IMBRIACO, Pietro
Mario Crespi
Nacque a Foria di Centola, presso Palinuro, nel Cilento, il 15 genn. 1845 da Giovannangelo e da Rosa Talento e studiò medicina e chirurgia presso l'Università di Napoli, [...] di frattura del bacino con lacerazione della vescica, ibid., XL [1892], pp. 1441-1458) e a studi di carattere epidemiologico e statistico medico e chirurgico (Studj sulla pneumonite e sulla pleurite nell'esercito, in Giorn. di medicina militare, XXX ...
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LAURENZI, Luigi
Giulia Crespi
Nacque a Serravalle di Chienti, piccolo centro presso Camerino, il 25 marzo 1824, da Giuseppe, esercente la "chirurgia minore", e da Maria Ederli. Completati gli studi [...] ortopedici e alle laparotomie.
Di grande interesse - per l'accurata illustrazione delle tecniche operatorie e per il quadro epidemiologico chirurgico che se ne può dedurre - è la descrizione dei numerosi casi trattati, che raccolse in Pubblicazioni ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] più significative che concorrono a dimostrare che la cancerogenesi è un processo a più stadi sono: l’evidenza epidemiologica che il cancro insorge prevalentemente in età tardiva e che il meccanismo della sua comparsa segue una cinetica complessa ...
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INFLUENZA (XIX p. 214, App. II, 11, p. 35)
Gaetano GIORDANO
L'i., pur nei limiti delle ricorrenti epidemie stagionali senza particolare gravità, determina notevoli danni economici per le giornate lavorative [...] più recente, 1959, sostenuta da una variante antigenica del tutto nuova: il ceppo dell'influenza asiatica.
Ma il problema epidemiologico fondamentale non riguarda il tipo di virus responsabile bensì il come e il perché l'epidemia stessa insorge. L'i ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Epidemiologia
Alessandra Parodi
Paolo Vineis
Epidemiologia
Il termine epidemiologia rimanda all'antico significato di epidemia, ossia [...] la scienza di base per la prevenzione e la sanità pubblica. Tra le cause più importanti di malattie comuni che l'epidemiologia ha contribuito a identificare ricordiamo il fumo di tabacco, responsabile oggi di circa il 30% di tutte le morti per tumori ...
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FALCHI, Giorgio
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Pavia il 12 febbr. 1895 da Francesco, titolare della cattedra di clinica oculistica di quell'università, e da Grazietta Cocco. Dopo aver conseguito la [...] tra coniugi. In questo settore il F. si distinse quindi non solo contribuendo alla costruzione di un quadro epidemiologico e alla indicazione dei metodi diagnostici (e quindi anche alla formulazione di terapie comprendenti pure l'impiego di correnti ...
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Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la [...] ha lo scopo di favorire la ricerca e lo sviluppo di nuove cure per queste m., definisce rara una m. che in termini epidemiologici ha una prevalenza di 1 a 1250 (si tratta nella maggior parte dei casi di m. genetiche). Alcune di esse sono abbastanza ...
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Malattie rare
Giuseppe Remuzzi
Arrigo Schieppati
Le malattie rare possono essere definite, impiegando la terminologia dell'epidemiologia clinica, come condizioni patologiche a bassa prevalenza e incidenza. [...] stato descritto un certo numero di casi, i nuovi non sono di solito più segnalati e quindi viene a mancare un dato epidemiologico preciso. La nostra conoscenza sulla frequenza e sulla diffusione delle m. r. è quindi limitata, e questo è ovviamente un ...
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Pietro Francia
Cuore
«If I can stop one heart from breaking,I shall not live in vain» (Emily Dickinson)
Lo stato dell’arte della cardiologia
di Pietro Francia
13 febbraio
Il presidente della Repubblica [...] 4 settimane è del 50% circa e che la metà di questi decessi avviene nelle prime 2 ore dall’evento.
Cause
Studi epidemiologici di ampie proporzioni hanno documentato come nel 90% circa dei casi il rischio di infarto del miocardio sia legato a fattori ...
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LUCATELLO, Luigi
Stefano Arieti
Nacque a Treviso il 30 luglio 1863 in un'agiata famiglia di origine veneziana, da Federico Maria e Anna Canciani. Dopo aver conseguito la licenza fisico-matematica e [...] dalle cattive condizioni igienico-ambientali nel favorire la diffusione della malattia (Il tifo a Genova: studio epidemiologico, in Rivista clinica [Milano], XXX [1891], pp. 484-514), le alterazioni laringee riscontrabili nella malattia (Contributo ...
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epidemiologia
epidemiologìa s. f. [comp. di épidemia1 e -logia]. – Scienza medica che studia, a fini soprattutto preventivi, l’entità e le vie della diffusione delle malattie (spec. di quelle infettive), mirando a individuare le condizioni...