Scrittore austriaco (Klagenfurt 1880 - Ginevra 1942). Dopo essersi lasciato alle spalle un'insostenibile situazione familiare e la frequentazione di collegi e accademie militari, si diplomò in ingegneria [...] e aperto a diverse soluzioni possibili. L'opera si poneva quale epopea della fine e dell'impossibilità dell'epica, come romanzo della "realtà al congiuntivo" opposta a quella tradizionale all'indicativo. La disarticolazione della totalità, come aveva ...
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Poeta latino (n. Napoli 45 d. C. circa - m. forse 96); figlio di un grammatico e maestro di retorica, partecipò presto alle gare poetiche in voga al suo tempo; venuto a Roma, alla corte di Domiziano, fu [...] . fu, con Silio Italico e Valerio Flacco, uno dei principali poeti epici dell'età imperiale. Il poema maggiore di S. è la Tebaide nei quali si rivelano le caratteristiche proprie dell'arte epica di S., la sovrabbondanza del linguaggio e la ...
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Poeta scozzese (Ruthven, Inverness, 1736 - Belville, Inverness, 1796). Figlio di un povero agricoltore, avviato agli studî ecclesiastici, li interruppe senza laurearsi e divenne maestro di scuola. Esordì [...] in six books, together with several other poems composed by Ossian, the son of Fingal; nel 1763 apparve Temora, an ancient epic poem in eight books, together with several other poems composed by Ossian, the son of Fingal. Il limite di autenticità di ...
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PANDONE, Porcelio
Guido Cappelli
PANDONE (Pandoni), Porcelio (Porcellio). – Nacque a Napoli, probabilmente qualche anno prima del 1407, poiché Lorenzo Valla – un fratello del quale fu allievo di Pandone [...] e intellettuale della Napoli aragonese: il De proelio apud Troiam Apuliae urbem confecto a divo Ferdinando rege Siciliae, un poema epico di 789 esametri che narra l’importante vittoria degli aragonesi a Troia nel 1462, durante la guerra dei baroni; e ...
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PIZZI, Italo
Carmela Mastrangelo
PIZZI, Italo. – Secondogenito di numerosa famiglia di nobiltà decaduta, nacque a Parma il 30 novembre 1849 da Agostino, disegnatore per opere d’architettura, e Maria [...] diversi, in quegli stessi anni diede alle stampe anche I nibelunghi (Milano 1889), traduzione in versi del poema epico germanico. Accanto all’attività di traduttore non smise mai di coltivare l’inclinazione pedagogica: in occasione dell’occupazione ...
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CERESETO, Giovanni Battista
Francesco Muzzioli
Nacque ad Ovada (Alessandria) il 18 giugno 1816 da Tommaso, pittore, e da Cattarina Calcagno, e, compiuti i primi studi presso le Scuole pie, entrò nell'Ordine [...] Torino 1853 e 1858; II, ibid. 1859), opera che per il C. rappresentava la realizzazione di molti dei suoi ideali sulla poesia epica religiosa.
Il C. morì a Ovada il 14 maggio 1858.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. della Curia general. dei chierici regolari ...
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Cassandra
Massimo Di Marco
La profetessa di sciagure a cui nessuno crede
Cassandra ha il dono della profezia, ma nessuno le crede. Ammonisce i Troiani a non trascinare entro le mura di Troia il cavallo [...] di legno, avvertendoli che esso avrebbe causato la loro rovina; ma nessuno le prestò ascolto.
Un'antica tradizione epica riferiva del gesto di sacrilega violenza commesso nei suoi confronti durante la devastazione di Troia: in cerca di salvezza ...
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Poeta (Tursi 1916 - Roma 1995). Il tursitano di P. non ha nulla a che vedere con i fenomeni folclorici o spontanei: vi si avvertono spesso la sorvegliata operazione filologica e lo studio del poeta, convinto [...] e dai tratti stilnovistici, con la figura assente. Si affermò per questa via, nella scrittura lirica di P., una nuova forma di epica personale destinata a dar voce e spessore a figure minime, marginali, come piccoli oggetti e animali domestici. ...
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Narratore colombiano, nato ad Aracataca il 6 marzo 1927. Dopo un'intensa attività di giornalista, inviato speciale a New York, L'Avana, Roma, Parigi, sedi da cui tornava puntualmente alla sua residenza [...] tutte le lingue principali. Mescolando il sentimento moderno della storia a quello arcaico della magìa, il monologo interiore alla musicalità epica e rapsodica, G. M. ha fatto delle vicende di una famiglia una sorta di crocicchio del tempo, dove gli ...
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CARTELLA GELARDI, Giuseppe
Stefano Giornetti
Nato a Messina il 31 ag. 1885 da Giovanni, figlio di pittori e pittore lui stesso, e da Angela Gelardi di Massa Santa Lucia, dopo aver frequentato la locale [...] della morte (La Spezia 1913); Per la lupa d'azzurro e il dado d'argento (Piacenza 1914), in cui tenta la poesia epica e celebrativa in omaggio alla città di Piacenza.
Nel 1913 sposava Maria Viale, di Torino, e nell'anno successivo nasceva il primo ...
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epica
èpica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. epico]. – Poesia epica, intesa come genere letterario e come complesso dei poemi epici di un popolo, di una letteratura, di un’epoca: l’e. greca, l’e. cavalleresca.
epico
èpico agg. [dal lat. epĭcus, gr. ἐπικός, der. di ἔπος: v. epos] (pl. m. -ci). – Pertinente alla narrazione poetica di gesta eroiche: poema e., poesia e.; ciclo e., e ciclo e.-cavalleresco; verso, stile e.; poeti e. (anche sost., gli...