Uomo politico (Palermo 1807 - Parigi 1855); pretore di Palermo (1835-37), si distinse nella lotta contro la grande epidemia di colera del 1837. Voltosi agli studî storici (Considerazioni sulla storia di [...] Sicilia dal 1534 al 1789, 1836) ed economici (Dello spirito di associazione nell'Inghilterra in particolare, 1842), accolse un liberalismo di tipo inglese che lo condusse ad aderire alla rivoluzione siciliana ...
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Saggista statunitense (Bloomfield, New Jersey, 1886 - New York 1918). Rimase deforme per un incidente occorsogli durante l'infanzia, e morì prematuramente in seguito all'epidemia influenzale del 1918. [...] Divenne un simbolo per gli intellettuali americani della sua generazione, animati da ideali radicali e pacifisti. Con la ripresa, durante gli anni Sessanta, di tali ideali negli USA, è tornato per B. un ...
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Medico (Beaurepaire, Isère, 1775 - Salon, Rodano, 1866). Diresse l'organizzazione sanitaria della spedizione di S. Domingo e, nel 1821, si recò a Barcellona per combattervi l'epidemia di febbre gialla. [...] Ha lasciato notevoli osservazioni su alcune malattie esotiche e un interessante scritto dal titolo Voyage d'Horace à travers les marais Pontins, considéré sous le rapport médical (1849) ...
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Medico e farmacologo (n. Padova - m. Mantova 1589), fu prof. di medicina nello Studio di Padova dal 1553. Nel 1576 si recò a Venezia per studiarvi un'epidemia di peste della quale negò la contagiosità. ...
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Scrittore romeno (Bucarest 1893 - ivi 1964). Autore di versi, raccolti in seguito nel volume Cântece de rob ("Canti da schiavo", 1930); di drammi (Metamorfoze, 1927; Anno Domini, 1927; Molima "L'epidemia", [...] 1930); di romanzi (Sfârşit de veac în Bucareşti "Fine secolo a Bucarest", 1944; Ion Sîntu, 1957; Taurul mării "Il toro del mare", 1962). Ha diretto il Teatro Nazionale di Bucarest; fu per lunghi anni critico ...
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Settimo generale della Compagnia di Gesù (Andria o Napoli 1585 - Roma 1649). Gesuita dal 1604, fu generale a partire dal 1646. Morì di peste contratta nell'assistere gli ammalati durante l'epidemia di [...] Roma del 1649. Scrisse anche (con il nome di Luigi Sidereo) opuscoli d'ascetica, che lo misero in difficoltà con la Congregazione dell'Indice ...
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Capo indiano d'America (1580 circa - 1661) della tribù degli Wampanoag. Estese il suo dominio su tutto il Massachusetts merid. da Capo Cod alla Baia di Narragansett. Nel 1621, avendo un'epidemia ridotto [...] a sole 300 unità la sua tribù di 30.000 individui, M. negoziò col governatore Carven, comandante della colonia puritana di Plymouth, un trattato di pace che durò cinquant'anni ...
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Giureconsulto e capitano arabo (m. 828), di origine mesopotamica, che guidò dalla Tunisia la spedizione dell'827 contro la Sicilia bizantina. Sbarcato a Mazara, condusse i musulmani alla conquista dell'interno; [...] morì per un'epidemia nella Sicilia orientale. ...
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Medico chirurgo (Palermo 1832 - ivi 1894). Figlio di Emmanuele, fu uno dei principali professionisti sanitari della città, contemporaneo e sodale di E. Albanese e S. Cannizzaro, del cui ufficio sanitario [...] fu componente durante l'epidemia di colera del 1866-67. Diresse uno degli uffici sanitari municipali con il colera del 1885-87. Confidente del beato G. Cusmano, partecipò attivamente all'Opera del Boccone del Povero da lui fondata. ...
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Capo del partito filocartaginese a Siracusa (215-212 a. C.), ove era stato mandato da Annibale; unitosi all'esercito cartaginese di Imilcone, tentò un assalto a Siracusa, ma fu sconfitto dai Romani, e [...] morì nell'epidemia che distrusse l'esercito cartaginese. ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).