SVEZIA (XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, 11, p. 933; III, 11, p. 877)
Carmelo Formica
Marco Villani
Ullrich Hartmut
Mario Gabrieli
Stefano Ray
Häkan Wettre
Al censimento del 1970 la popolazione [...] 1910-68) e K. Vennberg (nato nel 1910), pur con varie sfumature, non sono sostanzialmente che abili epigoni della tematica e della tecnica eliotiane (solipsismo e nichilismo esistenziale, esoterismo analogico e allusivo, alternarsi e compenetrarsi di ...
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ORAZIO Flacco, Quinto (Q. Horatius Flaccus)
Gino FUNAIOLI
Ferdinando NERI
I termini della sua vita vanno dall'8 dicembre del 65 al 27 novembre dell'8 a. C. Sono 57 anni dei più agitati e decisivi [...] , separate dalla visione morale, commista di stoicismo e di scetticismo, ch'è propria del poeta latino. L'ultimo dei grandi epigoni di O., fu il Carducci: oltre i modi formali, la sua poesia è ravvolta dagli spiriti e dal sentimento oraziani.
Bibl ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] Eudosso sino ai grandi della matematica ellenistico-alessandrina − Euclide, Archimede, Apollonio − ai quali fanno seguito rari epigoni come Pappo. In tale tradizione la geometria non aveva alcun carattere metrico, essendo puramente teorica e centrata ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] Alberto Magno si sviluppò una tradizione più attenta ai problemi teorici, rappresentata da Pietro de' Crescenzi e dai suoi epigoni italiani. Verso il 1260, nel redigere il suo De vegetalibus, Alberto Magno si trovò ad affrontare gli stessi problemi ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] il più ardito interventista della compagnia (senza la demagogia migliolina), ammiratore del Müller, scolaro attraverso gli epigoni, del Vogelsang" (De Gasperi scrive, I, p. 343).
Dall'interventismo cristianosociale al liberalismo einaudiano la sua ...
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Vedi MONUMENTO FUNERARIO dell'anno: 1963 - 1995
MONUMENTO FUNERARIO (v. vol. V, p. 170)
E. Fiore Marochetti
G. Palumbo
L. Bacchielli
B. Genito
N. G. Gorbunova
B. J. Staviskij
A. A. Di Castro
R. [...] dei templi di Medlnet Habu a Tebe, furono dedicate cappelle a una o tre camere di culto precedute da un cortile, epigoni della cappella funeraria privata del Nuovo Regno (p.es. Horemheb a Saqqāra).
Nella zona tebana dell'Asasif le cripte grandissime ...
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Pedagogia
Maria Corda Costa
di Maria Corda Costa
Pedagogia
sommario: 1. Introduzione. 2. Definizioni. 3. Positivismo, herbartismo e pedologia. 4. La reazione al positivismo. 5. Gli apporti della psicologia. 6. [...] scomparso.
4. La reazione al positivismo
‟La fine del positivismo fu segnata dalla crisi della scienza che gli epigoni romantici salutarono come una sua bancarotta. Ed era piuttosto crescita di estensione e di vigore. Giacché ciò che entrava ...
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Canzone, nazione, regione
Marco Santoro
Cenni introduttivi
Sono in molti a sostenere che la canzone, la canzone in italiano, abbia svolto un’importante funzione di integrazione culturale in un Paese [...] filastrocche utili solo per ricordare il motivo musicale» (Quaderni dal carcere [1975], 2007, p. 2345). A differenza di molti suoi epigoni, Gramsci aveva ben chiaro che le canzoni non sono solo testi, parole, ma appunto ‘parole in musica’ in cui la ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] Cola di Rienzo, giunto nel 1350 per convincere il riluttante re dei Romani del suo ruolo provvidenziale, a ciò sollecitato dagli epigoni del gioachimismo francescano (che ritenevano il ruolo di Cola non cessato con la fine del comune romano): egli fu ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] e gli inizi del Trecento.Purtroppo la genericità delle fonti, da Riccobaldo da Ferrara a Ghiberti e ai loro epigoni, non consente di delineare un quadro storico fondato su dati relativamente certi: anzi, proprio l'affermazione di Ghiberti ("Dipinse ...
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