indessicalità In etnometodologia, il fenomeno per cui ogni descrizione è connessa al contesto della sua produzione e indica in genere molto di più di ciò che esprime letteralmente. Così come il significato [...] di un enunciato non si esaurisce, di regola, nel suo contenuto proposizionale ma rinvia all’insieme di atti, gesti e simboli che definiscono l’intelligibilità delle espressioni, gli studiosi di etnologia ritengono che non esistano espressioni dotate ...
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se¿ allora
se… allora locuzione del linguaggio naturale che corrisponde, nel linguaggio logico degli enunciati, al connettivo detto → implicazione o implicazione logica, indicato con il simbolo ⇒. Dati [...] antecedente e conseguente. L’espressione «se… allora», nel senso specificato, indica una implicazione formale del linguaggio degli enunciati, e per questo motivo non può essere identificata con l’implicazione materiale, cioè con una relazione di ...
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Fisica
La circostanza per la quale una data relazione tra grandezze fisiche rimane invariata per particolari trasformazioni di variabili; il termine è anche usato come sinonimo di conservazione.
Matematica
Principio [...] di i. del numero Enunciato da H. Schubert (1876), recita che «Il numero delle soluzioni di un problema di geometria algebrica, al variare dei dati con continuità, se è finito si mantiene costante (purché ogni soluzione sia contata con la dovuta ...
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Matematico statunitense di origine tedesca (n. 1906 - m. Bloomington, Indiana, 1993). Prof. all'Indiana University (dal 1946), ha dato importanti contributi all'algebra, nella teoria degli insiemi e alla [...] topologia; a lui si deve un enunciato di logica matematica (lemma di Z.) equivalente all'assioma delle scelte. ...
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maximin
maximin criterio utilizzato nelle applicazioni della matematica all’economia e in teoria dei → giochi per determinare il risultato economico più favorevole in situazioni di incertezza oppure [...] di svantaggio. Il criterio può essere così enunciato: di fronte a più alternative di guadagno incerto, si preferisce quella corrispondente al massimo tra i minimi possibili. Se si devono confrontare degli utili, relativi a situazioni caratterizzate ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] conferma di attenzione (I, 3b, in tab. 1), frequenti soprattutto al telefono per mantenere il contatto in assenza di contesto di enunciazione comune.
I fatismi, dalla parte sia del parlante che dell’interlocutore (I, 4a e I, 4b, in tab. 1), servono a ...
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Cauchy, criteri di convergenza di
Cauchy, criteri di convergenza di criteri che forniscono una condizione necessaria e sufficiente per l’esistenza del limite finito di una funzione, di una successione [...] per ogni ε > 0, esista un intero N = N(ε) tale che per ogni n > N e per ogni p ≥ 0 risulti
Questi enunciati si estendono a spazi metrici completi e in particolare agli spazi di Banach sostituendo i moduli con le distanze o le norme, anzi, la ...
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diffinizione (alcuni editori leggono, in certi casi, definizione)
Andrea Mariani
Appare solo nel Convivio, e ha sempre valore di termine tecnico, chiaramente legato all'uso aristotelico scolastico per [...] cui la d. consisteva in un enunciato comprensivo degli elementi atti a manifestare l'essenza della cosa definita. Tali elementi Aristotele suddivideva in ‛ genere prossimo ' e ‛ differenza specifica ' (" l'uomo è animale [= genere prossimo] razionale ...
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Linguistica
Termine con il quale si indicano gli elementi (specialmente avverbi o locuzioni avverbiali e congiunzioni coordinanti o subordinanti) che hanno la funzione di collegare le parti di un testo [...] sincategorematici che o si premettono a un enunciato (negazione) o si interpongono fra due enunciati (congiunzione, disgiunzione, condizionale, bicondizionale) in modo da formare enunciati più complessi.
Zoologia
Cordone connettivo
Cordone nervoso ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] come sia possibile costruire per qualsiasi linguaggio formalizzato L una ‘teoria della verità per L’ dai cui assiomi è deducibile per ciascun enunciato E di L un’equivalenza metalinguistica ‘E è vero-in-L se, e solo se, T’, dove al posto di ‘E ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...