I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] si identifica con un atto linguistico definito ma consiste piuttosto nell’attenuazione della forza comunicativa di un enunciato (condizionale di cortesia: vorrei un bicchiere d’acqua; ➔ condizionale).
Il sistema dei modi del verbo italiano ricalca ...
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La classe delle parole interrogative comprende aggettivi (tecnicamente, determinanti) e pronomi (tecnicamente, sostituti del nome) usati nelle interrogazioni dirette e indirette.
Le domande parziali o [...] (43) hai di che mangiare per una settimana
(44) non c’è di che lamentarsi
Nel dialogo si ricorre anche al frammento di enunciato che?, quando non si è capito quello che è stato detto.
Quanto e chi possono essere usati anche come pronomi doppi, ovvero ...
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DARA, Gabriele
Rosa Maria Monastra
Nacque a Palazzo Adriano (Palermo) l'8 genn. 1826, da Andrea di famiglia arbëréshe, da tempo dedita al culto e all'esplorazione delle patrie memorie.
Compì gli studi [...] antenati consanguinei del Castriota, costituiscono l'etimo ispiratore di questo poema epicolirico. Lo scopo politico - enunciato formalmente dall'autore nella Prefazione agli Albanesi - è quello di propagandare, contro i Turchi oppressori, un ...
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MARTELLO, Enrico
Claudio Greppi
MARTELLO (Hammer), Enrico (Heinrich). – Nacque in Germania e intorno al 1490 operava a Firenze, probabilmente in contatto con la bottega cartografica di Francesco Rosselli. [...] la prima volta riceve il nome «America».
La presenza in Italia del M. si colloca dunque fra il programma enunciato nel 1474 dall’astronomo Johannes Müller di Königsberg in Franconia (noto come Regiomontano) e la revisione della traduzione di Tolomeo ...
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Il palindromo è una sequenza di lettere o di sillabe che possa essere letta anche in senso retrogrado dando come esito o la sequenza di partenza o un’altra sequenza pure dotata di senso. Al principio della [...] sintattiche e semantiche che li rendono pressoché illeggibili come testi; come palindromi, inoltre, la cospicua estensione dell’enunciato non lascia cogliere all’occhio del lettore il procedimento in sé.
Il formato ideale del palindromo è la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Perché si arrivi a delle "teorie" del cinema occorrono due passaggi essenziali: la diffusione [...] che l’immagine cinematografica non è né una lingua, né un linguaggio, né un enunciato, ma massa a-significante, materia non formata, enunciabile. E su questa strada rincontra Epstein, con il suo progetto di articolare una sintassi presoggettiva ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] tutti i possibili treni (o almeno tra tutti quelli rilevanti nella situazione comunicativa in cui è pronunciato l’enunciato). Per evidenziare il valore di quantificatore universale si può posporre l’avverbiale invariabile possibile: i pendolini sono ...
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giusto
Antonietta Bufano
Nel significato che più si avvicina a quello di ius come " legge ", l'aggettivo ricorre nel canto di s. Francesco che, presso a morire, affidò la donna sua più cara, la povertà, [...] 105, l'unico in cui g. rientra in un costrutto impersonale: non è giusto aver ciò ch'om si toglie, enunciato come una massima a proposito dei suicidi. " Giustificato ", " legittimo ", " quia evidens contumelia fuit " (Benvenuto), è il disdegno degli ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] di formazione della frase relativa, viene esplicitamente stigmatizzato ed escluso dalla norma grammaticale, e caratterizza decisamente l’enunciato come popolare (➔ italiano popolare); se ne veda un esempio in (26):
(26) tu mi hai fatto convincere ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] permette a un film, a partire dalle potenzialità inerenti al cinema, di prendere corpo e di manifestarsi. Ma l'idea linguistica di enunciazione si basa sul fatto che un testo è sempre scritto da qualcuno per qualcun altro, in un dato momento e in un ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...