L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] della vocale in sillaba chiusa da una consonante nasale: ad es. [ˈmẽŋto] per mento;
(d) tendenza all’➔epentesi di una semivocale per effetto dell’allungamento della vocale tonica, con creazione di un semidittongo (specie in sillaba chiusa): ad ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] dell’arabismo: apofonie vocaliche di /a:/ (cubebe < ar. kubāba), sonorizzazioni di /q/ (gabella < ar. qabāla), epentesi vocaliche (cotone < ar. quṭn).
La pratica istituzionale del commercio risente dell’influsso arabo come stanno a ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] a quelli del Centro-Sud: pronunce come [ˈgasːe] per gas e a[tːi]mosfera o a[mː]osfera (➔ epentesi; ➔ vocale di appoggio) appaiono ormai semicolte o comunque decisamente antiquate.
Per quanto riguarda l’inventario dei fonemi, è stato giustamente ...
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epentesi
epènteṡi s. f. [dal lat. tardo epenthĕsis, gr. ἐπένϑεσις «inserzione»]. – 1. In linguistica, immissione, nell’interno di un gruppo fonetico o sintattico, di un suono non etimologico; per es. -p- nel lat. emptus per *emtus, -v- in...
epentetico
epentètico agg. [dal gr. ἐπενϑετικός] (pl. m. -ci). – Che costituisce epentesi: la -v- di «rovina» e di «manovale» è e.; suono e., fonema e., inserito per epentesi; forma e., derivata da un’altra per epentesi.