OUIDA
Salvatore Rosati
. Pseudonimo, originato da un tentativo infantile di pronunziare il nome Louisa, di Maria-Louise de la Ramée, scrittrice inglese, nata di padre francese e madre inglese a Bury [...] Nel 1906 ottenne una pensione di 150 sterline annue.
Con W. Collins, Ch. Reade e altri, O. è tra gli epigoni del Dickens, che tendevano a riuscire innanzi tutto divertenti nel senso popolare. O. bada soprattutto all'intreccio, perciò ebbe così largo ...
Leggi Tutto
VERDIZZOTTI, Giovan Mario
Giulio Reichenbach
Artista, poeta e letterato, nato a Venezia nel 1530, di famiglia patrizia, morto ivi nel 1607. Si dedicò dapprima al disegno, e frequentò gli artisti del [...] L. Cittadella, T. Tasso e G. M. V., in Atti dell'Ateneo veneto, s. 2ª, VI (1868-69); A. Belloni, Gli epigoni della Gerusalemme Liberata, Padova 1893, pp. 78-79; id., Di due pretesi ispiratori del Tasso, in Frammenti di critica letteraria, Milano 1903 ...
Leggi Tutto
stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] loro giovani coetanei e amici Lapo Gianni, D. Frescobaldi, G. Alfani, fiorentini, ai quali si aggiunse più tardi Cino da Pistoia. Pallidi epigoni dello s., a metà del Trecento, furono i toscani M. Frescobaldi e S. Del Bene, e i veneti G. Quirini e N ...
Leggi Tutto
Da Manin a Manin: istituzioni e ceti dirigenti dal ’97 al ’48
Michele Gottardi
Introduzione
La disputa lacerante sorta all’indomani del ’97 per ricercare e attribuire le responsabilità politiche della [...] marciana. Quanto questa eredità ideale pesasse nella elaborazione del lutto che proprio allora si stava componendo tra gli epigoni del patriziato e, più in generale, nei sostenitori del modello repubblicano(1), sarebbe stato chiaro nel Vormärz, il ...
Leggi Tutto
MORETO y CABAÑA, Agustín de
Salvatore BATTAGLIA
Commediografo spagnolo, nato nell'aprile del 1618 a Madrid, dove morì il 27 ottobre 1669. Di genitori italiani, venuti dal Milanese a Madrid, dove esercitavano [...] la traccia, inferiore a loro e per talento e per umanità, ma all'altezza dei migliori imitatori e dei più fortunati epigoni. Anche lui fecondo e vario, sente e rispetta tuttavia i limiti della sua fantasia; cosicché non tenta neanche il contenuto ...
Leggi Tutto
Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in Francia quando A.-L.-C. Destutt de Tracy se ne servì per denominare [...] realtà. Tale significato divenne prevalente e fu ripreso da K. Marx e F. Engels per definire la maggior parte degli epigoni ‘rivoluzionari’ di G.W.F. Hegel. Marx intese l’i. come il complesso delle rappresentazioni, delle dottrine filosofiche, etiche ...
Leggi Tutto
PERI, Gian Domenico
Luigi Fassò
Poeta, nato in Arcidosso nel 1564 da poveri contadini. Trovò modo, pur lavorando la terra, di seguire la naturale inclinazione alla poesia elevandosi con mirabile sforzo [...] G. V. Rossi, Pinacotheca, Colonia 1645, p. 88; G. Contri, Biografia di G. D. P., Grosseto 1886; A. Belloni, Gli epigoni della Gerusalemme Liberata, Padova 1893, pp. 175 e 502-503; U. Marchesini, Il poeta contadino d'Arcidosso a Firenze, in Archivio ...
Leggi Tutto
PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
*
F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] tenne con fermezza e giustizia dal 1750 al 1779 il supremo potere. I quindici anni seguenti sono riempiti dalla lotta fra gli epigoni Zand e una nuova potenza, quella della tribù turca dei Qāgiār che aveva il suo centro in Astarābād, e doveva finire ...
Leggi Tutto
PAULICIANI (gr. Παυλικιάνοι)
Nome d'una setta ereticale sorta verso la metà del sec. VII in Siria e in Armenia e poi diffusasi in Frigia e in Bulgaria.
Secondo l'ipotesi più accettata (K. Ter-Mkrttschian) [...] marcionite. Chi consideri a quali contaminazioni e interferenze con idee manichee sia andato soggetto il marcionismo degli epigoni, non stupirà che si possa parlare d' influenze manichee esercitate sui pauliciani benché questi anatematizzassero Mani ...
Leggi Tutto
KINKEL, Gottfried
Emma Mezzomonti
Scrittore tedesco, nato a Oberkassel presso Bonn l'11 agosto 1815, morto il 12 novembre 1882 a Zurigo. Prese la libera docenza in storia della chiesa a Berlino. Le [...] di drammi. Tuttavia la poesia di K. - la composizione più viva è Tanagra (1883) - poco si distingue da quella degli altri epigoni romantici; e anche la sua poesia politica non ha la forza di quella dei suoi amici Freiligrath e Herwegh. Il meglio dell ...
Leggi Tutto