Teologo bizantino (m. dopo il 1396), nipote di Nilo. Seguace moderato di G. Palamàs, sostenne gli esicasti; polemizzò aspramente contro i latini e sulla forma dell'Eucaristia e sulla questione dell'epiclesi [...] (Interpretazione della s. Messa). Ma è più noto come mistico per il suo Della vita in Cristo ...
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Teologo francese (Sibiril, Finistère, 1512 - Roma 1595), minore osservante, generale dell'ordine (1571), poi vescovo ausiliare del card. N. de Pellevé, arcivescovo di Sens; scrisse varie opere teologiche [...] se fait la consécration, 1585; De missae Christi ordine et ritu, 1586) in cui sostiene che la consacrazione eucaristica consiste nell'epiclesi. Chiamato a Roma (1586), fu rinchiuso nel carcere del S. Uffizio e le sue opere poste all'Indice, da cui ...
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GIOVANNI da Montenero
Luigi Canetti
Nacque verosimilmente verso la fine del secolo XIV, forse nel borgo toscano di Montenero, nel Livornese. Quanto al nucleo familiare d'origine, alcuni scrittori autorevoli, [...] processione dello Spirito Santo, cui avrebbero dovuto far seguito i dibattiti sugli altri motivi di divisione (purgatorio, epiclesi liturgica, primato papale) nonché sulla frequenza delle sedute.
Tra i sei delegati ufficiali di parte latina figurava ...
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epiclesi
epiclèṡi s. f. [dal gr. ἐπίκλησις «invocazione», der. di ἐπικαλέω «chiamare, invocare»]. – 1. Attributo o altro nome di un dio con cui gli antichi Greci usavano iniziare le loro invocazioni. 2. Nella liturgia della messa, parte della...