Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] una certa forma. L'"atto" è "energia" (ἐνέργεια), in quanto attiva realizzazione di una data capacità o potenza, ed "entelechìa", in quanto forma, anzi materia formata, attuata realtà individuale (ἐντελέχεια, da ἐν "in", τέλος "fine" e ἔχειν "avere ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] e storicizzazione: "Perciò, lo storico può anche insistere che Auschwitz non fu la fine della storia; non fu la entelechia del ventesimo secolo. Non è solo Auschwitz che caratterizza la nostra era; i movimenti per l'emancipazione che si possono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] la constatazione machiavelliana della irriducibilità degli avvenimenti storici a postulati ideali), né etico-naturale (la polis quale entelechia della physis umana), né teologico (l’inquadramento della politica in un ordine divino).
È questo il vero ...
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entelechia
entelechìa (o entelècheia) s. f. [dal lat. tardo entelechīa, gr. ἐντελέχεια, da ἐν τέλει ἔχειν «essere compiuto, essere in atto», o da ἐντελὲς ἔχειν «essere in modo compiuto, perfetto»]. – Nella filosofia aristotelica, lo stato...
neovitalismo
s. m. [comp. di neo- e vitalismo]. – Teoria dei fenomeni vitali propugnata dal biologo e filosofo ted. Hans Driesch (1867-1941), che, rimodernando i concetti dell’antico vitalismo aristotelico, sosteneva che i processi vitali...