcuni critici l'opera di un originale e promettente talento letterario ...
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Scrittore e pittore inglese (n. in mare, al largo della Nuova Scozia, 1884 - m. Londra 1957). Esercitò un ruolo innovativo nel campo della pittura fondando nel 1914 il Vorticismo, in cui originariamente [...] di O. Spengler; di critica della società e della cultura si occupano: Paleface (1929) contro il Romanticismo e i suoi epigoni; The apes of God (1930); The diabolical principle (1930); The dithyrambic spectator (1931); Doom of youth (1932); The Jews ...
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(gr. Τειρεσίας) Mitico indovino cieco, appartenente alla stirpe degli Sparti (i nati dalla terra, che si ritenevano i fondatori di Tebe). Compare già nell’Odissea, quando Ulisse, sceso nell’Ade, lo interroga [...] perduta vista corporea sarebbe stata la facoltà divinatoria. Secondo un’altra versione, la cecità fu la punizione per il fatto che, come indovino, T. rivelava i segreti degli dei. La sua morte è connessa con la presa di Tebe da parte degli Epigoni. ...
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CASTIGLIONI, Luigi
Alberto Grilli
Nacque ad Azzate (Varese) il 28 sett. 1882 da Pietro, medico condotto, e da Antonietta Trotti; appassionatosi agli studi umanistici, vinse nel 1900 il concorso per [...] centri d'interesse, la mitografia letteraria, studiata attraverso Ovidio e le fonti della poesia alessandrina fino ai tardi epigoni, trattati con eccellente rigore filologico.
Dopo la laurea il C. aveva seguito a Firenze un corso di specializzazione ...
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Poeta latino (n. forse Sezze - m. tra l'89 e il 92 d. C.). Della sua vita si sa pochissimo; fu quindecemvir. Di lui rimane un poema epico, Argonautica, in 8 libri (l'8º è interrotto), sulla spedizione [...] affetti: la parte più riuscita del suo poema è quella che descrive la passione di Medea. V. F. è considerato il maggiore degli epigoni di Virgilio epico; influì su Stazio, Silio Italico, Nemesiano, Claudiano e altri. Nel Medioevo fu dimenticato. ...
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VERDIZZOTTI, Giovan Mario
Giulio Reichenbach
Artista, poeta e letterato, nato a Venezia nel 1530, di famiglia patrizia, morto ivi nel 1607. Si dedicò dapprima al disegno, e frequentò gli artisti del [...] L. Cittadella, T. Tasso e G. M. V., in Atti dell'Ateneo veneto, s. 2ª, VI (1868-69); A. Belloni, Gli epigoni della Gerusalemme Liberata, Padova 1893, pp. 78-79; id., Di due pretesi ispiratori del Tasso, in Frammenti di critica letteraria, Milano 1903 ...
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stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] loro giovani coetanei e amici Lapo Gianni, D. Frescobaldi, G. Alfani, fiorentini, ai quali si aggiunse più tardi Cino da Pistoia. Pallidi epigoni dello s., a metà del Trecento, furono i toscani M. Frescobaldi e S. Del Bene, e i veneti G. Quirini e N ...
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Poeta spagnolo (Cordova 1561 - ivi 1627). Prese gli ordini sacri verso i ventiquattro anni, ma fu ordinato sacerdote solamente dopo la cinquantina. Le sue Obras en verso furono pubblicate la prima volta [...] di G., di indiscutibile valore ai fini della creazione di una lingua poetica pittoricamente e musicalmente intensa, diedero luogo a esagerazioni di epigoni e a vivaci polemiche alle quali prese parte come avversario F. de Quevedo y Villegas. ...
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GUILLÉN, Jorge
Carmelo SAMONA'
Poeta spagnolo, nato a Valladolid il 18 gennaio 1893. Dopo aver compiuto i primi studî in Svizzera e successivamente a Madrid e a Granada, fu per alcuni anni lettore di [...] in fieri (ed. di Messico 1945, con 270 poesie complessive) è l'espressione più autentica di quel canto "puro" che gli epigoni del modernismo erano andati teorizzando in un decennio senza un approdo vero e proprio. Avverso a quanto di soverchio, di ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] sulla verità ed efficacia della tradizione: e quivi s'incontrano tanto i critici di Livio, dal Newton al Beaufort, ai loro epigoni e divulgatori italiani Algarotti e Napione, quanto i critici d'Omero, i quali, se preludono con i precursori del Wolf ...
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