SBARAGLIA, Giovanni Girolamo
Marco Bresadola
– Nacque a Bologna il 28 ottobre 1641 da Girolamo, appartenente a un’antica famiglia bolognese, e da Bartolomea Giuliani.
Dopo aver ricevuto la prima educazione [...] contro la dottrina di derivazione cartesiana circa l’assenza di anima negli animali. Questi argomenti, esposti nella Entelechia seu anima sensitiva brutorum, opera pubblicata postuma a Bologna nel 1716, facevano ricorso a un impianto neoaristotelico ...
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PSICOLOGIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio ALIOTTA
Raffaele CORSO
. Il termine "psicologia" (dal gr. ψυχή "anima" e λόγος "ragionamento, discorso") significa letteralmente "dottrina dell'anima"; [...] indissolubile della sostanza individua, così l'anima vive come forma della materia corporea, o come attualità (o "entelechia") della sua potenza, secondo il tipico aspetto dinamico della dualità fondamentale della metafisica aristotelica. Di qui la ...
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FISIOLOGIA (gr. ϕυσυιλογία)
Silvestro BAGLIONI
Ettore REMOTTI
Luigi MONTEMARTINI
Michele MITOLO
È la scienza che indaga le funzioni degli organismi viventi, mirando a conoscere i caratteri, le condizioni [...] ), come il pulcino nell'uovo, la pianta nel seme. Il passaggio dallo stato potenziale (materia) in realtà (attualità, entelechia, perché contiene in sé lo scopo o fine) avviene per opera di movimento.
Galeno, trattando della natura del corpo umano ...
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OKEGHEM (Ockenheim, Hoc Queam, ecc., oltre a varie translitterazioni della prima grafia), Johannes de
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore di musica, nato circa il 1430, probabilmente a Termonde (Fiandre [...] tra le varie voci, rese così concordi e omogenee per la comune loro sostanza melica. Il canone, non più fatale entelechia dell'imitazione, acquista per conto proprio una ragione estetica di forma componistica - una delle tante forme - e si avvia così ...
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perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva [...] III II è enunciata la dottrina, anch'essa di origine aristotelica, che l'anima, intesa quale principio vitale o entelechia del corpo, si specifica nelle tre potenze vegetativa, sensitiva e razionale. Nella trattazione di questo tema, cui D. accenna ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scoperta, lo studio sperimentale e la concettualizzazione delle modificazioni fisiologiche, [...] unità organizzazionale dopo che questa era stata disturbata attraverso procedure sperimentali, Driesch elabora il concetto metafisico di entelechia, cioè ipotizza l’esistenza di un principio vitale interno all’organismo, tale da guidarlo verso un ...
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atto (sostant.)
Angelo Adami
È assai frequente in tutte le opere di D., in poesia e in prosa, in varie accezioni corrispondenti ai valori semantici di actio e actus e in concorrenza con ‛ operazione [...] aveva reso ἐνέργεια con actus nella traduzione degli scritti logici). Ma, in particolare, ἐντελέχεια è resa qualche volta con entelechia (cfr. Aristotelis Phys., trans. vat., " Aristoteles latinus " VII, 2, ad indicem, e l'uso che di questo termine ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] rimaste inconcusse: massime il trapasso di Aristotele dalla endelechia, o quinta natura, della sua mistica giovanile, alla entelechia del suo pensiero più maturo e più proprio; il ribadimento della popolarità degli scritti protrettici rispetto agli ...
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LUPI, Sergio
Maria Paola Arena
Nacque a Pesaro il 31 genn. 1908 da Francesco, ragioniere nell'amministrazione provinciale di Pesaro, e da Elisa Pittoni, morta quando il L. aveva appena quindici anni, [...] -146; C. Magris, Ricordo di S. L., in S. Lupi, Saggi di letteratura tedesca, Torino 1973, pp. 1-15; G. Dolei, L'entelechia critica di S. L., in Atti della Acc. Peloritana dei Pericolanti, cl. di lettere, filosofia e belle arti, CCLVI (1985), vol. 61 ...
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La parola ha due significati, in origine non sempre nettamente distinguibili. Il primo indica riunione di esecutori (il concerto delle voci, degli strumenti, ecc.: in tedesco Besetzung) e vale tanto per [...] violini; tre violini e viola; quattro violini, ecc., ma, può dirsi, con predominio sempre maggiore del primo violino, perché l'entelechia della forma la conduce verso il concerto solista. Più tardi ancora (Torelli, Vivaldi, G. S. Bach) appaiono anche ...
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entelechia
entelechìa (o entelècheia) s. f. [dal lat. tardo entelechīa, gr. ἐντελέχεια, da ἐν τέλει ἔχειν «essere compiuto, essere in atto», o da ἐντελὲς ἔχειν «essere in modo compiuto, perfetto»]. – Nella filosofia aristotelica, lo stato...
neovitalismo
s. m. [comp. di neo- e vitalismo]. – Teoria dei fenomeni vitali propugnata dal biologo e filosofo ted. Hans Driesch (1867-1941), che, rimodernando i concetti dell’antico vitalismo aristotelico, sosteneva che i processi vitali...