Epicureo del sec. 2º o 3º d. C. È noto per aver fatto incidere sulla parete di un portico di Enoanda, sua città natale, una grande iscrizione (di cui, fino al 1987, si sono trovati 209 frammenti, particolarmente [...] della Fisica e dell'Etica) che espone, difende ed esalta la filosofia epicurea, soprattutto in quanto liberatrice dell'uomo da ogni timore della divinità, della morte e del male. ...
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Filosofo epicureo, quarto successore del maestro nella direzione della scuola, dopo Ermarco, Polistrato e Dionisio; fiorito circa nella prima metà del secondo secolo a. C. (Diog. Laerzio, X, 25).
Bibl.: [...] H. Ringeltaube, Quaest. ad vet. philos. de affect. doctr. pertin., Gottinga 1913, p. 41 segg.; R. Philippson, in Rhein. Museum, LXXI (1916), p. 438 segg.; W. Crönert, Die Epikureer in Syrien, in Jahreshefte ...
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Fedro
Filosofo epicureo (m. 70 a.C. ca.). Forse di origine ateniese, nell’88 era già a Roma, dove era il più in vista tra gli epicurei. Cicerone, che lo ascoltò, ne ricorda l’opera Sugli dei. ...
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COLOTE (Κωλώτης)
G. Sena Chiesa
Filosofo epicureo di Lampsaco, vissuto nella prima metà del III sec. a. C.
Ad un filosofo epicureo del III sec. a. C., e probabilmente a C., si può assegnare una testa-ritratto [...] di Monaco (Schefold, p. 116, 3) della quale esistono numerose repliche fra cui una doppia erma a Madrid. Il ritratto rappresenta un uomo dal volto allungato e dai lineamenti regolari, con folta barba e ...
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Filosofo epicureo, che, dopo essere stato per lunghi anni fedele scolaro di Epicuro (che lo chiamò "colui che insieme con me è invecchiato nella filosofia"), fu da lui designato nel testamento come suo [...] egli doveva amministrarli in modo da poter provvedere con essi alla vita della scuola e della comunità epicurea. Fu annoverato tra gli epicurei di tendenza dogmatica: Diogene Laerzio (X, 25) ricorda di lui varî scritti, di cui tre concernenti Platone ...
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Epicureo vissuto nei primi 60 anni d. C., autore d'una storia che cominciava, con molta verosimiglianza, dalla morte di Cesare e restò interrotta a un anno forse non molto posteriore al 30 d. C. L'opera [...] fu continuata da Plinio il Vecchio, in una storia dal titolo A fine Aufidii Bassi. In un altro scritto, intitolato Libri belli Germanici, di cui Quintiliano mette in rilievo il valore letterario, B. narrava ...
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Filologo romano (2º-1º sec. a. C.); liberto di un epicureo, insegnò filosofia, retorica, grammatica e seguì Publio Rutilio Rufo nel suo esilio a Smirne. Pare si occupasse specialmente del significato delle [...] parole. Studiò anche la questione dell'autenticità delle commedie plautine. Scrisse un Pinax e 9 libri di Musae ...
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Poeta satirico e parodico persiano (secc. 14º-15º). I suoi poemetti burleschi contraffanno, su uno sfondo epicureo e gastronomico, l'epica eroica e la lirica d'amore del periodo classico. ...
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Figlio di Schiatta Cavalcanti e padre del poeta Guido; visse nel sec. 13º ed ebbe fama di epicureo (Dante, Inf., X, 52). Guelfo, fu esule a Lucca dopo Montaperti (1260). Rientrò in patria dopo la vittoria [...] guelfa di Benevento (1266) ...
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MENEDEMO (Μενέδημος, Menedēmus)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Cinico greco del sec. III a. C. Prima scolaro dell'epicureo Colote, divenne poi discepolo del cinico Echecle di Lampsaco. Il distacco [...] dall'epicureismo e da Colote fu decisivo anche per la produzione letteraria di M., che combatté il suo vecchio maestro con violenti e ripetuti scritti polemici, ai quali Colote rispose con energia e pertinacia ...
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epicureo
epicurèo agg. e s. m. [dal lat. Epicurēus, gr. ᾿Επικούρειος, dal nome di Epicuro]. – 1. In senso proprio, di Epicuro e della sua scuola: filosofia, dottrina e.; come s. m., seguace di Epicuro: le concezioni etiche degli epicurei....
epicureggiare
v. intr. [der. di epicureo] (io epicuréggio, ecc.; aus. avere). – Fare l’epicureo, comportarsi da epicureo, nel sign. estens. della parola.