Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). Della sua opera, amplissima (essa comprendeva quasi 300 titoli), restano i frammenti di circa 9 libri (erano in tutto 37) del Περὶ ϕύσεως, tre lettere che ne riassumono la dottrina (a Erodoto, Meneceo ...
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Umanista abruzzese, donde l'appellativo "dei Marsi" (n. 1472 - m. Napoli 1555). Ne ignoriamo il vero cognome. Ebbe fama, oltre che come poeta latino e volgare, come maestro nell'arte "delle invenzioni e imprese". Due sue tragicommedie, la Cecaria e la Mirzia (circa 1535-40), sono importanti per la storia del dramma pastorale ...
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Filosofo greco (4º-3º sec. a. C.), fedele discepolo e successore (271-270) di Epicuro, il quale del resto nel testamento lo aveva già designato come successore nello scolarcato e usufruttuario dei suoi [...] beni, che doveva amministrare in modo da provvedere con essi al mantenimento della scuola. Si hanno frammenti di una lettera a lui indirizzata da Epicuro; dei suoi scritti abbiamo notizie solo attraverso Diogene Laerzio. ...
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Filosofo epicureo (3º sec. a. C.). Polemizzò soprattutto contro gli altri sistemi filosofici, in difesa delle dottrine di Epicuro. La fonte principale per la conoscenza delle dottrine di C. è l'Adversus [...] Colotem di Plutarco, che è una confutazione dell'opera di C. ῎Οτι κατὰ τὰ τῶν ἄλλων ϕιλοσόϕων δόγματα οὑδὲ ζῇν ἔστιν ("Come secondo le dottrine degli altri filosofi non sia possibile neanche vivere") ...
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Poeta greco della commedia "nuova" (3º sec. a. C.), di cui si hanno alcuni frammenti di commedie: I fratelli, Epicuro il sapiente, ecc. ...
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Filosofo greco (sec. 4º-3º a. C.); discepolo dello scettico Pirrone di Elide e seguace di Democrito, fu maestro di Epicuro; si può considerare quindi come una delle figure che collegano, da un lato, la [...] gnoseologia democritea allo scetticismo e, dall'altro, l'atomismo democriteo all'epicureismo. ...
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Filologo classico italiano (Vibo Valentia 1902 - Padova 1974), professore nei licei (1924-50), poi di letteratura greca nell'univ. di Padova (dal 1950). Si è soprattutto occupato di Epicuro, di cui ha [...] Ethica (1946) e Lettere di Epicuro e dei suoi (1946). Tra le altre opere: Forma ed evento: principî per una interpretazione del mondo greco (1952; 2a ed. 1960); Linee per una fenomenologia dell'arte, 1956; Saggezza e poetiche degli antichi, 1968 ...
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Filologo italiano (Pinerolo 1879 - Firenze 1953), prof. di letteratura greca nell'università di Palermo (1922) e di filologia classica in quella di Firenze (1925-50). Accademico d'Italia. Dopo importanti [...] pensiero aristotelico attraverso una serie di saggi e studî, raccolti poi nell'opera L'Aristotele perduto e la formazione filosofica di Epicuro (1936), nei quali, proseguendo le ricerche di W. Jaeger, pose in nuova luce il problema dell'origine dell ...
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Medico (Coutances 1644 - Parigi 1682). Scarse le notizie sulla sua vita. Quando, nel 1672, ricevette la laurea in medicina a Parigi, aveva già pubblicato un De principiis rerum (1669) in cui, rinviando [...] a Epicuro, si faceva sostenitore di un radicale atomismo e di un rigoroso antifinalismo (inutilità delle cause finali nella ricerca naturale), prendendo posizione contro Aristotele e contro lo stesso Descartes, del quale, se accettava la messa al ...
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Commediografo greco (Atene 344-43 o 342-41 - ivi 293-92 o 291-90 a. C.). Figlio di un ricco cittadino, Diopeite, e nipote del commediografo Alessi. Sebbene la tradizione lo consideri scolaro di Teofrasto [...] e amico di Epicuro, nelle sue commedie non appare epicureo; appartenente alla cerchia che si raccoglieva attorno a Demetrio Falereo, fu famoso nell'antichità per la raffinatezza del vivere. Per tutta la vita fu legato all'etera Glicera, per amore ...
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