De Morgan, leggi di
De Morgan, leggi di equivalenze logiche che permettono il passaggio da una congiunzione fra proposizioni a una disgiunzione e viceversa. In simboli:
Per esemplificare la prima legge [...] tramite le tavole di verità. Per verificare la prima legge si mette a confronto la tavola di verità dellʼenunciato ¬(a ∨ b) con la tavola di verità dellʼenunciato ¬a ∧ ¬b e si nota che i valori di verità risultanti sono gli stessi (si veda lʼultima ...
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logica classica
logica classica con tale locuzione si intende l’insieme delle teorie logiche che derivano dalla tradizione aristotelica (→ sillogismo) e che sono state formalizzate dal linguaggio degli [...] , le → logiche modali, le → logiche polivalenti ecc. Fra gli aspetti caratteristici della logica classica ci sono:
• la bivalenza: ogni enunciato può avere solo due valori di verità, vero o falso. Ciò viene meno in altre logiche come la logica ...
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esclusione
esclusióne [Der. del lat. exclusio -onis "atto ed effetto dell'escludere", dal part. pass. exclusus di excludere, comp. di ex "fuori" e claudere "chiudere"] [FAF] Il rapporto logico tra due [...] e quindi o vere o quantomeno probabilmente vere. ◆ [MCQ] Principio di e.: uno dei principi fondamentali della meccanica quantistica, enunciato da W. Pauli nel 1925, secondo il quale in un sistema di fermioni identici (elettroni, ecc.) interagenti tra ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] d'assiomi, di regole d'inferenza. Essa non è più un rapporto tra mente e realtà, linguaggio e mondo, ma tra enunciati. Ma il linguaggio stesso non ha un fondamento né logico, ossia una batteria di oggetti e regole logici, né ontologico, ossia ...
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sussidiarieta, principio di
Federico Niglia
sussidiarietà, principio di Nel caso di s. orizzontale, principio in base al quale la responsabilità del benessere dei cittadini è demandata ai gruppi sociali [...] ’ambito della suddivisione delle competenze tra Stati e Unione Europea, il principio di s. è il criterio generale, già enunciato nel 1975 dal rapporto Tindemans, che privilegia l’attribuzione di una competenza all’ente più vicino al territorio o a ...
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Matematico (Cuneo 1858 - Torino 1932), prof. di calcolo infinitesimale alla univ. (dal 1890) e all'Accademia militare di Torino, socio nazionale dei Lincei (1929); uno dei maggiori matematici italiani [...] nella teoria delle equazioni differenziali ordinarie (il metodo sarà ripreso e sviluppato da Ch.-E. Picard); l'enunciato e la prima dimostrazione dell'esistenza degli integrali di siffatte equazioni sotto la sola ipotesi della continuità dei dati ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] es., la mamma di Giovanni in la mamma di Giovanni andrà a Roma a trovare Paolo.
Al vertice della struttura si trova l’enunciato, che si può estendere anche oltre i confini della frase. È costituito da uno o più sintagmi intonativi ed è dominio della ...
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Sarkov'skij
Šarkov’skij Oleksandr Mikolaiovič (Kiev 1936) matematico ucraino. Laureatosi all’università di Kiev nel 1958, vi ha insegnato dal 1967. Membro dell’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina, [...] di cicli di un’applicazione continua di una linea in sé stessa, 1964) ha definito un particolare ordinamento dei naturali ed enunciato il teorema che porta il suo nome, che tuttavia passò inosservato finché non venne ripreso nel 1975 da due autori ...
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Matematico inglese (Cranleigh, Surrey, 1877 - Cambridge 1947), prof. all'univ. di Cam bridge. Ha compiuto ricerche sulla teoria dei numeri, sulla teoria delle funzioni armoniche e delle serie trigonometriche [...] la frequenza dei due geni allelomorfi di una coppia genica in una popolazione rimane immutata se si verificano determinate condizioni. Tale enunciato, molto importante per la teoria dell'evoluzione, è noto col nome di legge di H.-Weinberg, perché fu ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] fronte alla difficoltà di pianificazione tipica del parlato (Sornicola 1981), nonché a rafforzare la coesione all’interno dell’enunciato o tra enunciati. Ciò si può notare, ad es., dal confronto tra alcune battute di dialogo tratte dal film La meglio ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...