KERBAKER, Michele
Ambrogio BALLINI
Indianista, glottologo e letterato, nato a Torino il 10 settembre 1835, morto a Napoli il 20 settembre 1914. Laureatosi ivi in lettere nel 1857, dopo alcuni anni d'insegnamento [...] università di Napoli, ove rimase sino alla morte.
All'esegesi vedica e alla mitologia comparata, allo studio della letteratura epica e drammatica dell'India, il K. diede contributi notevolissimi (La poesia del Rigveda, Napoli 1879; Il culto dei morti ...
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Poeta cèco, nato il 21 febbraio 1846 a Ostředek (Benešov) e morto a Praga il 23 febbraio 1908, fu il più popolare poeta del cosiddetto periodo del panslavismo e storicismo (tra il 1860 e il 1878). Giovinetto [...] e canti di colorito popolare. La sua prima opera di largo respiro fu il poemetto Adamité (Gli Adamiti, 1873), narrazione epica d'un episodio delle guerre ussite. Dopo un lungo viaggio nella Russia meridionale e nel Caucaso, C. pubblicò nel 1879 il ...
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PREGELJ, Ivan
Alojzij Res
Scrittore sloveno, nato a S. Lucia di Tolmino nel 1883. Compì gli studî medî a Gorizia, quelli universitarî a Vienna ed è professore di lettere a Lubiana.
Nella sua svariata [...] più personale. Nei primi romanzi, Tlacămi (La gleba, 1915-16) e Zadnji upornik (L'ultimo ribelle, 1918-19), l'azione epica avvolge la tragedia del popolo nella sua disperata e infeliee insurrezione contro la signoria feudale del secolo XVIII. Poi il ...
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Scrittore romeno (Târlişina, Năsăud, 1885 - Valea Mare, Piteşti, 1944). Esordì con raccolte di novelle: Frământări ("Tormenti", 1912); Golanii ("I vagabondi", 1916); Răfuiala ("La resa dei conti", 1919); [...] romanzi psicologici della letteratura romena; i romanzi Ciuleandra (1927) e Crăişorul ("Il principino", 1929) dimostrano notevole forza epica, al pari di Răscoala ("La rivolta", 1932), vasto affresco delle sommosse contadine del 1907. Discrete le due ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paolo Rinoldi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’intero Ottocento è percorso dall’alternarsi di una concezione sacrale della letteratura [...] nella centralità del poeta, è lo stesso Hegel a riconoscere nel nuovo genere dominante, il romanzo, la presenza di una forma epica ridotta alla storia borghese, ed è proprio il romanzo, nella seconda metà del secolo, a oscillare da una posizione di ...
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TÛATHA DÊ DANANN
Nicola Turchi
. Sono nella mitologia irlandese i discendenti divini di Dana, appartenenti alla terza generazione divina (dopo quelle di Partholone e di Nemed, v. irlanda, XIX, p. 553) [...] il paese.
Alle figure divine di questa generazione si riferiscono le leggende mitiche e il loro nome persiste, sia pure evemerizzato, nell'epica e negli annali. Gli dei principali sono: Bilé che corrisponde al dio del maglio, o Dis pater dei Celti (v ...
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LORENZI, Bartolomeo
Mario Allegri
Nacque da Lorenzo e da Francesca Ganascini, terzo di quattro figli, a Mazzurega, nel Veronese, il 4 giugno 1732. Due suoi fratelli, Francesco e Giandomenico, furono [...] 'età di sette anni a un precettore ecclesiastico, il quale, dopo averlo iniziato al culto della lingua latina e della poesia epica, lo indirizzò a studi di filosofia e teologia nel seminario veronese, dove fu ordinato sacerdote. Nel 1753 fu nominato ...
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Poeta e poligrafo tedesco (Zittau 1642 - ivi 1708), direttore (dal 1678 alla morte) del ginnasio di Zittau. Nei 30 anni del suo rettorato sviluppò un suo metodo d'insegnamento divenuto celebre per la disponibilità [...] i suoi scritti pedagogico-pratici; e pedagogica rimase anche la sua preoccupazione nell'opera letteraria, che fu essenzialmente epica e teatrale. Legati alla tradizione popolareggiante, ma sottratti a una prospettiva religioso-edificante, i poemi Die ...
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Filologo, poeta e studioso di filosofia tedesco (Danzica 1804 - Berlino 1876), prof. (dal 1844) all'univ. di Berlino, e dal 1863 segretario della Reale accademia di belle arti. In campo filosofico scrisse [...] (1872). Come poeta esordì con una commedia di critica ideologica di stampo aristofaneo (Die Winde, 1827); passò quindi all'epica (fra l'altro Alboin, 1830; Theudelinde, 1849; Kaiser Karl, 1852; Ruth, Tobias, Sulamith, 1857) e, con minore fortuna, al ...
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Scrittore e giornalista statunitense (Chicago 1870 - San Francisco 1902). Studiò a Parigi, dove assorbì la lezione di É. Zola, quindi all'University of California. Dal 1895 fu corrispondente del San Francisco [...] 1900), dove il tema della degradazione umana è svolto secondo i principî del darwinismo sociale. Della programmata trilogia Wheat (detta Epica del grano), N. ultimò The octopus (1901) e The pit (post., 1903), mentre il terzo romanzo, The wolf, rimase ...
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epica
èpica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. epico]. – Poesia epica, intesa come genere letterario e come complesso dei poemi epici di un popolo, di una letteratura, di un’epoca: l’e. greca, l’e. cavalleresca.
epico
èpico agg. [dal lat. epĭcus, gr. ἐπικός, der. di ἔπος: v. epos] (pl. m. -ci). – Pertinente alla narrazione poetica di gesta eroiche: poema e., poesia e.; ciclo e., e ciclo e.-cavalleresco; verso, stile e.; poeti e. (anche sost., gli...