GIORDANI, Luigi
Francesca Brancaleoni
Nacque a Santa Maria Codifiume di Argenta, nel Ferrarese, il 13 ott. 1822 da Francesco e Gertrude Boriani. Avviato alla vita ecclesiastica, svolse i primi studi [...] sedi di Velletri e Perugia. Ad Ascoli Piceno condusse, fra l'altro, la distribuzione dei soccorsi a seguito dell'epidemia di colera del 1855. A Velletri si occupò del controllo del brigantaggio, organizzando la gendarmeria e i corpi militari. Il ...
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DURAZZO, Vincenzo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova intorno al 1635 da Giovan Matteo e da Angela Caterina Pozzo di Giovanni.
Il padre, governatore di Corsica nel 1654, era uno dei dodici figli [...] prole solo in due: Gregorio, morto a Palermo nel 1648, con la moglie e due figliolette per un incidente o un'epidemia, e appunto il padre del D., Giovan Matteo. Ma la stessa fortissima contrazione demografica avviene nella generazione del D.: dei ...
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LIVI, Carlo
Giuseppe Armocida
Nacque a Prato l'8 sett. 1823 da una famiglia di commercianti. Completò gli studi superiori nella città natale, dapprima presso il collegio Cicognini, poi al seminario, [...] il L. fu inviato a prestare servizio a Barberino di Mugello, a Radicofani e in Maremma, dove era in corso un'epidemia di colera: di tale esperienza fornì un'attenta descrizione in Il cholera in Barberino di Mugello, edito a Prato nello stesso anno ...
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DESANCTIS, Luigi
Carlo Fantappiè
Nacque a Roma nella parrocchia dei Ss. Silvestro e Martino dei Monti il 31 dic. 1808, da Biagio e Camilla Forzi, primogenito dei ventiquattro figli che suo padre avrebbe [...] di lettore, alla casa di Genova.
Qui rimase per tredici mesi dedicandosi con grande zelo all'assistenza dei colpiti dall'epidemia colerica, attività in cui si distinse ancor più nell'estate 1837 nell'arcispedale del Ss. Salvatore in S. Giovanni in ...
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LEONI, Alberto
Simone Ragagli
Nacque l'8 sett. 1563 a Revere, un piccolo centro vicino a Mantova, da "honesti parenti" di cui non conosciamo l'identità. Nell'ultimo quadrimestre del 1580 vestì l'abito [...] sacerdotale risiedendo a Roma, nel convento di S. Crisogono. Nei mesi successivi, soprattutto in occasione di una grave epidemia che colpì la città in conseguenza di un periodo di carestia, si dedicò prevalentemente all'assistenza degli infermi. Nell ...
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JAVELLI, Giovanni Crisostomo (Canapicius, Crisostomo da Casale)
Dagmar Von Wille
Nacque nel 1470 (o 1472) nel Canavese, forse nel paese di San Giorgio (oggi San Giorgio Canavese).
Entrò nell'Ordine dei [...] 1507 assegnò lo J. come magister studentium per l'anno accademico 1507-08 allo Studio di Bologna; a causa di un'epidemia di peste nella città, egli poté iniziare l'insegnamento soltanto il 7 sett. 1507. Rimase con ogni probabilità a Bologna finché ...
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CAMPOLONGO (Campilongo), Emilio
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nel 1550 da Lodovico, professore di medicina teorica nell'ateneo padovano, di antica e nobile famiglia. Studiò medicina nella città natale; [...] 196; A. Favaro, G. Galilei e lo Studio di Padova, II, Firenze 1883, pp. 33, 147, 152; E. Morpurgo, Lo Studio di Padova, le epidemie e i contagi durante il governo della Repubblica Veneta (1405-1797), in Mem. e docc. per la st. dell'univ. di Padova, I ...
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BETTI, Pietro
Mario Santoro
Nacque a Mangona, piccolo villaggio nel Mugello, il 28 ott. 1784, da Giuseppe e Apollonia Corsini. Dopo aver studiato lettere sotto la guida del parroco di Mangona, passò [...] di Livorno. Nel 1835 fece ritorno all'insegnamento in S. Maria Nuova, ma essendosi sviluppata, in quell'anno stesso, una epidemia di colera a Livorno, gli fu affidata dal granduca la direzione sanitaria degli ospedali e dei lazzaretti: B. si affermò ...
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FERRUCCI, Leonardo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze verso il 1317 da Bindo di Piccio e da Lippa Boverelli. La famiglia, una delle più rappresentative nell'ambito del partito guelfo (il nonno del F. aveva [...] dopo tornò in Sicilia, ove fondò una propria compagnia bancaria, attiva almeno fino al 1348. Dopo la grande epidemia di peste nera abbandonò definitivamente l'attività imprenditoriale e, tornato a Firenze, si dedicò completamente alla politica ed ...
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FAIMALI, Opilio (Upilio)
Maurizio De Meo
Nato a Gropparello, nell'Appennino piacentino, il 17 ag. 1824, nono figlio di Luigi e Antonia Magnani, modesti braccianti agricoli, ad appena undici anni si allontanò [...] era destinata presto a fallire. Per ben tre volte gli morirono le fiere; infine, nell'estate dello stesso anno, un'epidemia di carbonchio distrusse l'intero zoo del Faimali. Deciso a ricominciare, il F. pensò allora di provvedere personalmente al ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).