Nome comune delle palme del genere Raphia e dei nastri costituiti dall’epidermide superiore delle foglie di alcune specie. Questi ultimi sono usati nell’industria del canestraio in luogo della paglia e [...] in agraria per legare innesti, piante ecc. R. da film Materia prima dell’industria tessile, ottenuta per via sintetica, impiegata nella fabbricazione di articoli da imballaggio, specialmente sacchi, in ...
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(XI, p. 578; App. II, I, p. 705; III, I, p. 446; IV, I, p. 538)
Definizione. − La legge italiana sulla produzione e vendita dei c. (11 ottobre 1986, n. 713), che recepisce la direttiva CEE (76/768 del [...] allergica, della fotosensibilizzazione è in funzione del tipo di c., dei suoi principi attivi, della zona di applicazione (epidermide, mucosa, zona perioculare, cavo ascellare, cavo orale e altri). I test vengono eseguiti su animali da laboratorio e ...
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Abbigliamento
Nicola Squicciarino
Leopoldina Fortunati
Il termine abbigliamento, che in origine aveva il significato di "ornamento, decorazione, abbellimento (anche di cose)", indica oggi quasi esclusivamente [...] non solo gli indumenti propriamente detti, ma anche gli accessori, i gioielli e le diverse modalità di trattamento dell'epidermide, dalle prime forme di tatuaggio, alle odierne pratiche cosmetiche, cioè tutte quelle operazioni che, per scopi diversi ...
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Il materiale con cui si è ricoperta una superficie, a scopo protettivo o decorativo.
Biologia
Epiteli di r. Epiteli che tappezzano la superficie esterna del corpo e le pareti di cavità interne, comunicanti [...] , foglie ecc.; r. peloso è il complesso dei peli sugli stessi organi. I tessuti di r. sono quelli esterni, come l’epidermide e il sughero, detti anche tessuti di protezione.
Matematica
In geometria, la nozione di r. è sorta in connessione con la ...
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Organo fondamentale delle piante, di solito in forma di lamina e di colore verde, che ha soprattutto la funzione di organizzare il carbonio e di eliminare, attraverso la traspirazione, l’acqua in eccesso. [...] , che però ha una cuticola meno spessa e presenta stomi più o meno numerosi. I tessuti compresi tra le due epidermidi costituiscono il mesofillo, differenziato in due parenchimi molto diversi: il tessuto a palizzata verso la pagina superiore, in cui ...
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Nome con il quale si designano le specie appartenenti al genere Gossypium (famiglia Malvacee) e i peli che rivestono i semi e che sono utilizzati come materia tessile.
Caratteri botanici
Le specie spontanee [...] di 8-12 mm, larghi 5-6 mm, sono rivestiti di peli fittissimi, più o meno lunghi, derivanti dalle cellule dell’epidermide del tegumento; hanno albume tenue o nullo. Il fusto e le foglie sono glabri o pubescenti. Nettari extranuziali si hanno alla ...
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Estetiche, cure
Stefano Calvieri
Teresa Grieco e Anna Bartolini
Nel linguaggio comune, l'aggettivo estetico è spesso attribuito a tutte quelle pratiche che tendono ad accrescere e a preservare la bellezza [...] CEE nr. 768 del 1976): si tratta di sostanze o preparazioni, diverse dai medicamenti, destinate a essere applicate sull'epidermide, sul sistema pilifero, sui capelli, sulle unghie, sulle labbra, sugli organi genitali esterni, oppure sui denti e sulle ...
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velo anatomia Formazione o organo membranoso. V. virginale L’imene. V. pendulo (o velopendulo, o v. palatino, v. del palato, v. mobile del palato) Formazione muscolo-membranosa che prolunga dorsalmente [...] o di brandelli irregolari.
Nelle radici aeree delle Orchidacee e Aracee epifite v. radicale, o velamen , è l’epidermide (fino a 20 strati di cellule), persistente, costituita da cellule con ispessimenti nelle membrane; il v. radicale agisce come ...
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Geologia
Nome di un’unità stratigrafica dell’Appennino Umbro-Marchigiano, caratterizzata da calcari marnosi e marne con selce a frattura scagliosa, di colore variabile dal rosso mattone al grigio cenere.
Massa [...] disposte a embrice l’una sull’altra.
Le s. si sviluppano in stadi precoci, in corrispondenza di sollevamenti dell’epidermide sotto i quali si addensano cellule mesenchimali in fase di moltiplicazione. Quando si è compiuta la differenziazione dei due ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] ), poi una secondaria, che appare con la maturazione dei tralci.
Facendo la sezione trasversale d'un germoglio, troviamo anzitutto l'epidermide, munita d'una cuticola più o meno spessa e di stomi, e talora di peli. Segue la cosiddetta corteccia, cioè ...
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epidermide
epidèrmide s. f. [dal lat. tardo epidermis -ĭdis, gr. ἐπιδερμίς -ίδος, comp. di ἐπί «sopra» e δέρμα «pelle»]. – 1. In anatomia, la parte epiteliale e superficiale della pelle, che, nei mammiferi e nell’uomo in particolare, è costituita...
epidermico
epidèrmico agg. [der. di epiderm(ide)] (pl. m. -ci). – 1. Relativo all’epidermide: cellule e.; annessi e.; formazioni e., le varie produzioni dell’epidermide sia degli invertebrati sia dei vertebrati, e cioè peli, unghie, artigli,...