OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] dinnanzi a r (nell'alto ted. w cade dinnanzi a r!), p. es., wrijven, m. ol. wriven, cfr. ant. alto ted. rîban, ted. reiben.
9. L'epentesi di un d fra l, n, r e r, (e)r, p. es. kolder, m. ol. colre, cfr. medio alto ted. kolre, ted. Koller.
10. La ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] . Si alternano le forme piene (comperar, offerono, doverrei) alle sincopate (s’adoprò, morrà). Non mancano casi di prostesi (➔ epentesi) dopo consonante (per iscusato, non iscrivo). I legami con l’oralità si hanno nei seguenti tratti: conguaglio ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] : zero [ˈzeːɾo] e alzare [alˈsaːɾe]. In tutta l’Italia meridionale, ma anche in Toscana, si parla di epentesi di [t] nei gruppi consonantici costituiti da nasale o liquida e da una fricativa alveolare: borsa [ˈbortsa].
Biffi, Marco (2002), in ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...]
Nella metrica italiana sono spesso dette tradizionalmente f. metriche l’elisione, l’aferesi, la sincope, l’apocope, l’epentesi, la sistole, la diastole, la sinalefe, la dialefe, la sineresi, la dieresi, la metatesi, cioè modificazioni della parola ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] grafico (➔ ortografia) nel regresso di tratti appartenenti in passato al registro formale, come la i- prostetica (per isbaglio; ➔ epentesi), o l’accento circonflesso con nomi e aggettivi in -io al plurale (proprî; ➔ accento grafico), ora marche di un ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] delle labiali, che si trova nei dialetti suddanubiani e in parte del dacoromeno; 8. caratteristica fonetica dovuta all'influsso slavo è l'epentesi di un l′ fra una labiale e una i̯ (fusasi poi nel l′): p. es., pl′erde "pierde", fl′er "fier" (cfr ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] vocale o di una consonante all’inizio di parola: sperare > isperare, ŏcto > milan. vòtt «otto»;
(e) l’➔epentesi, che consiste nell’inserzione di un suono all’interno di parola: encaustum > inchiostro, fabrum > padovano fàvaro «fabbro»;
(f ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] dell’arabismo: apofonie vocaliche di /a:/ (cubebe < ar. kubāba), sonorizzazioni di /q/ (gabella < ar. qabāla), epentesi vocaliche (cotone < ar. quṭn).
La pratica istituzionale del commercio risente dell’influsso arabo come stanno a ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] nessi è dimostrata dal fatto che in certe pronunce substandard si ha la tendenza ad acclimatarli mediante ➔ epentesi di vocale (pissicologia) o, intervocalicamente, ➔ assimilazione (raddomante per rabdomante). Altra sequenza inconsueta è /sʧ/ di dis ...
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. Nome dato, per la prima volta dal Bleek nel 1862, in base a criterî linguistici, ai popoli che occupano quasi tutta l'Africa negra a sud del Golfo di Guinea e dei grandi laghi equatoriali (v. la tavola [...] "è morto chi?"
I numerali semplici hanno due forme, una con la consonante iniziale pura e l'altra con l'iniziale palatalizzata per epentesi di un prefisso i.
Bantu orientale ta-n-datî "3 e 3" = "6" (Nyrwanda šešatu da *ša-išatu, cfr. šatu "3"), na-na ...
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epentesi
epènteṡi s. f. [dal lat. tardo epenthĕsis, gr. ἐπένϑεσις «inserzione»]. – 1. In linguistica, immissione, nell’interno di un gruppo fonetico o sintattico, di un suono non etimologico; per es. -p- nel lat. emptus per *emtus, -v- in...
epentetico
epentètico agg. [dal gr. ἐπενϑετικός] (pl. m. -ci). – Che costituisce epentesi: la -v- di «rovina» e di «manovale» è e.; suono e., fonema e., inserito per epentesi; forma e., derivata da un’altra per epentesi.