CURTAROLO, Nicolò
Benjamin G. Kohl
Nacque a Padova nella prima metà del sec. XIV da Enrico.
Il padre, notaio, era già morto nel 1340; oltre al C. aveva avuto una figlia, India, e due figli, Pietro e [...] , XXXI [1975], pp. 353-55) e diretta al nobile veneziano Marco di Pietro Giustinian, il Conversini descrive il C. come un epicureo e un ipocrita e lo critica per i suoi modi falsi e astuti, rimproverandolo per essere stato la causa della sua partenza ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] Lacide. Anche in questi casi avvenne che Zenone inviò in sua vece Perseo e Arcesilao Archia. Né il fatto che l'epicureo Colote dedicasse un suo scritto polemico contro le altre scuole filosofiche a Tolomeo II può essere interpretato come segno di una ...
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volonta
volontà
La facoltà del volere; potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati, o, più genericamente, disposizione a fare qualche [...] ripresa da Cicerone, nella sua definizione della voluntas come desiderio razionale (nelle Tuscolanae disputationes), che si distacca dall’uso epicureo del termine latino, già peraltro attestato in Lucrezio, che lo utilizza per illustrare la dottrina ...
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CREMONA, Antonio
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Milano, come si deduce da una lettera indirizzatagli da Leonardo Bruni ("quandoquidem tu Mediolanensis es": Epistolarum..., VII, 5, pp. 90-92), all'inizio [...] C. rischiò di rompere persino l'amicizia col suo maestro, che lo aveva esortato ad amarla in modo non platonico, ma epicureo. Poi Ambrosia, anche questa cantata dal Panormita; e infine Marchia, in onore della quale il C. compose personalmente la sola ...
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STOICISMO
Guido CALOGERO
. Termine designante, nella storia del pensiero antico, una dottrina e una tradizione fra le più importanti. Etimologicamente esso deriva dal greco στοά "portico" giacché sotto [...] socratica avevano data i cinici, così come all'interpretazione che ne avevano data i Cirenaici si riconnette la contemporanea scuola epicurea; e si distingue in tre grandi periodi. Il primo, che dagli inizî del sec. III si estende fin verso la ...
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Folgòre da San Gimignano (Giacomo di Michele)
Michele Messina
Poeta (San Gimignano, tra 1265 e 1275 - m. prima del 1332). Si distinse presto per doti poetiche che gli valsero l'appellativo di ‛ Folgòre [...] a considerare la poesia di F. come una " anti-Commedia ", espressione di vita lieta e spensierata, di un mondo epicureo-cavalleresco in cui si rifletteva la raffinata civiltà provenzale, la gente... francesca di Dante. Si giunse addirittura a ...
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GASSENDI (anche Gassend o Gassendy), Pierre
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo e matematico, nato a Champtercier, presso Digne in Provenza, il 22 gennaio 1592, morto a Parigi il 24 ottobre 1655. [...] del Peiresc) molto lodate.
Il sistema di G. è generalmente noto per la filosofia della natura, che rinnova l'atomismo epicureo. Ma anche nella gnoseologia vi sono elementi storicamente degni di rilievo: sensista in quanto pone il senso come la prima ...
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POSITIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, usato per la prima volta nella scuola del Saint-Simon, ma messo in circolazione soprattutto da Augusto Comte (v.), che col Cours de philosophie positive [...] . Motivi positivistici, infatti, erano già apparsi nel pensiero antico, nella sofistica di Protagora e nel sensismo cirenaico ed epicureo e si erano venuti poi rafforzando nel corso dell'empirismo inglese, da Locke a Hume, compenetrando anche certi ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] del Fantoni è qui, fra gli imitatori e i traduttori d'Orazio, singolare esempio di un singolare orazianesimo tra il Settecento epicureo e l'età della rivoluzione.
È possibile del resto, non per il Fantoni soltanto, che segna una punta estrema del ...
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ateismo
Negazione esplicita e consapevole dell’esistenza di Dio (dal gr. ἄϑεος «senza Dio»). Riguardo al tema dell’a. è necessario distinguere tra l’ambito religioso e l’ambito più propriamente filosofico. [...] è sempre stato e sempre sarà «un fuoco eternamente vivente». Le posizioni, tuttavia, più rilevanti sono quelle dell’a. epicureo e dell’a. scettico. Epicuro e Lucrezio non negano l’esistenza degli dei, ma li considerano lontani negli intermundia, dove ...
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epicureo
epicurèo agg. e s. m. [dal lat. Epicurēus, gr. ᾿Επικούρειος, dal nome di Epicuro]. – 1. In senso proprio, di Epicuro e della sua scuola: filosofia, dottrina e.; come s. m., seguace di Epicuro: le concezioni etiche degli epicurei....
epicureggiare
v. intr. [der. di epicureo] (io epicuréggio, ecc.; aus. avere). – Fare l’epicureo, comportarsi da epicureo, nel sign. estens. della parola.