In linguistica, detto di enunciazioni (e per estensione anche di enunciati e di verbi) che non descrivono un’azione né constatano un fatto, bensì coincidono, in determinati contesti, con l’azione stessa: [...] p. frasi come prometto di venire o do a questa nave il nome Tirrenia; sono verbi p. quei verbi che, enunciati nella prima persona del presente indicativo, realizzano l’atto che descrivono, per es. battezzo, ordino, maledico. Il termine, diffuso dal ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] fare cose con le parole, corso tenuto a Harvard nel 1955 e pubblicato postumo (Austin 1962), egli considera l’enunciatoperformativo come caso esemplare in cui il linguaggio si rivela come azione, ed estende la proposta di considerare il linguaggio ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] alla prima persona del presente indicativo attivo esegue l’atto illocutivo la cui forza è specificata dal verbo può essere chiamato enunciatoperformativo (Austin 1962, trad. it. 1987: 9-11); perciò verbi come promettere possono essere chiamati verbi ...
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È con il Discorso sul metodo (➔) di Descartes (1637) che l’Io entra in filosofia, come fondamento del filosofare.
Cogito ergo sum è «il primo principio della filosofia che cercavo» (Discorso, parte IV) [...] sum, ego existo. Invece di una pro- posizione che connette logicamente esistenza e pensiero, le Meditazioni contengono un enunciatoperformativo, che lega l’esistenza dell’ego alle condizioni della sua esecuzione: «questo che pronunzio: Io sono, Io ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] intensionale (de dicto). Dal punto di vista di chi enuncia queste frasi, e sa che Lucifero è Espero, è possibile iterativo ('Ti prometto sempre di scriverti'). È chiaro che una frase performativa non può essere "vera" o "falsa", ma piuttosto sincera ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le donne e la musica
Mariella De Simone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È soprattutto con la musica che le donne della Grecia antica [...] è quella popolare del mimo e della farsa. E il contesto performativo dove figurano non è il dramma attico del V secolo a interpretazione, che porterebbero a sfumare l’assunto storico appena enunciato. È possibile, intanto, che alcune scene di vita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La cultura olandese ha contributo attivamente allo sviluppo artistico nel Novecento, [...] un grande carisma. Nei suoi articoli adotta un linguaggio performativo, sempre sopra le righe: arrogante, aggressivo, convinto dell più la voce di van Doesburg. Con l’enunciazione dell’elementarismo egli vuole sviluppare ulteriormente la teoria ...
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L’espressione discorso riportato viene usata per indicare il procedimento di riproduzione o rappresentazione di un discorso pronunciato in una situazione comunicativa diversa da quella in atto, ma anche [...] con questa storia
Non possono invece coincidere le due situazioni enunciative E0 ed E1. Quando questo avviene, come in (8), non siamo di fronte ad un discorso riportato, ma ad un uso performativo di un verbo di dire (Calaresu 2004):
(8) ti annuncio ...
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La poesia
Giulio Ferroni
Compimento e testamento dell’estetica e della critica
Apparso nel febbraio 1936, inserito come numero VIII nella serie dei Saggi filosofici, La poesia. Introduzione alla critica [...] Con la sua funzione di produrre «impressione», l’espressione oratoria non enuncia verità, non vere e proprie «parole», ma piuttosto emette «suoni come effetto vuoto, simulacro e apparenza, puramente performativo).
Il «ricorso» tra i modi dell’ ...
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Crisi della ragione
Aldo Giorgio Gargani
La revisione critica della nozione di razionalità
L’ingresso nel 21° sec. non ha visto l’elaborazione di nuove proposte riguardo a progetti teorici forti di [...] . È stato rilevato contro la dottrina degli speech acts la derivazione di enunciati devianti o paradossali sostituendo al predicato ‘vero’ le espressioni performative quali «io concedo, approvo, sottoscrivo» e simili. Per es., nel linguaggio aletico ...
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performativo
agg. [dall’ingl. performative, der. di (to) perform «compiere, eseguire»]. – In linguistica, detto di enunciazioni (e per estens. anche di enunciati e di verbi) che non descrivono un’azione né constatano un fatto (e in quanto...