Chimico e biologo (Yonkers, New York, 1891 - Wickenberg, Arizona, 1987); studiò alla Columbia University dove poi rimase per molti anni; nel 1949 passò all'univ. di California come prof. prima di batteriologia [...] e poi di biofisica. Le ricerche di N. interessano il campo dei carboidrati, la separazione e cristallizzazione degli enzimi (tripsina, chimotripsina, pepsinogeno, ecc.), la natura e le proprietà delle proteine, dei virus e degli anticorpi. Ha scritto ...
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Biologo statunitense (n. New York 1931); prof. (dal 1973) di microbiologia alla Johns Hopkins University. Nel 1978 gli è stato conferito, insieme a W. Arber e D. Nathans, il premio Nobel per la fisiologia [...] HindII, che taglia il DNA del fago T7 in 40 frammenti specifici, e dimostrò che gli enzimi di restrizione sono in grado di tagliare il DNA, qualsiasi sia la sua origine, a livello di sequenze specifiche. Si produce in questo modo una popolazione ...
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Microbiologo svizzero (n. Granichen 1929). Professore di microbiologia nelle univ. di Ginevra (dal 1960) e di Basilea (dal 1970), accademico pontificio (1981). Si è dedicato agli studî di genetica molecolare, [...] contribuendo alla definitiva maturazione di questa disciplina; in particolare ha approfondito lo studio degli enzimi batterici di restrizione (cioè quegli enzimi che sono in grado di tagliare la molecola DNA fagico, suddividendola in frammenti), ...
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Chimico tedesco (Greifswald 1887 - Bonn 1982), allievo di E. Fischer, prof. a Lipsia e a Bonn; autore di importanti ricerche di chimica organica, specie nel campo dei carboidrati (sintesi del melibiosio, [...] cellobiosio, genziobiosio, ecc.), delle vitamine (sintesi della vitamina C), enzimi, ecc. Presidente (1956) della Società chimica tedesca. ...
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Chimico (Stoccolma 1902 - Uppsala 1971), allievo di T. Svedberg, prof. di biochimica all'univ. di Uppsala (1937-67). È noto per fondamentali ricerche nel campo dei metodi di separazione e di analisi di [...] sostanze complesse d'interesse biologico, quali vitamine, ormoni, enzimi, proteine, polisaccaridi, ecc. A T. si devono lo sviluppo e il perfezionamento della tecnica elettroforetica per l'analisi delle proteine, che gli permise, tra l'altro, di ...
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Fisiologo (Città di Castello 1877 - Firenze 1960); prof. all'univ. di Firenze (1923-47); socio nazionale dei Lincei (1947). Ha dato contributi sulla fisiologia del cervelletto e dell'apparato vestibolare [...] e, in campo biochimico, sull'assorbimento degli acidi e dei grassi, sugli enzimi e sulle vitamine. Si è inoltre rivelato garbato narratore in Mezzo contadino (1952), in novelle per ragazzi e in favolette esopiche. ...
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Biochimico e fisiologo (Ratibor, 1826 - Berlino 1894), fratello di Ludwig. Costretto per motivi familiari ad abbandonare gli studî di medicina, proseguì privatamente l'attività di ricerca, ospitato presso [...] il laboratorio del fisiologo Rudolf Heidenhain, a Breslavia. Nonostante i notevoli risultati raggiunti nello studio degli enzimi (a T. si deve una prima classificazione di questi ultimi in base all'attività specifica) e dei modelli di membrane ...
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Biochimico giapponese (Tokyo 1910 - ivi 1982), professore di chimica organica e di biochimica all'univ. di Nagoya dal 1943 e di biochimica all'univ. di Tokyo dal 1958 al 1971, anno in cui divenne direttore [...] dell'Istituto Mitsubishi-Kasei per le scienze della vita. Ha scoperto alcuni enzimi (ribonucleasi T1 T2 e U2) che hanno reso possibile l'analisi nucleotidica e la determinazione della sequenza di nucleotidi sull'acido ribonucleico (RNA), contribuendo ...
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Chimico inglese (Manchester 1865 - Bourne End 1940); con H. von Euler, capo del reparto biochimico del Lister Institute di Londra; prof. di biochimica (1912) all'università di Londra. Membro della Royal [...] Society, fu per 25 anni redattore aggiunto del Biochemical Journal. Le sue importanti ricerche sul ruolo degli enzimi fosforilanti nella fermentazione alcolica gli valsero il premio Nobel 1929 per la chimica insieme a H. von Euler. Scrisse, in ...
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Chimico e biochimico statunitense (n. Chicago 1947), prof. (dal 1978) presso l'univ. del Colorado. Nel 1989 gli è stato assegnato il premio Nobel per la chimica, con S. Altman, avendo dimostrato che la [...] molecola dell'RNA è in grado di effettuare il processo di montaggio senza l'intervento degli enzimi, mediante un processo autocatalitico. ...
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enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze di natura proteica (una volta dette fermenti)...
antienzima
antienżima s. m. [comp. di anti-1 e enzima] (pl. -i). – In biologia, sostanza (detta anche antifermento) che ha potere antagonista nei confronti di determinati enzimi; in natura, sono presenti antienzimi nei legumi crudi (per es.,...