Radioprotezione
Carlo Polvani
di Carlo Polvani
Radioprotezione
sommario: 1. Introduzione. 2. Il riconoscimento degli effetti patologici delle radiazioni. 3. Sviluppo degli obiettivi e dei principi: [...] , sia minore di quella stimata interpolando una retta che passi per l'origine e per i punti ricavati da indagini epidemiologiche riguardanti per lo più dosi e ratei elevati. I fattori di rischio adottati dalla Commissione per le esposizioni abituali ...
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Rischio
Alessandro Menotti
Nel parlare comune il concetto di rischio è di solito associato a una valutazione soggettiva della possibilità che si verifichi un evento sfavorevole, a prescindere dalla [...] il concetto di rischio ai problemi della salute e della malattia è necessario introdurre alcuni termini e concetti di natura epidemiologica e biostatistica. In questo settore la probabilità, o stima di rischio, è costituita dal numero di soggetti che ...
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CELLI, Angelo
Arnaldo Cantani
Marina De Marinis
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Nacque a Cagli (Pesaro) da Cristoforo e da Teresa Amatori il 25 marzo 1857. Di modeste condizioni, rimase presto orfano e poté proseguire gli studi [...] compiere accurate, ricerche); la prosecuzione degli studi sulla malaria, cui conseguirono importanti acquisizioni di ordine epidemiologico e profilattico; le molteplici iniziative culturali (nel 1890 fondò la Società di igiene e medicina tropicale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Indagatore indefesso di ogni campo dello scibile, medico, matematico e astrologo, Girolamo [...] verso molti aspetti della medicina galenica. Le sue opere contengono una ricca messe di informazioni di carattere clinico, epidemiologico, farmacologico – tutte fondate sull’esperienza diretta. In polemica con i medici del suo tempo, sottolinea la ...
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GOSIO, Bartolomeo
Mario Crespi
Nato a Magliano (oggi Magliano Alfieri), presso Alba, il 17 marzo 1865 da Giacomo e da Antonia Troia, studiò a Torino e poi a Roma, ove nel 1888 si laureò in medicina [...] del farmaco a popolazioni non isolate e molto mobili nel territorio (La malaria di Grosseto nell'anno 1899. Contributo epidemiologico e profilattico, in Il Policlinico, sezione medica, VII [1900], pp. 177-206, 253-272; La campagna antimalarica dell ...
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Gotta
Bernardino Fantini ed Eugenio Del Toma
La gotta primaria (il cui nome deriva dal latino gutta, in riferimento alla sovrabbondanza di liquido nella regione colpita che risulta gonfia) è una malattia [...] proteine hanno permesso di associare la patologia all'anormale metabolismo delle purine. Ancora oggi i medici distinguono a livello epidemiologico fra l'iperuricemia e gli attacchi di gotta primaria, in quanto il valore predittivo di un alto livello ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Vitolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la mobilità degli individui, sulle brevi ma anche sulle lunghe [...] perché considerati bocche da sfamare, facili prede della propaganda sovversiva e persino potenziali veicoli di contagio epidemiologico. Tuttavia, ci sono anche gli esuli politici in fuga dalle repressioni antiliberali e poi antisocialiste dei ...
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Con questa denominazione venivano indicati in passato tutti i processi morbosi caratterizzati da acuta o rapidamente ingravescente compromissione cerebrale con sintomatologia multiforme variabile, accompagnata [...] a quelle di tipo B, ma sono ancora poco note sia dal punto di vista clinico sia da quello anatomopatologico ed epidemiologico.
L'e. letargica o di Von Economo (tipo "A") è la più importante delle e. primitive di origine quasi certamente virale ...
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GATTO (dal lat. cattus [Palladio] di origine celtica; lat. scient. Felis; fr. chat; sp. gato; ted. Katze; ingl. cat)
Oscar DE BEAUX
Nino BABONI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
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Nome volgare applicabile [...] le altre specie. Le poche malattie infettive a cui il gatto può andare soggetto, per quanto di scarso valore epidemiologico, rappresentano però nella quasi totalità un pericolo per l'uomo, perché a esso trasmissibili. Sono di più facile riscontro ...
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Le basi genetiche del cancro
Joseph F. Costello
(Ludwig Institute for Cancer Research, University of California San Diego, California, USA)
H.-J. Su Huang
(Ludwig Institute for Cancer Research, University [...] in circa 50 (tab. Ia, b), dato che questo è il numero di differenti tipi di tumori ereditari descritti mediante studi epidemiologici e clinici (Mulvihill, 1977).
Il tumore di Wilms del rene è stato il secondo tumore embrionale dei bambini nella cui ...
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epidemiologia
epidemiologìa s. f. [comp. di épidemia1 e -logia]. – Scienza medica che studia, a fini soprattutto preventivi, l’entità e le vie della diffusione delle malattie (spec. di quelle infettive), mirando a individuare le condizioni...