sequenti, calcolo dei
sequenti, calcolo dei calcolo logico introdotto da G. Gentzen negli anni Trenta del xx secolo i cui elementi sono i sequenti, vale a dire espressioni del tipo Γ ⊢ Δ in cui Γ e Δ [...] almeno una delle formule di Δ (conseguenze) è vera». Così definito, il sequente A1, ..., An ⊢ B1, ..., Bn equivale all’enunciato A1 ∧ ... ∧ An ⇒ B1 ∨ ... ∨ Bn. Il sequente rappresenta una relazione di deducibilità fra le premesse e le conclusioni; l ...
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exor
exor in logica, operazione definita in un’algebra di Boole, talvolta indicata anche con xor. Data una coppia di variabili booleane a e b, tali cioè da poter assumere solo i valori 0 e 1, l’exor [...] mentre è uguale a zero negli altri casi.
Dal punto di vista della logica degli enunciati l’operazione exor corrisponde alla → disgiunzione esclusiva aut: dati due enunciati A e B, l’enunciato A aut B è infatti vero se e solo se è vero uno solo dei ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Geometria: la tradizione euclidea rivisitata
Pascal Crozet
Geometria: la tradizione euclidea rivisitata
Introduzione
Fin dai primi sviluppi [...] il cerchio in I e H e la congiungente GE in J; si ha allora che AH:AI=JH:JI.
Nello stesso trattato al-Siǧzī enuncia la proprietà generale per cui una retta e un cerchio sono immagini l'uno dell'altra in un'inversione che abbia per polo un punto del ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Trigonometria
Marie-Thérèse Debarnot
Trigonometria
Dalla geometria alla trigonometria
La trigonometria, scienza ausiliaria dello studio [...] dei casi ai quali dà luogo l'uso di un rapporto composto, in assenza di simbolismo. Infatti, l'uguaglianza a/b=c/d∙e/f si enuncia nel seguente modo: il rapporto di a a b è composto dal rapporto di c a d e dal rapporto di e a f; è dunque necessario ...
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negativo
negativo [Der. del lat. negativus, dal part. pass. negatus di negare] [LSF] Che contrasta un'affermazione, che si oppone a qualcosa, in partic. a qualcosa qualificato come positivo. ◆ [STF] [...] n. universale: quello vero sempre, quale, per es., "nessun corpo materiale è senza dimensioni"; si distingue da un enunciato n. particolare, quale, per es., "qualche corpo non si elettrizza positivamente". ◆ [OTT] Immagine n. (o, assolut., negativa s ...
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semantica
semantica parte della logica che si occupa di fissare le regole per la interpretazione delle formule di un linguaggio formale in modo da attribuire loro un significato. Per gli usuali sistemi [...] variamente definite delle relazioni di «accessibilità». L’interpretazione di un linguaggio o di una teoria significa individuare per ogni enunciato A l’insieme delle situazioni (o mondi possibili) in cui A è vero (si veda anche → logica; → logica ...
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Guglielmo di Sherwood
Guglielmo di Sherwood o Guglielmo di Shyreswood (sec. xiii) logico inglese. Fu magister artium a Oxford nel 1252 e tesoriere dell’abbazia di Lincoln a partire dal 1254. Fu autore [...] ruolo di funtori e che prendono significato solo in unione con un nome o un verbo, costituendo così un enunciato. Guglielmo distingue tra termini descrittivi (categorematici) e logici (sincategorematici) ponendo l’attenzione sul contesto in cui tali ...
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tema linguistica In linguistica, la parte di una parola che resta tolta la desinenza. Un tema può essere radicale, ossia constare della sola radice: radice dŭc- di dux «condottiero», radice dū̆c di dūco [...] del perfetto ecc.).
Con altra accezione, il termine indica, in contrapposizione a rema (➔), l’elemento di un enunciato o di una serie di enunciati portatore dell’informazione già nota e alla quale se ne aggiungono altre nuove. musica L’idea musicale ...
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Brücke, Die Gruppo artistico fondato a Dresda nel 1905 da E.L. Kirchner, E. Heckel, K. Schmidt-Rottluff e F. Bleyl, allora studenti di architettura; vi aderirono in seguito M. Pechstein, E. Nolde e, dopo [...] vagamente rivoluzionario, volto alla formazione di una «nuova generazione di creatori e di fruitori d’arte» (programma enunciato da Kirchner nel 1906). In una coerente ricerca comune, gli artisti del gruppo si dedicarono inizialmente soprattutto alla ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] prelevati come lemmi di un lessico la cui vocazione è di essere lo strumento e non già l'oggetto della significazione. L'enunciato mitico non cerca di dar senso a quei termini, bensì si significa attraverso di essi (3), un po' alla maniera di un ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...