non
non nella lingua italiana, avverbio di negazione cui, in logica matematica, corrisponde il connettivo rappresentato dal simbolo ¬ e detto appunto, → negazione. Dato un enunciato A, la sua negazione [...] è l’enunciato ¬A che si legge «non A». ...
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Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. [...] a insiemi infiniti di principi validi solo per insiemi finiti.
Tipi di paradossi
In logica, il p. è un enunciato contrario all’opinione comune ovvero che si presenta in sé stesso contraddittorio. Allorché si tratta dei cosiddetti p. logici e ...
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televisione di strada
loc. s.le f. Emittente televisiva privata che trasmette in ambito locale; programma televisivo ripreso dalla strada.
• Dopo aver enunciato le caratteristiche delle tv di strada [...] (tra le quali quella di non avere scopo di lucro), il disegno di legge [proposto dal senatore leghista Sergio Divina] intende regolamentare le disposizioni tecniche di trasmissione, installazione e manutenzione, ...
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Sheffer, funtori di
Sheffer, funtori di espressione che denota due connettivi logici, il primo indicato con il simbolo ↓, il secondo indicato con il simbolo |. Il primo operatore è utilizzato per comporre [...] detto negazione congiunta o, data la sua forma, funzione freccia di Sheffer).
Il secondo funtore di Sheffer si applica a due enunciati A e B per formare l’enunciato A | B il cui significato è «A è incompatibile con B». La sua tavola di verità è:
L ...
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Matematico (Nemours 1730 - Avon, Seine-et-Marne, 1783). Dal 1758 fu membro dell'Accademia delle scienze di Parigi. Nella sua Théorie générale des équations algébriques (1779), è enunciato e, sebbene incompletamente, [...] dimostrato il celebre teorema, che da lui ha nome, secondo il quale il numero delle soluzioni di un sistema di r equazioni algebriche in r variabili, di grado rispettivamente, m1, m2, ... mr è dato, con ...
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Figura retorica che consiste nell’omissione in una proposizione di uno o più elementi che si possono sottintendere (per es. il verbo) conferendo all’enunciato più concisione ed efficacia. Nell’ambito dell’analisi [...] narratologica, l’e. è l’omissione di alcuni eventi, in rapporto al tempo della storia ...
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Cayley, teorema di
Cayley, teorema di in teoria dei gruppi, stabilisce che ogni gruppo finito è isomorfo a un gruppo di permutazioni. L’enunciato è conseguenza del fatto che, se G è un qualsiasi gruppo [...] e se S(G) è il gruppo delle sue permutazioni (vale a dire il gruppo delle applicazioni biunivoche da G in G), allora l’applicazione φ: G → S(G) che associa a ogni suo elemento h la moltiplicazione a destra ...
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implicito
implìcito [agg. Der. del part. pass. implicitus del lat. implicare (→ implicazione) "piegato insieme, confuso insieme"] [FAF] Di concetto o fatto che, senza essere enunciato esplicitamente, [...] è tuttavia contenuto, sottinteso in un altro. ◆ [ANM] Equazione i.: → equazione. ◆ [ANM] Funzione i.: → funzione ...
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Zorn Max
Zorn 〈zòrn〉 Max [STF] (n. 1906) Matematico statunitense. ◆ [ALG] Lemma di Z., o lemma di Z.-Kuratowski, o principio dell'insieme massimale: enunciato nel 1922 da K. Kuratowski, afferma che un [...] insieme parzialmente ordinato, di cui ogni sottoinsieme totalmente ordinato ammette un elemento maggiorante, possiede almeno un elemento massimale; si tratta di un postulato equivalente all'assioma della ...
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logica induttiva
logica induttiva teoria logica che utilizza una forma di ragionamento in cui si ricerca il grado di probabilità della verità di un enunciato sulla base di indizi limitati a un numero [...] finito di casi. Pur essendo parte di una ricerca euristica che può produrre anche fecondi risultati, tale forma di ragionamento, se non si basa su rigorosi principi, quali per esempio il principio di → ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...